23 Novembre 2024

Il ringraziamento ai volontari e l’abbraccio alle comunità colpite attraverso i sindaci

«Questo è un momento impegnativo, difficile. Ho visto tante ferite del territorio. So bene quanto, per quanto riguarda molte abitazioni, molte aziende, le strade, sia da riprendere con coraggio e decisione per rilanciare la vita comune».
Comincia da Modigliana, il borgo sulle colline forlivesi rimasto a lungo isolato dalle frane, la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Romagna alluvionata. Mattarella è atterrato a Forlì e ha raggiunto in elicottero il paese (circa 4.500 abitanti) dove lo hanno accolto il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il sindaco Jader Dardi.
Il Capo dello Stato incontra i volontari che hanno lavorato nell’emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l’acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio.

Altre tappe nella giornata
A seguire altri incontri con la popolazione, prima tappa Cesena. «Il fatto che abbia deciso di stare un’intera giornata è un segno di vicinanza del capo dello Stato, il segno più importante per noi, vedete quanto è ben voluto dalle persone», ha detto il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini a margine della visita del Capo dello Stato.«Noi vogliamo rialzare questa terra il prima possibile come abbiamo fatto col terremoto. Questa presenza di gente, di bambini, anziani, istituzioni, di sindaci indipendentemente dalla appartenenza politica, il sistema del volontariato è la forza di questa terra e il segno da mandare al Paese». E la mancanza ancora della nomina di un commissario? «Vabbè, si vedrà» è stata la risposta di Bonaccini ai giornalisti.
Un gilet giallo utilizzato da chi presta soccorso, con la scritta “tin bota’” l’incoraggiamento a resistere declinato nel dialetto romagnolo. È il regalo fatto da alcuni volontari nel centro di smistamento allestito alla scuola Don Milani di Cesena al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi ha visitato le zone colpite dall’alluvione. «La sua presenza ci incoraggia», assicurano i volontari al Capo dello Stato.

Un cesto di ortofrutta salvata in dono
I prodotti dell’agricoltura romagnola salvati dall’alluvione, dall’insalata all’ aglio, dai ravanelli ai carciofi, dai cetrioli agli asparagi sono stati consegnati in un cesto dagli agricoltori della Coldiretti in piazza Saffi a Forlì al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha dimostrato di gradire assaggiando una fava 100% romagnola.
Un ringraziamento per la sensibilità mostrata dal presidente con la sua visita nei territori alluvionati, sottolinea la Coldiretti, ma anche un segno della voglia delle imprese di ripartire, nonostante i mille gravissimi problemi da affrontare tra campi allagati, aziende franate e la chiusura degli stabilimenti di trasformazione e dei punti vendita aziendali. Acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate, precisa Coldiretti, è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti.

Devolute le somme del Premio Paolo VI.
Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. E va nelle zone per rendersi conto personalmente dei danni fatti dalla pioggia in una area molto vasta, che in collina e montagna ha distrutto strade e in pianura ha allagato campi e centri abitati.
La visita del presidente della Repubblica arriva dopo quella della premier Giorgia Meloni, il 21 maggio e quella della presidente della Commissione Europea >Ursula von der Leyen<, il 25. «Per la nostra comunità – dice Dardi, sindaco di Modigliana – assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture del nostro Comune».

«In Romagna si è agito con maestria e generosità».
«Tutti voi avete dovuto affrontare un fenomeno imprevedibile e di dimensioni inimmaginabili, con numeri impressionanti ed invece, al contrario, il tempo delle decisioni e degli interventi era estremamente breve. Avete dovuto definire e progettare interventi risolutivi anche con molto coraggio per contenere un fenomeno così imprevedibile. È stato fatto tutto con grande maestria ma soprattutto con grande generosità e di questo intendo ringraziarvi» ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando nel municipio di Ravenna.

«Ripartenza immediata senza resa e abbandono»
«Questo è un territorio di grande importanza per l’Italia, non solo per le sue dimensioni, per la storia per la vivacità del tessuto urbano e delle contrade agricole. Tutto questo richiede una ripartenza veloce, immediata, senza pause. Naturalmente – ha sottolineato Mattarella – con l’aiuto di tutte le istituzioni a partire da quella centrale, con l’aiuto già programmato dal governo che è impegnativo ed importante. Bisogna fare in modo che non vi siano sentimenti di resa, di abbandono».

«Ora più difese preventive contro cambi clima»
E ancora: «Immagino bene la tensione di quelle ore e di quei giorni in cui non c’è stato riposo, nessuna pausa. La fatica deve essere stata davvero immane. Le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti e il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere, più di quanto non sia avvenuto sin qui».

Mattarella: controllerò che attenzione sia costante
Infine la promessa. «Vi sarà una costante e non momentanea attenzione da parte delle pubbliche istituzioni nazionali. E anche io parteciperò a questa attenzione piena e costante affinché, a fari spenti, a riflettori appannati dopo l’emergenza, si continui con la medesima attenzione». Lo ha garantito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Ravenna. «Io sarò accanto al governo per sostenere senza pause e senza incertezze il sostegno per una ripresa piena. Le istituzioni nazionali hanno questo obiettivo. Dovete avere la certezza che ciò proseguirà anche a riflettori spenti. Non vi saranno pause nell’attenzione».

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