20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il presidente francese: “Mai voluto offendere l’Italia”. Il premier: “Bisogna cambiare il trattato di Dublino”. E Parigi è pronta ad accogliere passeggeri dell’Aquarius con i requisiti per l’asilo. Il Papa: “I migranti non sono numeri ma persone”. Nuova polemica per le frasi del ministro dell’Interno

Parigi e Roma provano a voltare pagina, dopo lo scontro sulla nave Aquarius. Una telefonata tra Conte e Macron pone fine alle ostilità diplomatiche. Parigi sembra anzi pronta ad accogliere i passeggeri dell’Aquarius, quelli con i requisiti per il diritto d’asilo. Intanto Salvini continua a scatenare polemiche definendo “crociera” il viaggio verso Valencia della nave carica di migranti.

PACE FATTA TRA ROMA E PARIGI
La svolta, tra Italia e Francia, arriva dopo una telefonata tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il presidente francese, Emmanuel Macron. “Il caso è chiuso, ora bisogna cambiare il trattato di Dublino. La soluzione della questione immigrazione non può essere demandata solo all’Italia. Ne parleremo nell’incontro di domani”, dice Conte. Con una nota dell’Eliseo, Macron precisa: “Mai fatto dichiarazioni con l’obiettivo di offendere il popolo italiano”. Non proprio scuse ufficiali, ma abbastanza per confermare l’incontro tra i due, oggi a Parigi (tra l’altro il premier proseguirà il suo ciclo di incontri lunedì, a Berlino da Merkel, mentre nelle ore successive dovrebbe essere a Londra per un faccia a faccia con May). “C’è il tempo delle emozioni e il tempo del lavoro per affrontare questioni importanti come la crisi migratoria”, ha detto la ministra francese degli Affari europei, Nathalie Loiseau, aggiungendo: “Abbiamo bisogno di parlare con l’Italia, è un grande partner, un grande vicino”.

I PROFUGHI IN FRANCIA
Parigi intanto si muove per condividere l’impegno a favore dei migranti di Aquarius. Ha accettato di accogliere un numero per ora imprecisato dei 629 migranti tratti in salvo, a condizione che abbiano i requisiti per il diritto all’asilo. A spiegarlo è stato il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian dopo un colloquio con la sua controparte spagnola Josep Borrell. Le Drian ha detto che la Francia “ha accolto con favore la proposta spagnola” per porre fine a una situazione umanitaria pericolosa”. A verificare i criteri del diritto d’asilo, in Spagna, sarà l’ufficio per la protezione dei rifugiati e apolidi francese (Ofpra).

LE SCUSE MANCATE
Fino a qualche ore prima il vicepremier Luigi Di Maio sembrava voler tenere il punto: “Spero che Macron si scusi, è ancora in tempo. Ma finché non arriveranno le scuse noi non possiamo indietreggiare”, aveva detto il capo politico cinquestelle. La linea dettata ieri da Salvini. Il ministro dell’Interno però oggi cambia posizione: “Quello che conta è la sostanza, non la forma, bene ha fatto Conte a decidere di andare”.

SALVINI: “AQUARIUS NON PUO’ DECIDERE DOVE FINIRE LA CROCIERA”
Ma intanto si fa più drammatico il viaggio dell’Aquarius verso Valencia, dove la nave si sta dirigendo dopo che il neo-premier spagnolo Pedro Sanchez ha messo a disposizione quel porto per l’attracco. C’è stato un cambio di rotta, reso necessario dal maltempo. “Se hanno problemi, sono loro”, è il commento di Matteo Salvini. “Mi sembra che una nave che prende a bordo sistematicamente 4 o 500 persone sia attrezzata, e ne hanno a bordo cento”. Ma i toni si fanno sempre più duri e il ministro dell’Interno, escludendo che la nave possa fermarsi in Italia, dice: “Andranno in Spagna? Certo. Non possono decidere dove cominciare e finire la crociera. È tutto sotto controllo, è tutto tranquillo non c’è problema alcuno. Mi sembra che l’arrivo sia previsto sabato senza intoppi”. In realtà gli intoppi, come li chiama Salvini, ci sono. E da Madrid dicono che la nave arriverà solo domenica causa maltempo.
Mentre l’Alto Commissario Ue, Federica Mogherini, dice: “Spero che la situazione si possa risolvere nel modo migliore e più rapido possibile, perchè la priorità assoluta deve essere quella della protezione delle vite umane”.

IL PAPA: “I MIGRANTI NON SONO NUMERI”
Sulla vicenda interviene per la prima volta anche il Papa Francesco, in un messaggio inviato ai partecipanti al Colloquio Santa Sede-Messico sulla migrazione internazionale: “Non sono in gioco solo numeri, bensì persone, con la loro storia, la loro cultura, i loro sentimenti e le loro aspirazioni”, scrive Francesco. “Queste persone, che sono nostri fratelli e sorelle, hanno bisogno di una protezione continua indipendentemente dal loro status migratorio”.

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