Il Presidente, in vista d’una ricandidatura, elenca le priorità, da investimenti a imposte su grandi aziende e miliardari. Conferma il sostegno all’Ucraina
Strong, unbound, unbroken. Forti, mai piegati e intatti. Gli Stati Uniti, la loro economia e la loro democrazia, nella visione di Joe Biden e del suo Discorso sullo Stato dell’Unione, sono questi. Queste le parole chiave che ha usato per descrivere il Paese, tra le 7.218 che hanno composto l’intervento del Presidente davanti al Congresso a camere riunite e trasmesso in diretta televisiva all’intero Paese – un intervento di oltre un’ora parso a molti un preludio alla sua ricandidatura alla Casa Bianca nel 2024.
I titoli dei grandi giornali americani hanno dato conto dell’ambizione di Biden: ottimista sul futuro, afferma il Washington Post. Rivendica miglioramenti economici, sicurezza e prosperità, dice il New York Times. Mette l’accento sui guadagni dell’economia, cercando di rilanciare la propria agenda tra gli americani, indica il Wall Street Journal.
Una storia di progresso e resilienza
“Quella degli Stati Uniti è una storia di progresso e resilienza, di un Paese che emerge dalle crisi rafforzato”, ha detto il Presidente tra applausi dei democratici e volte interrotto dalle proteste dell’opposizione repubblicana. E ha affermato che questa storia si sta ripetendo anche adesso, con l’uscita dalla pandemia e dalle sue ripercussioni. “Abbiamo spezzato la morsa del Covid”, ha detto. L’economia ha creato 12 milioni di posti di lavoro, la disoccupazione è ai minimi storici e anche l’inflazione, ha assicurato, sta migliorando. Sul finire, Biden ha anche passato dalla difesa dell’economia a quella della democrazia, ricordando, significativamente, che quest’ultima, sulla quale è fondato il Paese, “non è un affare di partito”, un monito sulla tuttora pesante eredità dell’assalto a Capitol Hill da parte dei seguaci di Donald Trump per bloccare la sua elezione a Presidente.
Appello all’unità
Biden, in un discorso ampiamente dedicato alle tematiche economiche e interne, ha rivendicato molteplici successi della propria leadership.Non ha mancato di lanciare un accorato appello all’unità: ha invitato l’opposizione repubblicana a lavorare assieme, per quanto possibile. Ma ha dichiarato che comunque oggi è il momento di “finire il lavoro cominciato”, riferendosi in particolare alla necessità di perseguire e applicare piani e riforme economiche che ha sottoscritto e approvato e che, nel suo messaggio alla nazione, ha definito alla stregua di pilastri della prosperità presente e futura del Paese.
Buy American
Biden ha citato quali punti forti legislazioni pluriennali di stimolo e sostegno economico per centinaia di miliardi di anni, dal piano per la transizione energetica alla legge bipartisan per il rinnovamento delle infrastrutture. Una legge che, ha tenuto a precisare, prevede provvedimenti di Buy American per sostenere la produzione domestica, i quali, ha asserito, non violerebbero le regole del commercio internazionale. Anche la legge sulla transizione energetiche contiene criteri di content domestico e Nordamericano criticati dagli alleati esteri, Europe compresa, e oggetto di trattative.
Tasse sui buyback e sui miliardari
Nel corso di oltre un’ora Biden ha elencato un ampio ventaglio di priorità e proposte domestiche per le quali intende continuare a battersi . Sul fronte aziendale, ha denunciato i profitti record delle aziende petrolifere e proposto di quadruplicare le imposte speciali sui buyback azionari (oggi l’1%), oltre a introdurre una tassa minima, una minimum tax, sui miliardari. Tutto, ha detto, per rendere il fisco più equo per ceti medi e meno benestanti.
Alzare il tetto del debito
In campo economico, forse il più delicato, ha perorato anzitutto la causa dell’innalzamento del tetto del debito federale da parte del Congresso, per evitare crisi destabilizzanti e spettri di default. I repubblicani resistono l’idea chiedendo in cambio risparmi e riforme di spesa. Il governo Usa ha ormai raggiunto il massimo stabilito per legge dell’indebitamento e sta usando manovre contabili straordinarie che, stando al Segretario al Tesoro Janet Yellen, dovrebbero esaurire però la loro efficacia entro l’estate.
Spese sociali e diritto d’aborto
Sul fronte sociale Biden ha promesso di bloccare ogni tentativo dei repubblicani, che ora hanno la maggioranza alla Camera, di tagliare i grandi programmi sociali Medicare e Social Security, cioè l’assistenza sanitaria per gli anziani e le pensioni pubbliche. Ha invocato una riforma dell’immigrazione, o anche solo un rafforzamento dei confini combinato con la legalizzazione di categorie di immigrati già nel Paese. Ha chiesto una legge per la protezione del diritto d’aborto, eliminata dai diritti costituzionali da una sentenza della Corte Suprema. E ha proposto maggiori risorse per la lotta contro il cancro e la riduzione di prezzi di medicinali essenziali. Ha poi elencato in rapida successione programmi di nuova spesa già suggeriti senza successo in passato: college di base gratuito, asilo per tutti i bambini, aumenti salariali per gli insegnanti, crediti d’imposta per le famiglie con figli e fondi per l’assistenza sanitaria.
Riforme della polizie e divieto alle armi d’assalto
Tra le iniziative più scottanti, ha rivendicato in assenza di azioni parlamentari ordini presidenziali per riformare le tattiche della polizia, dopo il recente pestaggio letale di un giovane afroamericano – Tyre Nichols, i cui genitori erano tra gli invitati in Congresso – per mano di agenti a Memphis. “Quando violano la fiducia del pubblico poliziotti o dipartimenti di polizia devono essere ritenuti responsabili”, ha detto. Ha inoltre chiesto la messa al bando delle armi d’assalto dalle strade americane, per fermare il dilagare di stragi..
Aiuti all’Ucraina e fermezza con la Cina
In politica internazionale ha rilanciato a sua volta la difesa della democrazia, a cominciare dal sostegno dell’Ucraina contro l’aggressione russa. Un sostegno perseguito assieme agli alleati della Nato. Ha poi parlato della competizione con la Cina, e del rafforzamento e modernizzazione delle forze armate Usa. “Se la Cina minaccia la nostra sovranità agiremo come abbiano agito per proteggere il Paese”, ha detto riferendosi all’abbattimento di pallone-spia di Pechino nei cieli americani.
L’Unione è forte
“Lo stato dell’Unione è forte”, ha concluso Biden. E “non sono mai stato così ottimista sul futuro”. Un voto di fiducia alla propria, possibile nuova campagna per la Casa Bianca. Il Presidente fa tuttavia i conti con significativo scetticismo tra gli elettori che nessun discorso sullo Stato dell’Unione può facilmente superare: i sondaggi in media vedono il tasso di approvazione dell’ormai 80enne Presidente di poco oltre il 40% e dubbi sull’efficacia della sua leadership serpeggiano tra gli stessi elettori democratici.
Le critiche repubblicane
La risposta repubblicana al discorso di Biden è stata affidata al governatore dell’Arkansas Sarah Huckabee Sanders, ex portavoce di Donald Trump. Ha attaccato Biden e i democratici affermando che l’immagine di un paese robusto è una “fantasia” alla quale non credere: l’inflazione galoppa, il crimine è diffuso, i confini non sono sicuri e la minaccia della Cina non è contenuta. Ha definito i democratici prigionieri di estremisti folli, che “non sanno neppure cosa è una donna”, ha attaccato la difesa dei diritti Lgbtq e denunciato una guerra culturale che sarebbe stata scatenata non dalla destra dalla sinistra.