Fonte: La Repubblica
L’incontro con i sindaci del Lodigiano e con il governatore Fontana e l’emozionante visita al cimitero: il presidente ha scelto di essere qui in una data simbolo, per rendere omaggio alle vittime e per ringraziare gli italiani
2 Giugno, Mattarella a Codogno per l’omaggio alle vittime
Il presidente della Repubblica è arrivato a Codogno in tarda mattinata, dopo aver deposto una corona di fiori all’altare della patria a Roma. Il centro storico è stato chiuso al traffico. Uno dei momenti più significativi è stata la visita al cimitero di Codogno, per rendere omaggio alle vittime davanti alla stele posta dall’amministrazione comunale.
C’è stato anche un incontro con i sindaci dei Comuni del Lodigiano e il presidente della Regione Attilio Fontana che alla vigilia aveva annunciato: “Come prima cosa gli dirò grazie per l’altissima scelta simbolica di venire in Lombardia, dove il virus ha colpito nella forma più violenta, per celebrare questo momento di unità nazionale. Una volontà ben sintetizzata dalle parole del presidente quando ha detto che ‘siamo tutti parte di una stessa storia, di uno stesso popolo’. E che ‘siamo chiamati a un impegno comune contro un gravissimo pericolo che ha investito la nostra Italia e che le sofferenze, provocate dalla malattia, non vanno brandite gli uni contro gli altri’. L’attenzione che il presidente Mattarella ha rivolto alla Lombardia durante la pandemia è stata costante, anche con le frequenti conversazioni telefoniche nelle quali ha sempre sostenuto e incoraggiato la nostra regione e i suoi cittadini”.
Alla fine dell’incontro il capo dello Stato si è fermato a salutare i cittadini che lo hanno chiamato a gran voce. Da una torretta su piazza XX settembre, di fronte all’ingresso del Municipio è stata srotolata una lunghissima bandiera italiana. La piazza è stata transennata con nastro tricolore e chi ha voluto vedere il presidente si è mescolato ai giornalisti, alle forze dell’ordine e a chi semplicemente ha deciso di andare al mercato che si svolge nella zona accanto.
“Abbiamo voglia di ripartire e tornare a riprenderci la nostra vita. E questo – ha spiegato il sindaco Francesco Passerini – è il primo momento in cui pensiamo ad altro rispetto all’invio che ci ha colpito”. Al presidente verrà mostrato un video sull’ emergenza nella zona rossa che racconta il lavoro “encomiabile dei volontari che hanno messo a disposizione tutto” con “uno spirito di unità che continua”. “In tutte le disgrazie – ha concluso – c’è qualcosa che dobbiamo imparare” in questo caso “la forza della comunità”.
Una richiesta per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella? “Il 21 febbraio abbiamo istituito la giornata delle vittime Covid e resilienza civile e sarebbe bello se diventasse una data nazionale”. A dirlo è il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, in attesa dell’arrivo nel comune lodigiano del capo dello Stato. Passerini ha parlato poi della “voglia che abbiamo di ripartire, di tornare a riprenderci la nostra vita ed è uno dei primi momenti in cui pensiamo ad altro rispetto all’incubo che ci ha colpito”.
Coronavirus, Mattarella a Codogno. Fontana premia il medico del ‘paziente 1’
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana premierà con la Rosa Camuna, uno dei principali riconoscimenti della Regione, Annalisa Malara, l’anestesista dell’ospedale di Codogno che scoprì che Mattia Maestri era affetto da coronavirus. “Uno dei premi Rosa Camuna di quest’anno sarà dedicato alla dottoressa Annalisa Malara che per prima ha avuto il coraggio di individuare il paziente 1. Credo che si debba un grazie a lei – ha detto in diretta Facebook al Cittadino di Lodi – per questa scelta coraggiosa e che premiando lei si premiano tutti medici, infermieri, volontari che in questa pandemia hanno dimostrato una forza, determinazione, disponibilità nei confronti degli altri che è davvero commovente”.