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Fonte: La Stampa

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L’area nord nel mirino del blitz. L’obiettivo è colpire i tunnel di Hamas.
Che annuncia battaglia: «Vi aspetta l’inferno: in ogni casa, strada e luogo»

L’esercito israeliano ha iniziato l’intervento di terra a Gaza. Un intenso bombardamento di artiglieria sulle aree al Nord della Striscia e numerosi elicotteri sul cielo di Erez – il posto di frontiera – hanno preceduto l’annuncio del premier Benjamin Netanyahu: «Estendiamo le operazioni a Gaza per colpire i tunnel di Hamas» dove si nascondono centri di comandi, i leader politici e gli arsenali di razzi che continuano a piovere sulle città di Israele.

L’ordine impartito ai comandi dal ministro della Difesa Moshe Yaalon è «danneggiare o distruggere i tunnel che Hamas adopera per penetrare in territorio israeliano». Nella notte fra giovedì e venerdì una simile incursione, da parte di 13 miliziani della Jihad islamica, era stata sventata da un attacco aereo.

Hamas tuona: «Vi aspetta l’inferno». Le brigate Al-Qassem preannunciano una guerra «in ogni casa, strada e luogo di Gaza». Intanto ci sono già le prime vittime palestinesi dell’operazione di terra. Fonti palestinesi dei soccorritori parlano di due morti, uno dei quali è un bebé

L’esercito israeliano richiama altri 18 mila riservisti e il capo di Stato Maggiore, Benny Gantz, prevede «un’estesa operazione terrestre ed aerea nella Striscia di Gaza» per porre fine al lancio di razzi contro Israele. Da quando l’operazione “Protective Edge” è iniziata Hamas ha lanciato oltre 1000 razzi verso Israele, in gran parte intercettati dal sistema anti-balistico Iron Dome.

L’escalation militare arriva al termine di una giornata iniziata sotto gli auspici di una possibile tregua a Gaza grazie alla mediazione egiziana fra Israle e Hamas. Ma il testo della bozza, accettata da Israele, e stato rigettato da Mussa Abu Marzuk, membro del comitato politico di Gaza, che ha posto ulteriori condizioni e richieste innescando il corto circuito che ha portato all’intervento militare. Per questo fonti ufficiali egiziane affermano: «La responsabilità di quanto sta avvenendo è di Hamas».

Nella giornata di ieri a Gaza sono stati uccisi dai bombardamenti altri 4 bamibini che si aggiungono alle piccole vittime del gioro precedente per cui Shimon Peres, presidente di Israele, ha chiesto pubblicamente scusa. L’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi «Unrwa» ha rivelato di aver trovato una ventina di razzi dentro una sua scuola in disuso.

A.N.D.E.
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