Il ministro dell’Economia Robert Habeck ha presentato le previsioni economiche del governo: «l’economia si trova in acque difficili, stiamo uscendo dalla crisi più lentamente di quanto sperato»
«L’economia si trova in acque agitate. Stiamo uscendo dalla crisi più lentamente di quanto sperato». Come preannunciato, il ministro dell’Economia Robert Habeck ha confermato il rapporto con le previsioni economiche del governo: il Pil della Germania crescerà quest’anno soltanto dello 0,2%. E dell’1% nel 2025.
Il governo ha dovuto correggere con l’accetta le sue previsioni precedenti, pubblicate lo scorso ottobre, che pronosticavano su una crescita del Pil dell’1,3% quest’anno e dell’1,5% l’anno prossimo.
I motivi della stagnazione
L’ambiente economico globale è instabile e la crescita del commercio globale è storicamente bassa, e questo rappresenta una sfida per una nazione esportatrice come la Germania.
La necessità di combattere l’inflazione ha portato tassi di interesse elevati, che hanno avuto un impatto negativo sugli investimenti delle aziende.
La Germania inoltre sta assistendo a correzioni soprattutto nel settore edile. Tra i fattori speciali, il governo federale deve dare priorità alla disciplina del bilancio in seguito alla sentenza della Corte costituzionale federale dello scorso novembre.
Cosa serve per uscire dalla crisi: la ricetta del governo
Per Habeck, la sfida più grande per la Germania è la carenza di manodopera. «Peggiorerà nei prossimi anni e frenerà la crescita potenziale. Abbiamo bisogno di tutte le conoscenze e le abilità, di tutte le mani e le menti, di tutti i talenti. Tutto ciò che possiamo fare per portare le persone al lavoro, dovremo farlo. Questo riguarda l’istruzione, migliori opportunità per le donne e migliori incentivi per gli anziani a lavorare volontariamente più a lungo, riguarda l’attuazione della legge sull’immigrazione qualificata e una migliore integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro».
La burocrazia frena le imprese
Altri interventi riguardano la burocrazia: «Uno dei principali ostacoli agli investimenti è la burocrazia – ha detto Habeck – che è diventata un tormento per le aziende. Sono stati compiuti i primi passi per ridurre la burocrazia, ma bisogna fare di più».
È inoltre importante che il governo rafforzi gli investimenti pubblici e incentivi gli investimenti privati. A questo scopo il governo federale ha proposto la nuova legge sulle opportunità di crescita, che però potrebbe avere meno risorse del previsto a causa del freno sul debito.
Il governo federale si sta impegnando per relazioni commerciali più ampie per diversificare il commercio e le catene di approvvigionamento. E aumenterà l’offerta di energie rinnovabili.