21 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

I dem contro il rinnovo del mandato al governatore uscente. “Serve figura idonea per nuova fiducia”. Mozione poi ammorbidita su richiesta del governo. Gelo del Quirinale. Renzi: “Non c’entro niente”. Le opposizioni chiedono di “rimandare tutto a dopo le elezioni”. Fonti di Bankitalia: “Agito in continuo contatto col governo”. Bersani: “Non si può buttare così in piazza l’Istituto centrale”

Il Pd ha presentato in aula alla Camera una mozione che punta a non rinnovare l’incarico del governatore di Bankitalia scadrà a fine ottobre. Si impone dunque la linea del segretario Matteo Renzi, che da tempo lavora alla successione del governatore dopo gli scandali bancari dei mesi scorsi. Mozione che ha creato scompiglio e sconcerto in via Nazionale. E sembra che il premier Gentiloni ne fosse all’oscuro.
Il testo è stato poi limato e ammorbidito in alcuni punti su indicazione del governo e alla fine comunque approvato dall’Aula con 213 voti a favore, 97 contrari e 99 astenuti. Ma si fa sentire il Quirinale: “Le prese di posizione riguardanti la Banca d’Italia siano ispirate ad esclusivi criteri di salvaguardia dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto” ammonisce, “si rispetti l’interesse del Paese”. Fonti vicine a Bankitalia fanno poi sapere che l’Istituto “ha sempre agito in continuo contatto col Governo” e Matteo Renzi si affretta a prendere le distanze: “Io non c’entro niente”.
Giornata complicata per i vertici di Palazzo Koch. ll Pd, nel testo con la prima firmataria la renziana Silvia Fregolent, ha impegnato il governo “ad adottare ogni iniziativa utile a rafforzare l’efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario ai fini della tutela del risparmio e della promozione di un maggiore clima di fiducia dei cittadini, individuando a tal fine” e qui il messaggio di sfiducia alla massima carica di Bankitalia si fa più diretto “la figura più idonea a garantire nuova fiducia nell’Istituto”.
“La nomina dell’attuale governatore – scrive ancora il Pd nel testo anticipato dall’Ansa – risale al novembre del 2011 ed è, pertanto, imminente l’obbligo di procedere al rinnovo della carica che è disposta con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia”.
“Si tratta” continua la mozione “di una scelta particolarmente delicata considerando che l’efficacia dell’azione di vigilanza della Banca d’Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall’emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche. A prescindere dalle ragioni che le hanno originate – sulle quali si pronunceranno gli organi competenti, ivi compresa la Commissione d’inchiesta istituita – avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione”.
Così una prima versione del testo che però, su richiesta del governo, e in particolare del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, viene poi ammorbidito, smussato: sparisce il capoverso sulle crisi bancarie degli ultimi anni “che avrebbero potuto essere mitigate da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione”, resta però la notazione dirimente sul fatto che “l’efficacia dell’azione di vigilanza della Banca d’Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall’emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche”. E resta anche il passaggio in cui si legge che “le predette situazioni di crisi o di dissesto hanno costretto il governo e il Parlamento ad approvare interventi straordinari… in assenza dei quali si sarebbero determinati effetti drammatici sull’intero sistema bancario”. Non è cambiato neanche il dispositivo finale, in cui si chiede la nomina di “una figura più idonea a garantire nuova fiducia” nell’Istituto di via Nazionale. Matteo Richetti, responsabile della comunicazione del Pd poi certifica: “Il Pd non entra nel merito di una nomina che compete al Governo e al premier, ma Bankitalia non si può sottrarre dal giudizio e la mozione traccia la necessità di aprire una fase nuova. Non diamo un’indicazione sul nome, il ‘con chi lo si fa’ spetta al Governo deciderlo”.

Gelo dal Quirinale
“Le prese di posizione riguardanti la Banca d’Italia devono essere ispirate ad esclusivi criteri di salvaguardia dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto, nell’interesse della situazione economica del nostro Paese e della tutela del risparmio degli italiani, e che a questi principi si deve attenere l’azione di tutti gli organi della Repubblica, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo”, così il presidente Mattarella.
Renzi: “Non ho ruoli in questa vicenda” “Sono molto rispettoso delle prerogative delle diverse istituzioni. Il compito di decidere spetta al presidente del Consiglio, che si chiama Paolo Gentiloni, e lui farà le sue valutazioni” sottolinea il segretario Pd. E aggiunge: “Oggi il Pd non ha messo in discussione le regole del gioco o il rispetto istituzionale. Rispetto vuole che il governo faccia la sua parte, ma nella vicenda delle banche tanti ruoli e tante responsabilità, anche dei vertici di Banca d’Italia, devono essere valutati. Nessuna intrusione o invasione di campo, ma il Pd non è certo responsabile della crisi delle banche” ha insistito.
Fonti di Bankitalia: “Agito sempre in continuo contatto con Governo” Dopo la mozione, da ambienti vicini a via Nazionale trapela che  “la Banca d’Italia fa interamente il suo dovere nelle diverse funzioni che svolge, applicandovi competenza e coscienza. In particolare nella vigilanza bancaria, in questi anni segnati dalla più grave crisi economica della storia moderna d’Italia, ha difeso il risparmio nazionale limitando i danni. Questi non potevano non esserci, data la gravissima condizione dell’economia; alcuni casi di gestione bancaria cattiva o criminale sono stati contrastati per quanto consentito dalla legge e, quando opportuno, segnalati alla Magistratura. Nella sua azione l’Istituto ha agito in continuo contatto col Governo.
Di tutto questo vi è ampia evidenza anche pubblica. E in ogni caso il Governatore è pronto a essere ascoltato dalla Commissione quando essa vorrà”.
Le opposizioni, tra cui Sinistra italiana, chiedono comunque di rinviare la nomina del nuovo Governatore di Banca d’Italia a dopo le elezioni, mentre Bersani, leader di Mdp, è molto critico sul “mancato senso delle istituzioni”. “La mozione del Pd è fuori da ogni logica, non puoi buttare in piazza la Banca d’Italia così. Quando vedo il partito di maggioranza fare una cosa del genere, cominciamo a essere fuori come un balcone. E il Parlamento non ha titolo di discutere del Governatore della Banca D’Italia”, così dice dopo il voto, spiegando che Mdp si è astenuta. In serata, ospite a diMartedì, parla del caso Bankitalia anche il deputato M5s Roberto Fico: “Il Pd è fuori tempo massimo, finalmente ci dà ragione sul cattivo operato di Visco, di cui da tempo abbiamo chiesto il suo allentamento. Ora abbiamo un asse Mattarella-Gentiloni contro un asse più renziano”.

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