10 Novembre 2024

Fonte: L Repubblica

Il documento programmatico dell’esecutivo europeo segna una possibile svolta nell’Unione monetaria, economica e finanziaria

Un ministro del Tesoro dell’Eurozona, passi importanti verso gli Eurobond e un sistema unico di garanzia dei depositi bancari. La Commissione Ue lancia le sue proposte per rafforzare l’Unione monetaria dopo la grande crisi finanziaria e come sfida alla prova della Brexit.
“Il completamento dell’Unione economica e monetaria non è fine a se stesso, ma è necessario per fornire posti di lavoro, crescita, equità sociale, convergenza economica e stabilità finanziaria”, dice Bruxelles lanciando i tre pilastri d’azione. “Responsabilità e solidarietà, riduzione e condivisione dei rischi devono andare di pari passo. L’Unione economica e monetaria dovrebbe restare aperta all’adesione di tutti gli Stati membri dell’Ue e il processo decisionale deve essere più trasparente e conforme al principio di responsabilità democratica. Sono questi i principi guida per i lavori futuri. Un ampio consenso politico sulla direzione da seguire e una tabella di marcia con una chiara sequenza delle tappe saranno fondamentali per raggiungere il successo”.
Il cronoprogramma proposto prevede entro il 2019 le norme per il sistema unico di garanzia dei depositi bancari, fra il 2020 e il 2025 al lavoro per emettere un titolo pubblico europeo con la garanzia degli Stati: come anticipato nei giorni scorsi da Repubblica, si tratta di un passaggio fondamentale verso un nuovo debito comune. Nel documento comunitario non si fa cenno al termine “eurobond”, ma si parla di “european safe asset”, che sarebbe – è scritto – “un nuovo strumento finanziario per l’emissione comune di debito che rafforzerebbe l’integrazione finanziaria e la stabilità”. E poi, creazione di uno sportello finanziario per la stabilizzazione delle economie, un presidente permanente dell’eurogruppo (oggi è un ministro delle finanze in carica con un mandato di 2 anni e mezzo), un tesoro della zona euro e un fondo monetario europeo.

Ecco le tre misure-chiave proposte da Bruxelles e riassunte nella nota della Commissione:

  • Completare una vera e propria Unione finanziaria. Un sistema finanziario integrato ed efficiente è essenziale per un’Unione economica e monetaria efficace e stabile. Su impulso di quanto già realizzato negli ultimi anni, è necessario trovare un consenso sulla via da seguire. Ciò include portare avanti gli elementi che sono già in discussione e concordare misure aggiuntive da adottare entro il 2025, tra cui il completamento dell’Unione bancaria e i progressi per la riduzione e la condivisione dei rischi nel settore bancario, con misure per rendere le banche europee ancora più resilienti. Anche la realizzazione dell’Unione dei mercati dei capitali è di fondamentale importanza al fine di fornire opportunità di finanziamento più diversificate e innovative per l’economia reale, anche attraverso i mercati di capitali.
  • Creare un’Unione economica e di bilancio più integrata. La relazione dei cinque presidenti aveva già individuato nella convergenza verso strutture economiche e sociali più resilienti negli Stati membri un elemento essenziale per il successo a lungo termine dell’Unione economica e monetaria. Gli Stati membri potrebbero rafforzare elementi già esistenti, quali il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche o il collegamento del sostegno finanziario dal bilancio dell’UE alle riforme strutturali. Ma gli Stati membri potrebbero decidere anche di migliorare la capacità di stabilizzazione macroeconomica della zona euro. Il documento illustra varie opzioni a tal fine che la Commissione esaminerà.
  • Ancorare la responsabilità democratica e rafforzare le istituzioni della zona euro. Per un’Unione economica e monetaria più forte gli Stati membri devono accettare di condividere maggiormente le responsabilità e le decisioni sulle questioni relative alla zona euro, all’interno di un quadro giuridico comune. Ciò potrebbe essere realizzato attraverso i trattati dell’UE e le sue istituzioni, un approccio intergovernativo o, come avviene attualmente, con una combinazione di entrambe le possibilità. Una maggiore integrazione politica potrebbe prevedere un ripensamento dell’equilibrio tra la Commissione e l’Eurogruppo e giustificare la nomina di un presidente permanente a tempo pieno dell’Eurogruppo e l’unione della rappresentanza esterna della zona euro. L’idea di un Tesoro della zona euro – con un eventuale bilancio della zona euro – e di un Fondo monetario europeo è anche oggetto di dibattito pubblico e potrebbe essere presa in considerazione in una fase successiva del processo di approfondimento dell’Unione monetaria nell’ambito dell’UE.

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