Dal re di Spagna appello all’unità: non è ancora finita. Tajani: per ora nessun italiano coinvolto
Un’ondata di morte e distruzione nel giro di pochissime ore. La Spagna è sconvolta dalla devastante alluvione che in meno di una giornata, tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina, ha provocato almeno 158 morti e un numero ancora imprecisato di dispersi a Valencia e in altre zone del Paese. Una “dana” – così gli specialisti definiscono questo fenomeno portatore di improvvisi nubifragi localizzati – come non si era mai vista in 100 anni. Il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale.
Alluvione in Spagna, la devastazione a Utiel: tra macchine sepolte nel fango, detriti e strade distrutte
Oggi forti piogge minacciano due zone in particolare: il nord-est (allerta arancione nel nord di Castellón e nel sud di Tarragona) e il sud-ovest (allerta gialla nelle province di Cadice, Huelva e Siviglia in Andalusia e in tutto il resto del mondo). Estremadura). Anche buona parte della metà orientale della Catalogna è in allerta gialla.
Le piogge torrenziali e le conseguenti inondazioni killer hanno colpito ieri in particolare località situate a sud e a est di Valencia. In quella zona sono caduti in otto ore circa 490 millimetri d’acqua, ovvero la quantità media abituale di un anno. Inevitabili anche i disagi correlati, con collegamenti ferroviari interrotti, tratti autostradali chiusi e trasporti pubblici locali rimasti fuori uso. Pedro Sánchez ha indicato come «priorità assoluta» quella di aiutare le persone in cerca di parenti e amici ancora dispersi. «La Spagna intera piange con voi», è stato il messaggio del premier alle popolazioni colpite, «non vi lasceremo soli».
Sotto i riflettori è finita la gestione dell’emergenza da parte del presidente della regione di Valencia, il popolare Carlos Mazón, accusato di aver sottovalutato per ore la portata dell’alluvione. Un primo allarme rosso era stato infatti lanciato dall’autorità meteo nazionale (Aemet) martedì alle 7. Ma solo 11 ore dopo, esattamente alle 20.03, quando tutta la zona era già travolta dell’inondazione, è arrivata sui cellulari dei residenti l’invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia.
Confermati 158 morti in alluvione finora
Sono 158 i morti confermati finora nell’alluvione che ha colpito ieri la Spagna. Di questi 155 sono stati registrati nella sola regione di Valencia. Altri orrori sono emersi dai detriti e dagli onnipresenti strati di fango lasciati dai muri d’acqua che hanno prodotto il più mortale disastro naturale della Spagna a memoria d’uomo. Le squadre di soccorso hanno cercato i corpi nelle auto bloccate e negli edifici crollati, mentre le persone cercavano di salvare ciò che potevano dalle loro case distrutte.
L’Agenzia toglie l’allerta massima nel Castillon
L’Agenzia Meteorologica Statale spagnola (Aemet) ha mantenuto sei comunità sotto allerta arancione, il secondo livello di una scala di tre, in Andalusia, Aragona, Catalogna e Comunità Valenciana; e giallo, il livello più basso, in Castilla y León, Estremadura e Ceuta. Non esiste più nella zona l’avviso rosso, l’allerta massima, che era stata indicata stamattina a Castellón. Lo scrive El Pais.
Sale a 140 il bilancio dei morti nell’alluvione in Spagna, lo riporta Efe in base a fonti governative
Il bilancio dei morti nell’alluvione che ha travolto diverse zone della Spagna è salito ad almeno 140: lo riporta l’agenzia di stampa Efe citando fonti governative.
A Letur trovati i corpi dei soccorritori sotto il fango
Il presidente di Castilla-La Mancha, Emiliano García-Page, ha annunciato che le truppe che operano a Letur (Albacete), dove si contano cinque dispersi, “stanno rilevando possibili corpi in alcune pozze” nelle zone fangose ;;del comune. “A noi – ha detto il presidente come riporta El Pais – le comunicazioni ci sono arrivate in maniera tempestiva. I servizi sono stati mobilitati perché eravamo avvisati da tempo. Alcune delle persone che stiamo cercando fanno parte di coloro che stavano lavorando per combattere le inondazioni”, ha aggiunto riferendosi alla risposta del suo governo locale agli allarmi dell’Agenzia meteorologica.
Il numero dei morti sale a 105 almeno
E’ salito ad almeno 105 morti il bilancio delle alluvioni che stanno colpendo la Spagna, e in particolare la provincia di Valencia. Altri dieci cadaveri sono infatti stati trovati oggi a Valencia, come ha spiegato il sindaco María José Catalá. Otto persone sono state trovate senza vita in un garage, tra cui un agente della polizia.
Sanchez: ora che parte il ponte festivo state a casa
“Martedì terremo il Consiglio dei ministri e dichiareremo questa zona vittima di calamità naturale: ora però invito tutti a seguire le indicazioni delle autorità. Siamo alla vigilia di un ponte festivo ma invito tutti a stare a casa”. Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in visita nelle zone colpite dalle inondazioni. “Tutti i Paesi europei stanno offrendo i loro aiuti e per questo li ringrazio”, ha aggiunto.
Dal re di Spagna appello all’unità: non è ancora finita
Un appello “all’unità negli aiuti e nel sostegno” alle persone colpite dalle alluvioni da parte delle amministrazioni e della società civile per superare il “trauma” provocato dall’ondata eccezionale di maltempo è stato lanciato dal sovrano spagnolo Felipe VI. Il re ha elogiato le squadre di soccorso e di emergenza per gli sforzi profusi ed è tornato a ribadire la “desolazione e costernazione” sua e della regina. Felipe VI ha nuovamente esteso le condoglianze alle famiglie delle vittime e la propria solidarietà a quanti hanno subito danni, sottolineando che l’ondata di maltempo non si è ancora conclusa e ci sono ancora “previsioni di rischio”.
Sanchez a Valencia: la Dana continua, stare attenti. Di fronte alle emergenze va sottolineato il merito del pubblico
“Grazie a tutti i lavoratori del settore del soccorso: in queste emergenze va sottolineato il ruolo del pubblico, nella ricerca dei sopravvissuti e in aiuto delle personi. Ma dico ai cittadini della zone che la Dana continuerà, non è finita, quindi bisogna stare attenti”. Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in visita nelle zone colpite dalle inondazioni.
Mattarella: solidarietà alla Spagna per gli eventi tragici di Valencia
Mattarella: solidarietà alla Spagna per gli eventi tragici di Valencia
Metsola: accesso più facile a fondi per calamità alle regioni
Bruxelles. “Questo è un momento toccante per la Spagna e per l’Europa. Oggi a Madrid ho ribadito l’appello del Parlamento europeo per un accesso più facile, veloce e flessibile ai fondi per le regioni che affrontano tali calamità naturali. Per aiutare a recuperare e ricostruire. Nei momenti peggiori, la gente deve vedere il meglio dell’Europa”. Lo scrive sul suo profilo X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
Nuova allerta meteo in parte della regione di Valencia. Soprattutto nella provincia di Castellon: non viaggiate
E’ stato emesso stamattina un nuovo avviso meteo per una parte della regione di Valencia già devastata dalla tragedia di ieri. L’agenzia meteorologica statale Aemet ha emesso, su X, il suo livello di allerta più alto per la provincia di Castellon. “Ci sono già fortissime tempeste nella zona, soprattutto a nord di Castellon – ha scritto Aemet – Il maltempo continua! Fate attenzione!” ha aggiunto, invitando le persone a non mettersi in viaggio.
Tajani, al momento a Valencia nessun italiano coinvolto
“Una tragedia che ci ha colpito tantissimo. La Spagna è un popolo fratello. Al momento non abbiamo notizia di italiani coinvolti. Sul cambiamento climatico occorre una riflessione a livello mondiale. I fondamentalismi non servono. Dobbiamo fare come negli Usa: quando arriva il tifone bisogna essere preparati”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al programma Restart su Rai3 parlando dell’alluvione che ha compito Valencia
Dana perde forza ma allerta ancora attiva in 12 province
Le piogge torrenziali cadute nelle ultime ore in Spagna cominciano a perdere intensità, quindi perde forza il fenomeno della Dana in seguito al quale si sono verificate devastanti alluvioni in alcune zone della Spagna in cui si sono registrati ieri 95 morti. Ancora oggi però dodici province restano in allerta per le precipitazioni, con particolare incidenza a Tarragona e Castellón, dove è in corso una allerta arancione. Lo riferisce l’agenzia Efe.
Riprendono le ricerche dei dispersi
Riprendono le operazioni di soccorso, alle quali partecipano un migliaio di soldati dell’Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia.