Le notizie di oggi sulla strage di Mosca e sulla guerra in Ucraina, in diretta. Tajani: «Putin non usi l’attentato a Mosca per colpire di più l’Ucraina»
Ore 14:33 – Mosca: «Due missili ucraini distrutti sulla regione di Rostov»
Le difese aeree russe hanno abbattuto due missili lanciati dall’Ucraina sul territorio della regione di Rostov, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa. Intorno alle 15.30 ora di Mosca (le 13.30 ora italiana) «un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con missili antiaerei S-200 convertiti per distruggere obiettivi terrestri è stato fermato contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa», si legge in una nota del ministero. I due missili, si aggiunge, sono stati distrutti.
Ore 14:18 – Allarme bomba, evacuato un centro commerciale a San Pietroburgo
Il centro commerciale «Passage» nel centro di San Pietroburgo è stata evacuato nel primo pomeriggio russo a causa di un allarme bomba. Lo riporta Ria Novosti. Tutto è partito da una telefonata anonima e l’evacuazione è iniziata immediatamente. Il giorno prima a San Pietroburgo erano stati evacuati i visitatori del complesso commerciale London Mall nel quartiere Nevskij.
Ore 13:40 – «A Belgorod uccisa una persona in un attacco ucraino»
Almeno una persona è stata uccisa dal bombardamento ucraino nel distretto di Grayvoronsky, nella regione russa di Belgorod, durante l’evacuazione dei residenti. Lo ha riferito il governatore regionale Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che «diverse auto sono state colpite dal nemico, una persona è morta. Non abbiamo mai avuto storie del genere. La situazione continua a rimanere estremamente difficile».
Ore 13:31 – Meloni: nostra deterrenza in Ucraina garanzia contro escalation
«Penso che il clima non sia cambiato rispetto a quello che è accaduto fino ad oggi. Noi dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro che è la capacità di deterrenza che l’Europa, l’Occidente, sono stati in grado di mettere in piedi. Sono in realtà la garanzia migliore del fatto che non ci sia una escalation. Se avessimo dovuto spaventarci per le dichiarazioni di Putin ci saremmo già spaventati da tempo». È quanto dichiarato da Giorgia Meloni a margine della sua visita istituzionale a Campobasso per la firma dell’Accordo sui fondi Coesione e Sviluppo con il Molise.
Ore 13:31 – Salgono a 7 i feriti dell’attacco russo a Kiev
Sette persone sono rimaste ferite nel quartiere di Pechersk della capitale ucraina Kiev in seguito all’attacco missilistico russo di questa mattina: lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale, come riporta Suspilne, aggiungendo che due di loro sono state ricoverate in ospedale.
Ore 12:55 – Nato: «Pronti a proteggere fianco Est e cieli polacchi con jet alleati»
«La Nato condanna fermamente gli ultimi attacchi della Russia contro civili, città e paesi ucraini, compresi quelli vicini al territorio alleato. In risposta alla guerra della Russia, la Nato ha significativamente migliorato la nostra posizione sul fianco orientale, anche con i jet alleati per proteggere i cieli polacchi. Continuiamo a valutare la nostra posizione e rimaniamo pronti a proteggere e difendere tutti gli alleati». Lo riferisce a LaPresse un funzionario della Nato, interpellato sul rischio escalation dopo l’attentato di Mosca e la violazione da parte della Russia dello spazio aereo polacco.
Ore 12:48 – Kiev: «Parzialmente distrutta l’Accademia di arti decorative»
I frammenti di uno dei due missili balistici russi abbattuti questa mattina dalle forze ucraine su Kiev hanno parzialmente distrutto l’Accademia statale di arti decorative e applicate e design della capitale intitolata a Mykhailo Boychuk: lo ha reso noto il ministero della Cultura, come riporta Rbc-Ucraina. In particolare, è stata distrutta la parte centrale dell’edificio, ha sottolineato il ministero. Sono stati completamente distrutti, invece, il palazzetto dello sport, la sala congressi e il centro espositivo.
Ore 12:23 – Ue: «Mosca non usi gli attentati come pretesto contro l’Ucraina»
«Naturalmente siamo preoccupati per le indicazioni dei rappresentanti del regime di Mosca che cercano di creare un collegamento tra questo attentato e l’Ucraina, che ovviamente respingiamo in toto. Non ci sono indicazioni, non vi è alcuna prova che l’Ucraina sia in qualche modo collegata a questi attacchi. Invitiamo il governo russo a non utilizzare gli attacchi terroristici a Mosca come pretesto o motivazione per aumentare l’aggressione illegale contro l’Ucraina, né usarlo come pretesto per l’aumento delle repressioni interne». Lo ha detto il portavoce per la politica estera dell’Ue Peter Stano nel briefing quotidiano con la stampa.
Ore 12:20 – Berlino alza l’allerta dopo l’attentato a Mosca: i fiancheggiatori dell’Isis in Germania e il pericolo agli Europei
(di Mara gergolet, corrispondente da Berlino) Anche la Germania alza il livello di allerta dopo l’attacco islamista di Mosca. Lo fa senza creare allarmismi, però facendo trapelare alcune informazioni sulla stampa. Preoccupa soprattutto la matrice dell’attentato, Isis della Provincia Korashan (ISPK), il ramo più forte dello Stato islamici, perché ha ramificazioni nell’Europa del Nord e in Germania. E poi c’è un secondo elemento a cui le forze di sicurezza non possono non destare l’attenzione, anche se sono molto attente a non creare allarmismi. La Germania avrà, così come la Francia con le Olimpiadi, un grosso evento sportivo, gli Europei di calcio che si giocheranno tra il 14 giugno e il 14 luglio: e proprio il calcio, come i grossi eventi collettivi, è stato già al centro di sanguinosi attentati, l’obiettivo da puntare nella perversa e terribile logica rovesciata dei terroristi.
Ore 12:12 – In Belgio l’allerta attentati resta al livello tre su quattro
Il Belgio ha deciso di mantenere a 3 su 4 il livello dell’allerta contro il rischio di attacchi terroristici anche dopo quanto accaduto a Mosca. L’allerta era stata portata a livello tre il 16 ottobre scorso dopo l’attentato in cui nel centro di Bruxelles vennero uccisi due cittadini svedesi. Il livello quattro, ha precisato l’organismo preposto alla sorveglianza antiterrorismo, l’Ocam, implica una minaccia grave e imminente che al momento non appare giustificata.
Ore 11:58 – Kuleba: «I russi capaci di qualsiasi atrocità, ci servono i Patriot»
«A Kiev i bambini sono dovuti correre a ripararsi alle 10.30 del mattino mentre i letali missili balistici russi venivano abbattuti sulla capitale dalla difesa aerea». Esordisce così in un messaggio su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che dopo l’ultimo attacco russo incalza: «Non ci sono atrocità che i russi non commetterebbero, anche un tentativo di attacco con un missile balistico nel cuore di una città con milioni di persone». E ancora: «Questo serve a ricordare che l’Ucraina ha bisogno urgente di più difesa aerea, in particolare dei sistemi Patriot e di missili in grado di respingere qualsiasi attacco russo».
Ore 11:38 – Vertice al Viminale sulla sicurezza pubblica dopo l’attentato a Mosca: «Polizia e intelligence proseguono l’attività di monitoraggio»
Si è svolta questa mattina al Viminale, presieduta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla quale, oltre al sottosegretario Nicola Molteni, hanno partecipato i vertici delle Forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza. Durante l’incontro è stata effettuata una attenta analisi dell’attentato terroristico a Mosca anche ai fini dell’aggiornamento delle misure di prevenzione antiterrorismo già disposte.
«Nel corso della riunione è stata evidenziata l’importanza di proseguire l’attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della intelligence per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale», si legge in una nota del Viminale.
Ore 11:37 – Peskov: «Non ci sono stati contatti con l’Occidente»
Non ci sono stati contatti con l’Occidente dopo l’attacco di venerdì al Crocus di Mosca, ma il presidente russo ha avuto nei giorni scorsi colloqui telefonici con i leader di Bielorussia, Uzbekistan, Tagikistan, Turchia ed altri paesi. Ad affermarlo, rispondendo alle domande dei giornalisti, è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Attualmente non ci sono contatti con l’Occidente», ha dichiarato rispondendo alla Tass. Nei colloqui del leader del Cremlino «è stata espressa l’intenzione di rafforzare la cooperazione bilaterale nella lotta contro il terrorismo. Questa questione è stata discussa».
Ore 11:35 – Ucraina: «Abbattuti su Kiev due missili balistici»
La difesa aerea ucraina ha abbattuto questa mattina intorno alle 10.30 ora locale (le 9:30 circa in Italia) due missili balistici russi lanciati dal territorio della Crimea occupata: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare, precisando che il tipo dei missili non è stato ancora identificato. L’Aeronautica ha inoltre affermato che la notte scorsa i russi hanno lanciato nove droni kamikaze sull’Ucraina, otto dei quali sono stati abbattuti nelle regioni di Mykolaiv e Odessa, nel sud del Paese. I droni, di tipo Shahed, sono stati lanciati da Capo Chauda, nella Crimea occupata.
Ore 11:30 – Peskov: «Il ruolo dell’Isis nell’attacco a Mosca? Indagini in corsa»
Le indagini sull’attentato al Crocus City Hall «sono ancora in corso» e per questo il Cremlino ha deciso di non commentare la rivendicazione dello Stato Islamico (Isis). Come ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, «l’indagine è in corso» e al momento «stiamo esaminando solo dati preliminari» per cui «non è stata formulata alcuna ipotesi ufficiali». Peskov ha sottolineato che «dobbiamo attendere informazioni ufficiali delle nostre forze dell’ordine coinvolte» nell’indagine.
Ore 11:11 – Macron: «Il gruppo islamico Khorasan ha cercato più volte di attaccare la Francia»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha reso noto che il gruppo Stato islamico Khorasan ha cercato più volte di attaccare la Francia. La branca del gruppo terroristico «coinvolto» nella strage a Mosca ha effettuato «diversi tentativi» in Francia, ha detto il presidente della Repubblica al suo arrivo in Guyana. La Francia ha alzato al massimo il livello di allerta del piano antiterrorismo Vigipirate dopo l’attacco a Mosca rivendicato dall’Isis.
Ore 11:04 – Cremlino: «La lotta al terrorismo richiede la cooperazione internazionale, ma al momento è assente»
La lotta al terrorismo richiede cooperazione internazionale ma il dialogo È attualmente sospeso per le crescenti tensioni nel mondo. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. «La lotta contro il terrorismo è un processo costante che richiede una cooperazione internazionale su vasta scala. Tuttavia, ora si osserva che la cooperazione non è compiuta appieno, a causa del periodo di scontro acceso», ha detto il portavoce ai giornalisti.
Ore 10:58 – Tagiki, con segni di torture: chi sono i 4 arrestati per l’attentato a Mosca
(di Marta Serafini) In quattro, tutti con segni di torture, uno di loro addirittura non cosciente. Sono arrivati così ieri sera al tribunale di Basmanny di Mosca, i sospettati dell’attentato al Crocus, in cui sono morte 137 persone.
Tutti e quattro sono di origine tagika. Tre di loro si sono dichiarati colpevoli, per tutti è stato disposto il carcere preventivo fino al 22 maggio. Rischiano la pena massima dell’ergastolo. Nella mattinata di lunedì il Cremlino ha commentato di non star discutendo per loro la pena di morte. E non ha rilasciato commenti sugli evidenti segni di tortura.
Tutti sono stati trattenuti in una cabina con pannelli di vetro e sorvegliati da poliziotti con il volto coperto durante la loro permanenza in tribunale. (…)
Ore 10:56 – Medvedev: «Tutte le persone coinvolte nell’attentato meritano la morte»
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitrij Medvedev ritiene che tutti gli autori e gli organizzatori dell’attacco terroristico alla sala concerti Crocus di Krasnogorsk, nei pressi di Mosca, meritino la morte. «Tutti mi chiedono. Cosa fare? Sono stati catturati. Complimenti a tutti coloro che li hanno presi. Dovremmo ucciderli? Dovremmo farlo. E lo faremo. Ma è più importante uccidere tutte le persone coinvolte. Tutti. Chi li ha pagati, chi li ha sostenuti, chi li ha aiutati. Dobbiamo ucciderli tutti», ha scritto nel suo canale Telegram. Sono 137 le persone uccise durante l’attentato alla sala concerti Crocus avvenuto venerdi’ scorso, un numero che potrebbe ancora aumentare. In relazione all’attacco sono state arrestate undici persone, fra cui quattro cittadini del Tagikistan considerati gli autori materiali dell’attacco. I quattro sono stati arrestati nei pressi del confine con l’Ucraina.
Ore 10:51 – Cinque feriti a Kiev in seguito all’attacco russo, colpiti dai detriti
La difesa aerea ucraina ha distrutto i due missili balistici russi su Kiev. Ma detriti sono caduti nei quartieri di Pechersk, Solomyansk, Holosiivsk e Dnipro, danneggiando due condomini e ferendo 5 persone. Lo riferiscono le autorità del posto, citate dai media ucraini.
Ore 10:50 – Attentato a Mosca, il Cremlino: «Non commenteremo con le indagini ancora in corso»
Il Cremlino non commenterà l’indagine sull’attacco terroristico avvenuto venerdì nella sala dei concerti nella regione di Mosca, ha detto oggi il portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti. «È in corso un’indagine ed è estremamente sbagliato che l’amministrazione presidenziale faccia qualsiasi commento durante l’indagine. Non lo faremo», ha detto Peskov, quando gli è stato chiesto dei sette detenuti, nell’ambito dell’inchiesta, la cui identità rimane sconosciuta.
Ore 10:45 – Lituania: «I missili russi in territorio Nato vanno abbattuti»
«Dobbiamo cambiare atteggiamento e mandare un messaggio molto chiaro alla Russia: se missili o droni dovessero entrare nel territorio della Nato, essi verranno abbattuti». Lo ha affermato stamane il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, commentando la violazione dello spazio aereo della Polonia da parte di un missile russo avvenuta ieri. «Non è la prima volta che una cosa del genere accade. Ci sono già stati diversi casi di violazione dello spazio aereo rumeno, e non è la prima volta che viene violato lo spazio aereo polacco. Questo non può avvenire», ha ribadito il politico lituano.
Ore 10:22 – «La Russia sta attaccando con missili ipersonici. L’Ucraina ha bisogno del nostro supporto, adesso»
«La Russia sta attaccando l’Ucraina con missili ipersonici. Forti esplosioni a Kiev»: è quanto ha scritto sul proprio account X l’ambasciatrice americana in Ucraina, Bridget Brink. «L’Ucraina ha bisogno del nostro supporto, adesso».
Ore 10:00 – Allarme per il lancio di missili dalla Russia, diverse esplosioni nel centro di Kiev
Numerose esplosioni sono state sentite nel centro di Kiev, proprio dopo un avviso aereo che annunciava missili russi in direzione della capitale ucraina. Lo hanno rilevato dei giornalisti di Afp. Almeno cinque esplosioni sono state registrate verso le 9:30 dopo l’avviso aereo indicante «missili verso Kiev».
Ore 09:52 – Attentato di Mosca, i sospetti portati in aula: uno di loro in sedia a rotelle
Gonfi in volto, con lividi e segni di tagli, uno addirittura condotto nell’alula del tribunale in sedia a rotelle con un camice e i pantaloni dell’ospedale. Così, dalle foto che girano sui media internazionali, appaiono i quattro sospettati della strage al Crocus City Hall, tutti da ieri accusati di terrorismo e in custodia cautelare fino al processo. Dalerdzhon Barotovich Mirzoyev, 32 anni, Saidakrami Murodali Rachabalizoda, 30 anni, Shamsidin Fariduni, 25 anni, e Muhammadsobir Fayzov, 19 anni, sono i nomi degli arrestati, tutti con passaporto tagiko. Fayzov, riporta Skynews, è stato portato in tribunale direttamente dall’ospedale su una sedia a rotelle, il volto con una serie di tagli e un infermiere è rimasto con lui durante l’udienza. Ieri i canali Telegram filorussi pubblicavano foto di torture durante gli interrogatori da parte dei servizi di sicurezza. In particolare una foto mostra un uomo sdraiato sul pavimento con i pantaloni abbassati che sembra essere collegato con dei fili elettrici a «un dispositivo di comunicazione militare TA-57, che le forze di sicurezza utilizzano per torturare con scosse elettriche», scrive Meduza, secondo cui uno dei cavi «sembra essere collegato ai genitali».
Ore 09:44 – Kiev: «Dall’inizio della guerra i russi hanno perso 437.390 soldati»
La Russia ha perso 437.390 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero comprende 640 vittime delle forze russe subite nell’ultimo giorno. Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 6.887 carri armati, 13.183 veicoli corazzati da combattimento, 14.454 veicoli e serbatoi di carburante, 10.877 sistemi di artiglieria, 1.018 sistemi di razzi a lancio multiplo, 726 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 8.539 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino.
Ore 09:36 – Viminale, in corso la riunione del Comitato sicurezza convocato da Piantedosi dopo l’attacco terroristico a Mosca
È in corso al Viminale la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in seguito all’attacco terroristico di venerdì scorso a Mosca. Il Comitato, cui partecipano i vertici dell’intelligence e delle forze di polizia, si era già riunito giovedì scorso per definire le misure di sicurezza in vista delle festività pasquali e degli eventi del G7.
Ore 09:17 – Tajani: «Rischi per l’Italia dopo Mosca? La sicurezza è stata rafforzata dopo l’attacco di Hamas»
«La sicurezza in Italia è stata rafforzata dopo l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre contro Israele». «Da quando è scoppiata la guerra in Medioriente abbiamo certamente rinforzato i controlli», spiega Tajani indicando che ci sono ”250 luoghi più protetti in Italia” e che «la nostra intelligence e le forze dell’ordine sono sempre al lavoro con attività di protezione». Il vice premier ricorda anche l’arresto all’Aquila di «tre presunti terroristi palestinesi che dovevamo compiere attentati».
Ore 09:12 – Ministra dell’Interno tedesca: «Il pericolo islamista rimane acuto»
«Il pericolo del terrorismo islamista rimane acuto» . Lo ha detto la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, dopo il grave attentato nei pressi di Mosca che ha causato la morte di oltre 130 persone. «In base a tutto ciò che è noto finora, si può presumere che il gruppo terroristico `Stato Islamico Provincia del Khorasan´ (Ispk) sia responsabile dell’attacco terroristico omicida vicino a Mosca», ha detto Faeser alla Sueddeutsche Zeitung, aggiungendo che «questo attacco, come il recente attentato nella città iraniana di Kerman, mostra quanto seriamente debba essere presa la minaccia globale rappresentata dal terrorismo islamista». In Germania, martedì scorso la Procura federale ha fatto arrestare due presunti islamisti della propaggine dell’Is nella zona di Gera in Turingia che, apparentemente, stavano pianificando un attacco al parlamento svedese. Le misure di protezione notevolmente rafforzate adottate dalle autorità di sicurezza a Colonia nel periodo di Natale e Capodanno miravano anche a proteggere da possibili attacchi da parte dello Ispk, ha spiegato Faeser, sottolineando che «la scena islamista è al centro dell’attenzione dell’Ufficio federale della polizia criminale (Bka), dell’Ufficio per la protezione della Costituzione (Bfv, l’intelligence interna tedesca= e delle autorità di sicurezza dello Stato».
Ore 08:54 – «Non ci sono prove sul ruolo ucraino nell’attentato, ma Putin potrebbe sfruttarlo contro Kiev»
«Al momento non ci sono prove di un coinvolgimento ucraino» nell’attentato di venerdì al Crocus City Hall di Mosca costato la vita ad almeno 137 persone, ha dichiarato il ministro Tajani a Rtl 102.5. «Tutto va nella direzione di un attentato terroristico organizzato dal ramo afghano del’Isis», ha aggiunto. Detto questo, il presidente russo Vladimir «Putin potrebbe cercare di sfruttare questo attentato per rafforzare l’attacco contro l’Ucraina», ha sottolineato Tajani. Come Italia, ha proseguito il vice premier, «il nostro compito è quello di lavorare con grande determinazione per una de-escalation», mantenendo un «sostegno incondizionato all’Ucraina e condannando con fermezza il terrorismo».
Ore 08:51 – Tajani: «L’attentato in Russia era nell’aria, gli italiani erano stati avvertiti l’8 marzo»
L’attentato sferrato venerdì al Crocus City Hall di Mosca e rivendicato dallo Stato Islamico (Isis) «era nell’aria», tanto che «come ministero degli Esteri avevamo detto ai nostri concittadini di non partecipare a eventi di massa a Mosca per il rischio di attentati». Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rtl 102.5. L’avvertimento, ricorda il titolare della Farnesina, «era sul nostro sito dall’8 di marzo». Siccome c’era «un segnale chiaro del rischio che si correva a Mosca», Tajani spiega che era stato «consigliato agli italiani di rinviare i viaggi a Mosca». Un avvertimento era stato anche rivolto «ai 2.700 italiani iscritti all’Aire di Mosca». Il vice premier ha aggiunto che «seguiamo con grande attenzione quello che accade e cerchiamo di proteggere i nostri concittadini».
Ore 08:07 – L’ambasciatore ucraino in Italia: «Nessun collegamento tra noi e l’attentato a Mosca»
«Noi non c’entriamo. Non è una cosa nostra e non la commentiamo. Credo che tocchi a Mosca commentare che cosa è accaduto al teatro Crocus. L’Ucraina non ha nessun collegamento con questa tragedia» .Lo spiega Yaroslav Melnyk, ambasciatore della Repubblica di Ucraina in Italia in un’intervista al Qn. «Per quanto riguarda l’Ucraina la situazione rimane molto difficile, ma siamo ottimisti sul nostro futuro. Faremo tutto quanto ci è possibile per proteggere la pace e difendere i nostri concittadini, per proteggere il Paese e il mondo democratico – prosegue -. In questa guerra non si tratta solo di difendere l’Ucraina, ma i valori e i principi della democrazia. Siamo tutti molto stanchi, dobbiamo resistere, restare uniti per continuare a difendere questi valori». Gli aiuti militari «sono cruciali in questo momento, per difendere il nostro cielo, le centrali energetiche, i palazzi residenziali, le città». In merito alle parole pronunciate da Papa Francesco sulla pace, che hanno scatenato anche polemiche, «non posso commentare», dobbiamo «unire i nostri sforzi e portare la pace in Ucraina, un Paese che sta soffrendo molto dall’invasione russa. E quindi dobbiamo cercare ogni modo per fare finire la tragedia».
Ore 08:04 – Javlinskij: «La strage a Mosca può diventare una nuova Sarajevo»
«Questo attentato è un “evento cigno nero”, potrebbe diventare una moderna Sarajevo» A lanciare l’allarme è Grigorij Javlinskij, economista, fondatore e capo dell’unico partito liberale Jabloko che fino al 2004 sedeva in Parlamento, in un’intervista a Repubblica in cui parla dell’attentato alla Crocus City Hall. «La situazione è precipitata. Può succedere di tutto. La perdita di linee guida nella geopolitica moderna comporta gravi pericoli. Non si dovrebbe tirare a indovinare cosa potrebbe accadere, ma prendere decisioni vitali. Innanzitutto è necessaria la firma immediata di un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina – prosegue -. Dobbiamo ripensare radicalmente le minacce tattiche e strategiche, reali e potenziali. Dobbiamo fermare le stupide accuse di richieste isteriche di resa o bandiera bianca. Il pericolo di una grande guerra si avvicina». La possibilità di un conflitto nucleare «non credo sia verosimile, ma non lo escludo. Se mai si arrivasse a uno scontro con la Nato, Putin userà le armi nucleari perché è più debole militarmente e lo sa», spiega ancora. L’attentato al centro commerciale macchia la vittoria di Putin alle presidenziali di una settimana fa. «Non sono state elezioni. È stato un plebiscito. In Russia non c’è democrazia. Tutto è iniziato col fallimentare tentativo di modernizzazione postsovietica – conclude -. Vennero effettuate riforme errate che hanno saldato in via criminale la proprietà privata al potere. E ora ne paghiamo le conseguenze».
Ore 08:00 – Putin accusa gli ucraini. I raid su Kiev, il missile che viola il cielo della Polonia e il rischio escalation
(di Fabrizio Dragosei) Attentatori che parlano tagiko e arabo, scandendo in un filmato girato da loro stessi «Allah akbar» mentre sparano e tagliano la gola a uno spettatore con un coltello; rivendicazioni a dozzine su tutti i siti legati in qualche modo all’Isis. I filmati diffusi in rete ieri , due giorni dopo l’attentato al Crocus, sono immagini che servono all’Isis a rivendicare con più forza l’assalto: postato su Amaq, l’agenzia media di Isis, un filmato di un minuto e mezzo mostra ciò che si vede dalle videocamere indossate dagli attentatori. Raffiche di fucili automatici, cadaveri, incendi. Video che servono anche come propaganda.
Eppure il Cremlino, che pure li ha acquisiti, è cauto ad attribuire la responsabilità all’islamismo radicale. E non muove accuse (…).
Ore 07:56 – «Attacco russo su Odessa e Mykolaiv, distrutti 8 droni»
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa otto droni kamikaze russi nelle regioni di Odessa e Mykolaiv: lo ha reso noto la portavoce delle Forze di difesa dell’Ucraina meridionale, Nataliya Humenyuk, come riporta Rbc-Ucraina. Humenyuk ha ricordato che nella regione di Mykolaiv 11 persone sono rimaste ferite in seguito alla caduta di frammenti di uno dei droni distrutti su alcune abitazioni. Non si registrano vittime o feriti, invece, nella vicina regione di Odessa. Prima di lanciare l’attacco, ha aggiunto la portavoce, le forze russe hanno lanciato su Odessa un missile anti-radar Kh-31P che «potrebbe essere stato distrutto in volo». Nella regione di Mykolaiv un drone ha colpito un impianto energetico ed è scoppiato un incendio. Un altro impianto energetico, nella regione di Odessa, è stato colpito dai detriti di un drone abbattuto.
Ore 07:45 – La sfida di Putin: controllare la «narrativa» sui colpevoli dell’attentato a Mosca
(di Marco Imarisio) «Rimaniamo in contatto». E riattacca. Suona ancora il telefono. «Ci sono novità?». Un’altra chiamata. «Undici persone fermate?». Le riprese non sono frontali, come quelle del messaggio alla nazione letto sabato pomeriggio. Vladimir Putin appare sempre più corrucciato. Si sposta di continuo dal centro della sua scrivania per rispondere al capo dei Servizi segreti Aleksandr Bortnikov, al ministro degli Interni Vladimir Kolokoltsev, a poi al governatore della regione di Mosca. Filo diretto con tutti, insomma. (…)
Ore 07:43 – Il Giappone condanna l’attentato a Mosca: «Solidali con i russi»
Il governo del Giappone ha condannato oggi l’attacco terroristico di venerdì contro la sala concerti Crocus City Hall, situata alla periferia nord-ovest di Mosca. «Condanniamo fermamente l’atto terroristico contro i civili e vorremmo esprimere le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime e il nostro sostegno ai feriti», ha dichiarato il portavoce del governo Yoshimasa Hayashi durante una conferenza stampa. Hayashi ha aggiunto che Tokyo «è solidale con i russi colpiti da azioni terroristiche».
Ore 06:59 – Incendio alla centrale elettrica russa di Rostov dopo l’attacco di droni ucraini
In Russia, un incendio è scoppiato in una centrale elettrica nella regione meridionale di Rostov. Due unità di potenza nella centrale di Novocherkassk – uno dei più grandi nel sud-ovest della Russia – sono state messe fuori uso, ha ancora scritto su Telegram il governatore Vasily Golubev. La regione di Rostov confina con l’Ucraina e la capitale regionale è sede di comando militare di Mosca. «Non ci sono state vittime. Le cause dell’incendio sono in fase di indagine», ha detto Golubev. Sui social media sono circolati video che mostrano alcune esplosioni nelle vicinanze della centrale elettrica.
Ore 06:03 – Convalidato l’arresto dei 4 terroristi fermati
Il tribunale Basmanny di Mosca ha convalidato l’arresto di tutti e quattro gli imputati per l’attentato Crocus City Hall: Dalerdzhon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizodu, Shamsidin Fariduni e Muhammadsobir Fayzov. Lo riferisce l’agenzia russa Tass. In un comunicato il tribunale russo ha affermato che, dopo essere stati accusati nell’udienza preliminare, due dei quattro terroristi si sono dichiarati colpevoli dell’attacco.
Ore 01:55 – Zelensky: «Nell’ultima settimana 190 missili e 700 bombe russe»
«La Russia ha lanciato quasi 190 missili, 140 droni Shahed e 700 bombe aeree contro l’Ucraina nell’ultima settimana», ha detto il presidente Volodymyr Zelenskyj nel suo discorso serale alla nazione. Il presidente ha spiegato che sono in corso, riporta The Kyiv Indipendent, lavori di ripristino dopo l’attacco su larga scala alle infrastrutture energetiche del 22 marzo. In alcune regioni la fornitura di energia elettrica è stata ripristinata. Mentre più di 200.000 case rimangono tutt’ora senza energia elettrica nella città di Kharkiv e in un distretto dell’oblast di Kharkiv. Zelensky ha ringraziato tutte le forze di difesa e di sicurezza dell’Ucraina per i loro sforzi nel proteggere il Paese. Il presidente ucraino ha quindi riferito di aver recentemente parlato con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez per rafforzare il sistema di difesa aereo dell’Ucraina. La Russia ha lanciato un altro «massiccio attacco missilistico e di droni» domenica, prendendo di mira infrastrutture critiche e lasciando migliaia di persone senza riscaldamento.
Ore 00:40 – La Francia aumenta il livello di allerta per il rischio attentati
Il primo ministro francese Gabriel Attal ha annunciato in serata di «elevare» il piano Vigipirate al suo massimo livello: di «emergenza attentati», in seguito all’attacco a Mosca rivendicato dall’Isis. «Di fronte alla rivendicazione dell’attacco da parte dello Stato islamico e alle minacce che gravano sul nostro Paese, abbiamo deciso di portare Vigipirate al suo livello più alto: emergenza attentati», ha precisato Attal dopo il consiglio di difesa tenutosi all’ Eliseo. A gennaio il piano Vigipirate era stato declassato al livello 2 («sicurezza rafforzata – rischio di attentato»).
Ore 00:04 – L’Isis diffonde un nuovo video dell’attentato al Crocus
I terroristi si filmano mentre sparano:«Uccidete senza pietà». Le vittime accertate sono adesso 137, mentre 180 sono i feriti.