Fonte: Corriere della Sera
Milano chiude a +2,29%, Atene a +3,5%, bene anche Londra e Francoforte. Euro in rialzo sul dollaro. Germania, Francia e Commissione Ue frenano gli ottimismi di Tsipras
L’accordo sulla Grecia può attendere: le Borse europee hanno chiuso una giornata all’insegna dell’ottimismo nella speranza di una soluzione condivisa sulla questione del debito greco, decisiva per la permanenza di Atene nel sistema euro. Ottimismo condiviso – e si potrebbe dire ispirato – dal governo greco che ha parlato di un accordo «vicino». Frasi che hanno entusiasmato i mercati, ma stizzito la Germania, che si è detta «sorpresa» dalle affermazioni dei ministri ellenici. Nelle trattative in corso sugli aiuti in cambio di riforme tra la Grecia e le istituzioni internazionali, secondo fonti della delegazione tedesca al G7 dei ministri delle Finanze in corso a Dresda, non si profilano soluzioni rapide: «Nella questione non siamo ancora andati molto avanti». Decisa frenata anche dal governo francese e dalla Commissione Ue, che hanno incitato Atene «a fare sul serio» e «accelerare i tempi». Inoltre, il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha spiegato che le parti hanno ancora strada da fare prima di giungere a un’intesa: «Stiamo lavorando molto intensamente per assicurarci un accordo, ma non ci siamo ancora arrivati». Altri funzionari della zona euro, parlando all’agenzia Reuters in condizione di anonimato, sono stati più secchi. Uno di loro ha definito le dichiarazioni dei greci «prive di senso» e un altro ha pronunciato un laconico: «Mi piacerebbe fosse vero».
Tsipras, l’ottimista
In Grecia, malgrado tutto, il governo ellenico ha scelto decisamente la via dell’ottimismo: come riferisce in serata anche l’edizione online del quotidianoKathimerini, il premier Tsipras ha parlato poco prima dell’incontro in programma a Bruxelles fra i negoziatori greci e i rappresentanti dei creditori. «Abbiamo fatto molti passi. Siamo in dirittura d’arrivo, vicini all’accordo finale», ha detto Tsipras ai giornalisti. «Spero che avremo presto risultati positivi – ha poi aggiunto – per chiudere la bocca a tutte le Cassandre e i profeti di sventure». Dura, però, la presa di posizione della Francia, che si aggiunge a quella tedesca: le trattative con la Grecia «non hanno portato a nessun impegno scritto», ha detto il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin. «I negoziatori greci – ha aggiunto – devono iniziare a mettere nero su bianco» i loro impegni perché «il tempo per arrivare ad un accordo sta scadendo».
Le Borse corrono
La giornata è stata comunque positivo sui mercati finanziari internazionali: Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo accelerando nel finale di seduta in scia alle indiscrezioni di un balzo in avanti delle trattative tra Atene e i creditori internazionali. Anche la Borsa di Atene ha chiuso con un progresso di circa 3,5 punti percentuali. Una notizia, quella del possibile accordo, che arriva dopo le dichiarazioni arrivate da Berlino che accusava Atene di non essere riuscita ad arrivare a una soluzione complessiva, e che quindi contribuiva a rasserenare l’ambiente. In Italia poi il Tesoro ha collocato questa mattina 6 miliardi di euro di Bot a sei mesi a un rendimento dello 0,004%, poco sopra quota zero a cui si era attestato nella precedente asta (minimo storico). In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo del 2,29% a 23.861 punti, Parigi ha guadagnato quasi il 2%, Francoforte l’1,26%, mentre Londra ha terminato a quota +1,21%.
Euro
L’euro, che nel primo pomeriggio si era avvicinato alla soglia di 1,08 dollari, ha recuperato terreno superando quota 1,09 per poi attestarsi a 1,088 in linea con la chiusura di ieri. Gli acquisti sull’azionario hanno premiato soprattutto i bancari e le utility. A Piazza Affari, Finmeccanica (+4%) e’ stata la migliore del Ftse Mib sul possibile ritorno del progetto di cessione di Avio Space. Vivaci i bancari: +3,7% Ubi e +3,68% Unicredit. Mps verso la stabilizzazione nel terzo giorno dall’avvio dell’aumento: +4% le azioni a 1,852 euro, +1,44% i diritti a 5,65 euro. Rialzo del 2,7% per Generali grazie al piano industriale 2015-18. Petrolio in calo dello 0,3% a 57,85 dollari al barile.