Reddito di cittadinanza si cambia. Il governo non prorogherà più il contratto dei navigator (ne sono rimasti meno di mille rispetto ai 3mila iniziali), cioè quei lavoratori assunti nel 2019 come collaboratori per 18 mesi con il compito di aiutare i titolari del sussidio di povertà a trovare un’occupazione. Una mission fallita. Secondo i dati dell’Anpal, a giugno 2022, solo 660mila beneficiari del Reddito (che quest’anno è stato erogato a circa 1,8 milioni di famiglie) sarebbero tenuti a sottoscrivere il Patto per il lavoro. E appena 115mila sono decaduti dal Reddito perché hanno trovato un lavoro mentre erano percettori del sussidio, ma non si sa se questa occupazione sia stata trovata grazie ai navigator o per altre vie.
Gli ultimi 946 (gli altri nel frattempo hanno in gran parte cambiato lavoro) erano stati prorogati fino alla fine di ottobre. Ieri la neoministra del Lavoro, Marina Calderone, ha diffuso una nota per dire che i loro contratti «non sono prorogabili» e che «eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del ministero». Navigator addio, dunque, in linea con l’intenzione del governo di dare una forte stretta al Reddito di cittadinanza. Che dovrebbe essere tolto a coloro che possono lavorare. Nel mirino quindi ci sono i 660mila tenuti al Patto per il lavoro. Il sussidio resterebbe invece per i poveri che non possono lavorare, come era il vecchio reddito di inclusione, sotto la regia dei comuni. Con la riforma il governo punta anche a ridurre la spesa per il Reddito di cittadinanza (circa 8 miliardi l’anno).
Le novità dovrebbero arrivare con la manovra di Bilancio per il 2023. Venerdì, intanto, il consiglio dei ministri approverà la nuova Nota di aggiornamento al Def (NaDef). Sempre venerdì o la prossima settimana, un nuovo decreto legge Aiuti contro il caro-bollette. Nel frattempo un aiutino dovrebbe arrivare dall’Arera, l’autorità per l’energia, che domani stabilirà la variazione della tariffa del gas per il mercato tutelato (7,3 milioni di utenti domestici). Variazione che, da questo mese, diventa mensile anziché trimestrale. E che potrebbe limitarsi, secondo le previsioni del presidente di Nomisma energia, Davide Tabarelli, a un aumento di circa il 5%.I sostegni a imprese e famiglie varati col decreto Aiuti ter dal governo Draghi saranno prorogati e possibilmente rafforzati dal nuovo esecutivo che, grazie anche a una crescita del Pil nettamente superiore alle attese (+0,5% nel terzo trimestre, che spinge il dato 2022 verso il 4%) potrà disporre di un «tesoretto» più ampio dei 10 miliardi lasciati in eredità da Draghi.
Oggi il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sarà a Berlino per un incontro con il suo omologo tedesco, Christian Lindner. Si tratta non solo di una visita di cortesia del nuovo titolare del Tesoro, ma sarà anche l’occasione per un confronto su temi economici italiani ed europei. La Germania ha appena deciso aiuti all’economia per 200 miliardi di euro, l’Italia si appresta a una manovra robusta mentre in Europa si discute della riforma del Patto di stabilità. E Lindner è considerato un falco del rigore di bilancio.