22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

I voti favorevoli sono stati 326, contrari 37, 4 gli astenuti. Il provvedimento, che passa ora all’esame del Senato, introduce le Dat (Dichiarazioni anticipate di trattamento), con il diritto per i pazienti di rifiutare le cure

L’Aula della Camera ha approvato con 326 voti a favore la legge sul biotestamento. Il testo ora passerà al Senato per l’approvazione definitiva. Nelle schermaglie delle ultime ore Il Movimento 5 stelle ha chiesto che nella legge fossero inserite norme che permettano un trattamento eutanasico anche in Italia.
L’emendamento, che ha ricevuto il parere contrario della relatrice Donata Lenzi (Pd), è stato respinto con 268 no, 84 sì e 23 astenuti. “Si vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l’eutanasia e vi entra nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete. La battaglia però non è finita. Continua al Senato dove i rapporti di forza sono diversi e noi contiamo che i colleghi del Senato la proseguano fino alla vittoria” scrivono in una nota congiunta i deputati cattolici Paola Binetti e Rocco Buttiglione (Udc), Raffaele Calabrò (Ap), Benedetto Fucci (Cor), Gianluca Gigli (Des-Cd), Cosimo Latronico (Cor), Domenico Menorello (Civici e Innovatori), Alessandro Pagano (Lega Nord), Antonio Palmieri (fI) , Eugenia Roccella (Idea) e Francesco Paolo Sisto (Fi).
Il provvedimento aspettava di vedere la luce da otto anni, dall’epoca della morte di Eluana Englaro, e ha ricevuto un’accelerazione dopo il suicidio assistito di Dj Fabo, seguito a tre settimane di distanza da quello di Davide, l’ex barista 53enne malato di sclerosi multipla. Lo scorso 5 aprile il testo sul biotestamento ha superato il banco di prova delle prime votazioni, grazie a un’inedita maggioranza composta da Partito democratico, Movimento cinque stelle, Mdp e Sinistra italiana.
“È un importante e positivo atto di responsabilità il voto con il quale la Camera ha approvato le norme sul testamento biologico” ha sottolineato la presidente Laura Boldrini. “La iscussione – ha evidenziato – è stata affrontata con tutta la serietà necessaria, dedicando alla diverse proposte un dibattito approfondito, prima in commissione e poi in aula. È stato un confronto a volte duro, ma non è mai mancata la capacità di ascolto reciproco. Con questo voto, che spero possa presto trovare analogo riscontro in Senato, la cultura dei diritti civili fa un altro passo avanti nel nostro Paese. E la politica mostra che il ritardo nei confronti della società e delle sue domande può essere colmato”.

Approvati
Articolo 3. Regola le Dat, le Dichiarazioni anticipate di trattamento. L’articolo è stato approvato con 313 voti favorevoli e 59 voti contrari. Parzialmente modificato durante l’esame, dispone che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari. Viene indicata una persona di sua fiducia (fiduciario) che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le Dat devono essere redatte in forma scritta (o videoregistrate a seconda delle condizioni del paziente) e vincolano il medico che è tenuto a rispettarne il contenuto. Tuttavia, le Dat possono essere disattese qualora appaiano palesemente incongrue o le condizioni nel frattempo siano mutate e se siano sopraggiunte nuove terapie non prevedibili al momento della loro compilazione. Con la medesima forma scritta le Dat sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento. In caso di emergenza possono essere modificate o annullate anche a voce. Le Dat vengono inserite in registri regionali.
Articolo 4. Con 329 sì, 43 no e 14 astenuti, è stato approvato l’articolo della legge sul testamento biologico sulla ‘pianificazione condivisa delle cure)’ nella relazione tra medico e paziente di fronte all’evolversi delle conseguenze di una patologia cronica e invalidante. Il medico e l’equipe sanitaria sono tenuti ad attenersi a quanto stabilito nella pianificazione delle cure qualora il paziente venga a trovarsi nella condizione di non poter esprimere il proprio consenso o in una condizione di incapacità. La pianificazione può essere aggiornata al progressivo evolversi della malattia su richiesta del paziente o su suggerimento del medico.
Articolo 5. Norma transitoria, dispone che quanto previsto dalla legge sul biotestamento si applica anche alle dichiarazioni di volontà già presentate e depositate. Recita l’articolo: “Ai documenti atti ad esprimere le volontà del disponente in merito ai trattamenti sanitari, depositati presso il comune di residenza o davanti a un notaio prima della data di entrata in vigore della presente legge, si applicano le disposizioni della medesima legge”.
Articolo 6. Con 348 sì, 18 no e 4 astenuti la Camera ha approvato anche l’articolo 6 della legge sul testamento biologico che contiene la clausola di invarianza finanziaria: niente nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica (motivo per cui non è stato possibile istituire il registro nazionale delle Dat).

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