22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il presidente dell’Eurotower blinda i tassi ai livelli attuali fino a metà del 2020: “Discussa anche la ripresa del Qe”. Riviste al rialzo le stime di crescita e inflazione per il 2019

La Banca Centrale europea lascia invariati i tassi di interesse e rinvia alla seconda metà del prossimo anno un possibile rialzo. Nella riunione del consiglio direttivo di oggi – ha spiegato la nota dell’Eurotower –  la Banca centrale europea ha deciso che manterrà i tassi d’interesse agli attuali minimi record “almeno fino alla prima metà del 2020”. Il consiglio ha quindi deciso di mantenere il tasso principale a zero, quello sui depositi a -0,40% e quelli sui rifinanziamenti marginali a 0,25%. I membri del board, ha poi spiegato Draghi in conferenza stampa hanno anche avanzato la possibilità di una ripresa del Qe.  “Diversi membri hanno sollevato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi, altri di una ripresa del programma di acquisto titoli (il Qe, ndr), o di un’ulteriore estensione della forward guidance”.
Nella conferenza stampa Draghi ha parlato anche di Italia. A proposito delle valutazioni espresse ieri dalla Commissione sui conti pubblici, il presidente Bce ha rimarcato come al nostro Paese non sia stato chiesto un calo “veloce” del debito. “Sappiamo tutti che per far scendere in fretta il rapporto debito/Pil è impossibile. Deve esserci un piano di medio termine credibile”, ha detto DraghiLa credibilità del piano, ha aggiunto, dipenderà dal come “sarà progettato” e dalle “azioni” che indicherà.
Draghi ha quindi risposto anche sulla questione minibot. “I minibot o sono valuta, e quindi
sono illegali, oppure sono debito, e dunque lo stock del debito sale”.

Maxi prestiti alle banche, tassi fino a -0,3%
Da Francoforte sono arrivati anche i primi dettagli sulle nuove aste di finanziamento per le banche a tassi agevolati, le cosiddette Tltro-III. Gli istituti di credito – ha spiegato Francoforte – che concederanno prestiti netti superiori a un valore di riferimento beneficeranno di un tasso d’interesse ribassato “fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell’operazione, con l’aggiunto di 10 punti base”. Attualmente il tasso sui depositi è -0,40% e dunque tale tasso potrà arrivare fino a -0,30%.
Nella sua conferenza stampa Draghi ha quindi comunicato le nuove stime di crescita elaborate della Bce. L’Eurotower le ha riviste al rialzo per l’anno in corso (+0,1 punti a 1,2%) e tagliate di 0,2 punti per il 2020 e di 0,1 punti per il 2021, anni in cui la crescita dovrebbe attestarsi all’1,4%. Gli esperti della Bce hanno invece alzato rispetto allo scorso marzo di un decimo di punto percentuale l’inflazione attesa per il 2019 all’1,3%, mentre hanno limato il dato sempre di un decimale per il 2020 all’1,4%. Per il 2021 le attese sono per un’inflazione all’1,6%.

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