Fonte: Corriere della Sera
Il leader di Forza Italia parla a tutto campo nel salotto di Bruno Vespa. In vista delle prossime elezioni politiche assicura che Forza Italia avrà «più seggi e più voti». E poi precisa: «Nessuna preoccupazione su un accordo di coalizione con la Lega»
«Alle politiche io ci sarò»: Silvio Berlusconi chiarisce subito quello che più gli preme in vista delle prossime elezioni politiche. Ospite di «Porta a Porta», il leader di Forza Italia precisa che ancora non è chiaro con quale ruolo scenderà in campo, ma ci sarà, «Farò la punta se sarò candidabile, senno farò l’allenatore. Forza Italia avrà sia più seggi sia più voti».
«Certo che il centrodestra potrà governare»
Durante la registrazione della puntata in onda giovedì 16 novembre, Berlusconi ha spiegato si sentirsi in colpa per non essere riuscito a conquistare il 51% del voto degli italiani, «Ma questa volta ci riuscirò» dice a proposito del prossimo voto nazionale. «Sono certissimo che il centrodestra potrà governare anche con il 40% dei voti. Questo sistema elettorale consente di creare una maggioranza anche con il 40% dei consensi» spiega l’ex premier parlando delle sue aspettative.
Per distribuire i collegi «si farà un assegnazione percentuale uguale a quello che i sondaggi dichiarano delle forze in campo. Credo che l’unico modo corretto sia prendere i sondaggi di 3-4 case e vedere le percentuali. Altra cosa è il fatto di decidere se quel collegio va alla Lega a Fi o a Fdi. Ho proposto di considerare il miglior candidato possibile. Ogni volta, per ogni collegio, si deciderà quale sarà il migliore» ha continuato.
Le alleanze
In tema di alleanze, poi, Silvio Berlusconi è intervenuto per chiarire le sue posizioni sui nomi candidati e candidabili dalla Lega Nord. E in particolare di quello che è sempre stato un suo storico alleato. «Non ho alcuna preoccupazione su un accordo in coalizione. Non siamo concorrenti ma alleati» dice, prendendo atto del modo di agire del segretario della Lega, Matteo Salvini, «è un personaggio che nella comunicazione certe volte è troppo prorompente» precisa spiegando di essere da tempo amico di Umberto Bossi, seppur deluso dall’inizio del loro rapporto «perché lui aveva creduto a Scalfaro. Credo che la Lega, se Bossi vorrà candidarsi, non potrà fare a meno di candidarlo».
Il racconto in prima persona e il motto: Credere, obbedire, combattere»
Nel corso della puntata, per una serie di domande poste da Bruno Vespa fuoricampo, Berlusconi si è raccontato in prima persona tra il serio e l’ironico. «Non ho difetti, sono praticamente perfetto» ha detto raccontando di essere ottimista, di non guardare «mai indietro ma sempre e solo avanti». Il leader di Forza Italia ha raccontato di apprezzare la lealtà e la generosità, gli amici disinteressati, di considerare «eroi, gli imprenditori che continuano a lavorare in Italia in questi tempi di oppressione fiscale, burocratica, giudiziaria». Nessun personaggio storico finisce nella liste di quelli odiati «Io non so odiare, detesto fortissimamente dittatori e dittature» dice, ma poi cita come suo motto quello di mussoliniana memoria: «Credere, obbedire, combattere».