Il Presidente della Repubblica è intervenuto a Bergamo in occasione dell’apertura dell’assemblea dell’Anci
«Il modo con il quale sapremo utilizzare e mettere a frutto le risorse rese disponibili dalla Ue condizionerà una parte del futuro, non solo del Paese, ma dell’intero continente. Il PNRR è un appuntamento che l’Italia non può eludere. Abbiamo l’opportunità di colmare ritardi strutturali, per rafforzare strategie di sviluppo sostenibile, per ammodernare la P.A. per allungare il passo nell’innovazione, per potenziare il welfare. C’è la possibilità di ridurre i propri squilibri interni, di stare al passo con i tempi, di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando all’Anci.
La coesione del Paese passa attraverso i Comuni
Secondo il Capo dello Stato, i Comuni possono fornire un contributo per consolidare la coesione nazionale. «Occorre ridurre le distanze tra centro e periferie metropolitane – ha affermato Mattarella -. I divari tra chi gode di determinati servizi e chi invece li raggiunge a fatica. Ridurre le distanze nella possibilità di esercizio dei diritti: perché oggi, tra realtà urbane e aree interne, tra centri di grande collegamento, comunità montane e realtà insulari, non sempre i diritti e i servizi riescono ad essere assicurati in modo eguale. La coesione del Paese passa anche e, vorrei dire, soprattutto, dai Comuni. Sono compiti di straordinario rilievo che richiedono un impegno condiviso e solidale».
Cittadini hanno stessi diritti, a Nord come a Sud
«Il mio augurio è che la “voce del Paese” che ambite interpretare possa sempre esprimersi in modo compiuto e trovare ascolto – ha continuato -. A conferire autorevolezza sarà la capacità di tenere fede ai decisivi impegni assunti in questi tempi difficili. Punti fermi sono la garanzia dei diritti dei cittadini, che al Nord come nel Mezzogiorno, nelle città come nei paesi, nelle metropoli come nelle aree interne, devono poter vivere la piena validità dei principi costituzionali».
Da Carta principio uguaglianza, anche a Comuni
«I Comuni – ha aggiunto – sono l’Italia. Sono la Repubblica, come recita l’art.114 della Costituzione. I quasi 9000 Comuni adempiono, con identica dignità e impegno, alla responsabilità di sostenere le nostre comunità, offrendo servizi di carattere universale. La Costituzione sancisce il principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere messi tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini».
Pace giusta e piena indipendenza dell’Ucraina
Nel corso del suo intervento, il presidente della Repubblica ha parlato anche della guerra in Ucraina. «Oggi – ha detto – una guerra in Europa, provocata dall’aggressione della Russia, ci sta facendo ripiombare nel timore di un incubo che pensavamo non potesse più ripresentarsi. Una guerra contrassegnata da atroci crudeltà e dall’intenzione di tenere milioni di persone al buio e al freddo d’inverno. Di fronte a questi misfatti la Ue ha reagito con compattezza – ha continuato il Capo dello Stato -, assicurando solidarietà all’Ucraina e alla sua resistenza. Una reazione importante, che ha come orizzonte la costruzione di una pace giusta e necessaria, capace di restituire a quel Paese la piena indipendenza violata».
Covid, da Bergamo monito severo a responsabilità
Infine, un passaggio sull’emergenza sanitaria Covid. «Resteranno scolpite nelle nostre menti le terribili immagini dei camion militari che portano via i feretri di tante persone morte a causa del virus, persone che in molti casi ci hanno lasciato senza il saluto dei familiari, senza una preghiera al loro funerale. Non le dimenticheremo – ha detto Mattarella -. Rappresentano un monito permanente. Un appello severo e non effimero alla responsabilità. Celebrare qui l’assemblea dell’Anci vuol dire consapevolezza delle lezioni derivanti dalla pandemia».