23 Novembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

LaPresse - La Stampa

Il leader della lega Nord: «Non si può dialogare con chi brucia esseri umani, questa gente va eliminata dalla Terra». Il premier telefona ai famigliari di Valeria Solesin

«È il momento delle determinazione e della saggezza», in cui non dovrebbe essere usato «nessun tono superiore a quello di cui c’è bisogno». È «un momento delicato da affrontare senza isteria, ma con determinazione» con un «Paese unito e compatto» e «senza polemiche». Sono le parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pronunciate a margine del vertice del G20 di Antalya, in Turchia, dove a seguito degli attentato di Parigi il tema della lotta al terrorismo sta prendendo piede su quello dell’ambiente, previsto dall’ordine del giorno. «E’ bene che le polemiche si abbassino di un tono – ha sottolineato il capo del governo -. L’Italia ha sconfitto il terrorismo interno negli anni ’70 e ’80 e sicuramente ha la forza per combattere il terrorismo anche in questa fase. Questo è il momento della determinazione, ma anche della saggezza e del buon senso». Renzi ha poi annunciato di avere telefonato alla famiglia di Valeria Solesin, la giovane italiana morta negli attentati di Parigi, e di averle espresso il cordoglio a nome del governo.

«Usare le armi contro l’Isis»

Intanto resta acceso il dibattito politico, animato soprattutto dal leader della Lega, Matteo Salvini, che in un intervento tv ha sottolineato che «non tutti gli islamici sono terroristi», ma che ha anche ribadito di non avere dubbi sulla necessità di una politica di controllo dell’immigrazione e sulla limitazione dei flussi. E quanto alla strategia per fronteggiare l’avanzata del Califfato la soluzione la va ripetendo da giorni: «L’Isis va fermato con le armi». Lo ha ribadito anche domenica pomeriggio intervenendo in diretta a Domenica Live, su Canale 5 aggiungendo che «non si può ragionare con questa gente, non si può dialogare. Chi brucia esseri umani nel 2015 deve essere eliminato dalla Terra».

«Sostegno alla Russia»

La sua ricetta su come a questo punto occorrerebbe intervenire l’ha affidata ad un post su Facebook: «Sostegno militare alla Russia per annientare l’Isis, controllo delle frontiere, blocco degli sbarchi ed espulsione dei clandestini, verifica a tappeto di tutte le occupazioni abusive nei nostri quartieri popolari, da Milano a Palermo». Salvini non ha dubbi: «Ci hanno dichiarato guerra. E alla guerra non si risponde con le chiacchiere di Renzi e dell’inutile Alfano».

«L’orgoglio dei francesi»

Già in mattinata, nel corso di un comizio a Montesilvano, Salvini era tornato ad attaccare il governo italiano, considerato troppo fermo, paragonandolo a quello francese, dove oggi il presidente François Hollande ha fatto appello all’unità nazionale convocando all’Eliseo tutti i leader politici, a partire da Nicolas Sarkozy e Marine Le Pen, quest’ultima leader della destra nazionalista e alleata della Lega in Carroccio: «La Le Pen ha fatto bene ad assumere la posizione che ha assunto – ha commentato il numero uno del Carroccio – . Lì c’è un clima caldissimo, tra 15 giorni ci sono le elezioni regionali e ha mostrato un gesto di grande responsabilità». E ancora: «In Francia hanno un presidente del Consiglio che ha detto da subito espelliamo e controlliamo i confini. I francesi hanno vissuto un disastro ma con orgoglio. L’Italia attende non si sa che cosa e spera che Dio ce la mandi buona affidandosi ad Alfano».

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