3 Febbraio 2025

La Presidente della Commissione: «L’industria automobilistica europea si trova in un momento cruciale e riconosciamo le sfide che deve affrontare. Ecco perché stiamo agendo rapidamente per affrontarle»

Oggi la presidente von der Leyen ha convocato i principali leader dell’industria europea, le parti sociali e le parti interessate per il lancio del dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea. Questo dialogo segna l’inizio di un processo inclusivo e collaborativo volto ad affrontare le sfide cruciali del settore e a garantirne il continuo successo come uno dei principali motori dell’economia europea.
«L’industria automobilistica europea – ha detto von der Leyen – si trova in un momento cruciale e riconosciamo le sfide che deve affrontare. Ecco perché stiamo agendo rapidamente per affrontarle. La domanda fondamentale a cui dobbiamo rispondere insieme è cosa ci manca ancora per liberare il potere innovativo delle nostre aziende e garantire un settore automobilistico solido e sostenibile. La giornata di oggi segna l’inizio di un dialogo che ci aiuterà a superare i cambiamenti futuri. Il risultato di questo dialogo sarà un piano d’azione globale, che presenteremo il 5 marzo. Questo piano d’azione traccerà un percorso chiaro per garantire che la nostra industria possa prosperare in Europa e competere con successo sulla scena globale».

Un piano ad ampio spettro
«Oggi abbiamo avviato un dialogo che ci aiuterà ad affrontare i cambiamenti futuri. Stiamo discutendo rapidamente sulle aree chiave su cui dobbiamo lavorare», ha spiegato ancora von der Leyen, che ha incaricato il commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, di presentare il piano d’azione. Il lavoro sarà svolto insieme ad altri quattro commissari: Wopke Hoekstra si concentrerà sulla transizione pulita del settore, Stéphane Séjourné sarà responsabile della catena del valore industriale, Henna Virkkunen supervisionerà le discussioni sull’innovazione tecnologica e digitale e Roxana Minzatu si occuperà delle competenze e delle considerazioni sociali nel settore.

Bruxelles, si legge in un comunicato, «riconosce l’urgente necessità di adottare misure che proteggano l’industria automobilistica europea e ne garantiscano la continua prosperità all’interno dell’Ue». Il piano, precisa Palazzo Berlaymont, affronterà «un’ampia gamma di questioni rilevanti per il settore, come garantire l’accesso ai talenti e alle risorse, promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di veicoli di nuova generazione e stabilire un quadro normativo pragmatico e prevedibile».

I soggetti coinvolti

Il dialogo avviato oggi coinvolge 24 rappresentanti dell’automotive tra organizzazioni, sindacati e associazioni di settore: Acea (Associazione europea dei costruttori di auto), Beuc (The European Consumer Organisation), il gruppo BMW, Robert Bosch, GmbH, ChargeUp Europe, Clepa, Daimler Truck, ETF (Federazione europea dei lavoratori dei trasporti), Forvia, IndustriAll, European Trade Union, IVECO Group, Mahle group, Milence, Recharge, Renault Group, T&E (l’organizzazione Transport and Environment), Traton Group, Valeo, il gruppo Volkswagen, Volvo Cars, Volvo Group e ZF Group.

Motore dell’industria europea, 13 milioni di lavoratori tra diretti e indiretti

L’industria automobilistica è un motore vitale per la prosperità europea, poiché supporta oltre 13 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti e contribuisce con circa 1.000 miliardi di euro al nostro prodotto interno lordo. Al di là dell’impatto economico, l’industria garantisce la mobilità sicura e conveniente dei nostri cittadini e delle nostre imprese, producendo prodotti ammirati a livello globale. L’industria automobilistica europea e i suoi fornitori stanno attraversando un cambiamento profondo e trasformativo. La Commissione riconosce l’urgente necessità di adottare misure che tutelino l’industria automobilistica europea e ne garantiscano la continua prosperità all’interno dell’Unione europea. Il piano d’azione affronterà un’ampia gamma di questioni rilevanti per il settore, come garantire l’accesso ai talenti e alle risorse, promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di veicoli di prossima generazione e stabilire un quadro normativo pragmatico e prevedibile.

 

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