16 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il presidente della Banca Centrale saluta Francoforte: “Orgoglioso di non avere mai gettato la spugna. Rimpianti? Nessuno può cambiare il passato. Nessun consiglio a Christine Lagarde”

Nessun rimpianto, nessun consiglio. Con queste parole d’ordine Mario Draghi si prepara a salutare la Bce. Nella sua ultima conferenza stampa successiva al direttivo dell’Eurotower, il presidente della Banca Centrale Europea ha scansato tutti i quesiti più personali legati al bilancio del proprio mandato e quelli legati ai consigli al suo successore, Christine Lagarde. “Mi sento come qualcuno che ha cercato di rispettare il mandato nel miglior modo possibile”, si è limitato a rispondere rispetto a come si sentisse.  “Se c’è una cosa di cui sono orgoglioso è aver sempre perseguito il mandato. Mai gettare la spugna”, ha aggiunto poi.
“Mi concentro sempre sulle cose che si possono fare, non su quelle che non possono cambiare. Non puoi cambiare la storia a meno che tu non sia uno storico”, ha tagliato corto invece rispondendo a chi gli chiedeva se avesse qualche rimpianto rispetto a quanto fatto nel corso del proprio mandato.  A Christine Lagarde, ha invece chiarito,”non servono consigli, sa perfettamente cosa fare e ha molto tempo davanti a sè”. Nessuna indicazione invece sul proprio futuro: “Chiedete a mia moglie”, ha detto scherzando. Draghi ha definito la sua esperienza alla Bce “intensa, profonda, affascinante”.Nel suo intervento Mario Draghi ha rimarcato come per lo scenario economico dell’Eurozona “i rischi restano al ribasso”, rirferendosi in particolare a fattori geopolitici, dazi, vulnerabilità dei mercati emergenti. Il presidente Bce ha difeso fino all’ultimo i tassi negativi, uno dei punti più controversi delle poltiche della Banca Centrale degli ultimi anni: “Il giudizio complessivo sui tassi negativi è positivo. I miglioramenti dell’economia hanno più che bilanciato gli effetti indesiderati negativi”.
Draghi ha difeso anche le decisioni annunciate a settembre a partire dal riavvio del Quantitiative Easing con gli acquisti che partiranno il 10 novembre. “Purtroppo, tutto ciò che è accaduto dalla decisione di politica monetaria di settembre ha mostrato abbondantemente che la nostra determinazione ad agire tempestivamente era giustificata”.
Il board, riunito oggi, ha confermato intanto i tassi di interesse ai livelli attuali.  il tasso principale
resta fermo allo zero, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%. Confermato anche quanto deciso nel meeting di settembre a proposito del Quantiative Easing, con la Bce che acquisterà titoli per 20 miliardi al mese.

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