19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

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Il cordoglio del Gaslini e della Regione per la scomparsa, primario di Ematologia per 25 anni: fu lei a volere il day hospital e altre iniziative a favore del rapporto tra famiglia e bambini ricoverati. Attiva anche in politica , fu assessore ai servizi sociali e alle Colombiane nella giunta Campart

E’ morta la notte scorsa l’oncologa pediatra Luisa Massimo, maestro della pediatria italiana. Pioniera dell’oncologia pediatrica, Luisa Massimo è stata per 25 anni primario di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Gaslini e poi primario emerito dell’Irccs Giannina Gaslini di Genova.
Nella sua lunga carriera ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali e nel 2004 è stata insignita della Medaglia d’oro della Repubblica Italiana al merito della Sanità pubblica e Medaglia d’oro Maestro della Pediatria nel 2011. “Tutto l’istituto Gaslini – ha detto Pietro Pongiglione presidente dell’Istituto Gaslini – piange una donna all’avanguardia, coltissima, tenace, coraggiosa, che ha dedicato tutta la sua vita ai bambini malati di tumore creando l’oncologia pediatrica. Una professionista unica, che ha fatto la storia del Gaslini e dell’Oncologia italiana”.
Sperimentale di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Gaslini nel 1972, nel 1978 è stata promotrice di una serie di cambiamenti che ponevano al centro il bambino malato e la sua famiglia: l’istituzione del day hospital, la legge regionale per l’assistenza continua della mamma in ospedale, nonché l’approccio specialistico del personale infermieristico.
Ha partecipato alla fondazione delle grandi associazioni scientifiche di oncologia pediatrica: è stata socio fondatore della Società Internazionale di Oncologia Pediatrica-Siop e della Società europea di Ematologia e immunologia Pediatrica-Esphi, dell’associazione Italiana di ematologia e oncologia Pediatrica- Aieop che ha presieduto dal 1974 al 1980 e dell’International Society of PsychoOncology-IPOS.
Ma nella vita di Luisa Massimo, che era nata a Genova nel 1928, un posto importante lo aveva ricoperto anche la politica: negli anni Ottanta, con la giunta Campart, per la Democrazia Cristiana era stata assessore ai Servizi Sociali dal 1985 al 1988 e assessore alle Attività Culturali per le Celebrazioni Colombiane dal 1988 al 1990. In quello stesso anno si era ipotizzata anche una sua candidatura a sindaco di Genova.
Cprdoglio è stato espresso dalla Regione Liguria, con le assessore alla Sanità e alla Cultura Sonia Viale e Ilaria Cavo.

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