Il 12 giugno sono chiamati al voto i cittadini di 978 Comuni: tra questi 26 capoluoghi di provincia, di cui 4 di Regione (Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo). In queste città, assieme al referendum, si voterà in un solo giorno: dalle 7 alle 23. Nei casi in cui nessun candidato riuscirà a superare il 50% dei voti, il ballottaggio si terrà il 26 giugno.
Non si tratta di un test chiave, come l’ultimo di ottobre nelle grandi città (Milano, Bologna, Roma e Napoli), ma le ripercussioni politiche potrebbero essere importanti, in particolar modo per la leadership di Giuseppe Conte, specie nei casi in cui il Movimento si presenterà da solo.
VERONA
A Verona, la strategia unitaria del centrodestra è naufragata. L’uscente Federico Sboarina, dopo aver mollato la Lega per Fratelli d’Italia, è ugualmente sostenuto da entrambi. Forza Italia e Italia viva stanno invece con Flavio Tosi, già primo cittadino per 10 anni dal 2007 al 2017. Pd e M5S uniti sperano invece in un colpaccio con Damiano Tommasi, ex campione di Verona e Roma.
PARMA
A Parma, dopo 10 anni finisce l’era di Federico Pizzarotti, primo sindaco M5S che conquistò una città importante. Al trionfo seguì il divorzio dal Movimento. Oggi i grillini sono spariti da Parma. La sfida è a tre: Michele Guerra è il candidato del centrosinistra; Pietro Vignali, già primo cittadino dal 2007 al 2011 costretto a lasciare dopo essere stato arrestato (e poi scagionato), corre per Lega e Forza Italia. Mentre Fratelli d’Italia sostiene un candidato autonomo: Priamo Bocchi.
GENOVA
A Genova, il sindaco uscente Marco Bucci, sostenuto dal centrodestra unito e pure da Italia viva, dopo la ricostruzione del Ponte Morandi tenta il bis. Ariel Dello Strologo, avvocato e attuale presidente della Comunità ebraica, corre invece per il campo largo, appoggiato da Pd e M5S.
L’AQUILA
A L’Aquila, il testa a testa è tra l’uscente Pierluigi Biondi, appoggiato da tutto il centrodestra, e Stefania Pezzopane che corre per il “campo largo” di dem e Cinque stelle.
CATANZARO
A Catanzaro, il centrodestra corre di nuovo diviso. Giorgia Meloni non ha apprezzato il braccio di ferro degli alleati e ha messo in campo la senatrice Wanda Ferro. Lega e Forza Italia sostengono Valerio Donato, mentre Pd e Movimento sono al fianco di Nicola Fiorita.
PALERMO
A Palermo, la sfida è aperta tra i due schieramenti. Franco Miceli, presidente dell’Ordine nazionale degli architetti, è sostenuto da Pd e Movimento. Mentre Roberto Lagalla, già rettore dell’Università di Palermo, corre per tutto il centrodestra, che ha trovato un’intesa dopo un lungo braccio di ferro.