Non entreranno invece nell’area Schengen di libera circolazione Romania e Bulgaria, per il veto dell’Austria
La Croazia ha ottenuto il via libera per entrare nell’area Schengen di libera circolazione dal 1° gennaio 2023, ha annunciato la presidenza ceca della Ue. La decisione è dei ministri degli affari interni. È stata respinta la domanda di adesione a Schengen della Romania e della Bulgaria a causa del veto austriaco motivato con i rischi di ritrovarsi con flussi incontrollati di migranti dal “corridoio” sud-orientale. L’area Schengen cresce così per la prima volta in 10 anni. La commissaria Johansson ha dichiarato di essere “delusa” per il mancato ingresso nell’area Schengen dei due paesi.
Johansson, benvenuta Croazia, divisi su Romania-Bulgaria
«Congratulazioni alla Croazia. A Bulgaria e Romania invece dico: meritate di entrare, avete un forte sostegno da quasi tutti gli Stati membri e dalla Commissione. Esprimo disappunto e tristezza, perché quando non siamo uniti siamo più deboli. Ma sono convinta che raggiungeremo l’ingresso di Bulgaria e Romania in questa legislatura e sarà la mia priorità far sì che accada». Lo ha detto Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni.
Schinas, cercare intesa su Romania-Bulgaria a vertice
«Sono lieto che gli sforzi della Croazia siano stati riconosciuti. Congratulazioni ad Andrej Plenkovic e Davor Bozinovic (rispettivamente premier e vicepremier croati con delega agli Interni) per l’ingresso della Croazia in Schengen. Oggi è una giornata di delusione per Romania e Bulgaria ma i nostri sforzi non si fermeranno qui. I leader si incontreranno la prossima settimana. Bisogna trovare una via d’uscita». Lo scrive in un tweet il vice presidente della commissione europea, Margaritis Schinas, commentando le decisioni prese oggi al Consiglio Affari Interni in merito all’allargamento dell’area di libera circolazione.