19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Pesano il debito pubblico e le riforme come reddito di cittadinanza e quota 100 che rischiano di aggravare i conti. Alla Cina risparmiato l’epiteto di “manipolatrice di valute”

Il Tesoro americano inserisce l’Italia nella lista dei partner commerciali sotto osservazione, della quale fanno parte anche Cina, Giappone, Germania, Corea del Sud, Irlanda, Vietnam, Singapore e Malesia. L’Italia – si legge nel rapporto semestrale sulle politiche valutarie dei principali partner commerciali – deve intraprendere “riforme strutturali per rafforzare la crescita di lungo termine” e ridurre l’elevata disoccupazione e il debito pubblico.
Nella lista dei paesi sotto osservazione il Tesoro americano inserisce chi soddisfa almeno due dei tre ‘requisiti’ richiesti, ovvero avere un surplus delle partite correnti del 2%, avere un surplus commerciale con gli Stati Uniti di oltre 20 miliardi di dollari e intervenire attivamente sul mercato valutario del proprio paese.
“L’Italia ha registrato un surplus delle partite correnti del 2,5% del pil nel 2018, mentre il suo surplus commerciale con gli Stati Uniti è salito a 32 miliardi di dollari. La competitività italiana – si legge nel rapporto del Tesoro Usa – continua a soffrire dalla stagnante produttività e dai crescenti costi del lavoro. Il paese ha bisogno di intraprendere fondamentali riforme strutturali per rafforzare la crescita di lungo termine, in linea con la riduzione dell’elevata disoccupazione e del debito pubblico, e salvaguardando la sostenibilità di bilancio. La Bce non è intervenuta unilateralmente sul mercato valutario dal 2001”.
Il Tesoro americano, citando le osservazioni del Fmi, mette in evidenza come l’elevato debito pubblico italiano è una “fonte di vulnerabilità” e a questo si aggiungono i timori sulla sostenibilità di lungo termine dei conti pubblici in seguito ai proposti piani di bilancio. “In particolare il budget del 2019 aumenterà probabilmente le spese correnti su base permanente attraverso le due misure principali”, il reddito di cittadinanza e il Quota 100, “introducendo incertezza sulle prospettive di bilancio e finanziarie dell’Italia”. Di fronte a questo quadro gli spread sono saliti nel 2018 e l’Italia – aggiunge il Tesoro Usa – è entrata in recessione tecnica nella seconda parte dell’anno. “E’ essenziale che l’Italia intraprenda riforme strutturali per affrontare le rigidità, aumentare la competitività e il potenziale di crescita. Il governo – si conclude – dovrebbe concentrarsi sulle riforme”.
Il Tesoro americano ha poi ‘risparmiato’ la Cina evitando di bollarla come ‘manipolatrice di valute’ nel rapporto sulle politiche valutarie dei principali partner commerciali. La decisione del Tesoro da un lato non consente a Donald Trump di rispettare una delle sue promesse elettorali, ma dall’altra parte evita un’escalation della guerra commerciale con la Cina. Durante la campagna elettorale, Trump aveva promesso che avrebbe dichiarato Pechino manipolatore di valute dal primo giorno. La Cina resta fra i paesi sotto osservazione del Tesoro.

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