22 Novembre 2024
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Olanda e Spagna sostengono la necessità di adattare il risanamento dei conti pubblici «alla situazione specifica dei singoli paesi» e chiedono di introdurre regole più semplici sulla spesa pubblica

Spagna e Olanda, due governi tendenzialmente su opposti fronti quando si tratta di governance europea, hanno pubblicato oggi, lunedì 4 aprile, un documento comune nel quale affermano che la riforma del Patto di Stabilità dovrebbe introdurre regole sulla spesa pubblica. Il documento verrà presentato alla riunione dei ministri delle Finanze della zona euro che si terrà questo pomeriggio in Lussemburgo.
Nel loro documento, a dire il vero privo di mordente, Madrid e L’Aja sostengono che «la trasformazione di obiettivi di medio termine in una norma semplice dedicata alla spesa pubblica renderebbe le regole più comprensibili, più facili da far applicare e maggiormente anti-cicliche, soprattutto se associate a clausola d’emergenza, chiaramente definite, per far fronte a eventi straordinari, fuori dal controllo dei governi».
Nel contempo, le due capitali sostengono la necessità di adattare il risanamento dei conti pubblici «alla situazione specifica dei singoli paesi». La sostenibilità di bilancio deve avvenire in modo da preservare la crescita, deve prevedere investimenti finanziari ma anche riforme strutturali che siano «credibili e verificabili». Inoltre, prosegue il testo, occorrerebbe «dare un ruolo maggiore a istituzioni di bilancio indipendenti».
La presa di posizione giunge mentre i paesi membri discutono se e come prorogare la sospensione delle regole del Patto di Stabilità, decisa al momento dello scoppio della pandemia da coronavirus. Alcuni governi sostengono a mezze parole che la guerra in Ucraina dovrebbe indurre la Commissione europea a rinviare il pieno ritorno delle regole di bilancio, tanto più che nel frattempo è stato deciso di riformare il Patto di Stabilità.
Su questo fronte, l’esecutivo comunitario dovrebbe presentare proposte nei prossimi mesi. Il documento congiunto di Spagna e Olanda tocca anche altri argomenti, tra cui l’unione bancaria e l’unione dei mercati dei capitali. Sul primo versante, i paesi membri hanno evidenti difficoltà a mettersi d’accordo sul terzo tassello di un progetto ormai decennale: ossia la nascita di una assicurazione in solido dei depositi. Gli altri due tasselli sono la vigilanza e la risoluzione, entrambe a livello europeo.La scelta di Madrid e L’Aja di firmare un documento comune su temi così sensibili e che in passato li hanno spinti ad avere posizioni opposte è solo in parte sorprendente. Nei Paesi Bassi è arrivato al potere un governo più aperto a nuove soluzioni a livello europeo, pronto a facilitare gli investimenti finanziari. In Spagna, l’establishment ha sempre cercato sponde tra i paesi che vengono ritenuti più virtuosi sul fronte dei conti pubblici.

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