19 Settembre 2024

I due contendenti alla segreteria del Pd hanno superato il primo turno del voto degli iscritti che ha coinvolto 150 mila persone e ora attendono le primarie di domenica prossima

È il primo e l’unico confronto pubblico tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein quello andato in onda in serata su SkyTg24. I due contendenti alla segreteria del Pd hanno superato il primo turno del voto degli iscritti che ha coinvolto 150 mila persone e ora attendono le primarie di domenica prossima ai gazebo.

Bonaccini: spero più di un milione ai gazebo

«Credo di avere accumulato l’esperienza giusta» con la guida a livello territoriale del Pd «vincendo ogni volta e tenendo sempre unito il partito, di aver fatto esperienze amministrative e credo di poter garantire l’unità del partito così necessaria dopo le risse che hanno segnato» il partito in questi anni. Lo ha detto Stefano Bonaccini durante il duello tv su SkyTg24-il Confronto con Elly Schlein e parlando della sua candidatura. Credo, ha aggiunto, di «avere un programma per l’Italia per poter tra qualche anno portare la sinistra al governo del Paese, serve un nuovo gruppo dirigente dopo le sconfitte di questi anni», ha proseguito invitando a «partire dai territori» con un Pd «perno dell’alleanza». «Siamo gli unici – ha aggiunto parlando del voto nei gazebo – che chiamano tanta gente, spero più di un milione»

 

Schlein: ridiamo casa a chi si è sentito orfano e non ci ha votato

«Questo è il tempo dell’umiltà, dell’ascolto. Il problema di questi anni è che si è persa un’identità chiara, che la gente si aspetta da noi. Abbiamo sfide cruciali nel futuro dalla lotta alla diseguaglianza a quella contro la precarietà. Il Pd non è stato all’altezza delle aspettative di chi ha smesso di votarlo. Proviamo a ricostruire quel filo e a ridare casa a chi si è sentito orfano» ha detto Elly Schlein a Il Confronto su SkyTg24 aggiungendo di sperare che ai gazebo domenica prossima si confermi la partecipazione sopra il milione.

Schlein: stop contratti a termine. Bonaccini: abbattere cuneo fiscale

Le differenze sono emerse soprattutto sui temi del lavoro. Per Bonaccini il precariato va contrastato abbattendo il cuneo fiscale e rendendo così il lavoro stabile più conveniente per le imprese, per Schlein i contratti a termine vanno limitati per legge.

«Vorrei che lavoro e povero non stiano più nella stessa frase» ha detto Schlein, parlando dei temi del lavoro. Schlein punta il dito contro il governo che «non parla mai di precarietà» e riconosce che il Pd «ha sbagliato con il Jobs act». «Diciamo basta ai contratti a termine e vogliamo fissare un salario minimo» incalza Schlein che ricorda come in questa settimana «sia morto un altro rider». Bonaccini rimarca che l’Italia è un «Paese in cui la povertà comincia ad essere ereditaria e la ricchezza un fatto ereditario». E il suo appello è a «tassare le multinazionali» laddove producono. Quindi auspica che ci siano «politiche industriali e infrastrutturali» serie e che abbattendo il cuneo fiscale e rendendo così il lavoro stabile più conveniente per le imprese, per Schlein i contratti a termine vanno limitati per legge

Bonaccini: giusto sostegno a Kiev, bene visita Biden a Mosca

In politica estera «se si ferma la Russia si ferma la guerra, se si ferma la resistenza ucraina finisce l’Ucraina. Sono parole di Gianni Cuperlo che faccio mie. E’ stato giusto da parte del Pd schierarsi dalla parte di chi ha avuto lutti e sofferenze, dalla parte di chi è aggredito e invaso. Ho appreso con grande soddisfazione la notizia che Biden andrà Mosca, l’Ue deve impegnarsi per una soluzione diplomatica». Così Stefano Bonaccini

Schlein: armi finchè c’è bisogno, ma la guerra non si risolve con i fucili

Le armi a Kiev? «Finchè c’è bisogno, ma da pacifista non credo che la guerra si risolva con le armi» ha detto Elly Schlein

Botta e risposta sul governo Meloni

Botta e risposta sul giudizio sul governo Meloni tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein durante il duello tv. Da Bonaccini arriva un 4, come voto all’esecutivo ma il candidato alla segreteria poi aggiunge: «Non mi permetto di giudicare» la Meloni: «Lo hanno già fatto gli italiani e se lo facessi dopo che ci ha battuti alle politiche» e poi alle recenti Regionali, «sfiorerei il ridicolo» dunque «va battuta nelle urne». «Non sono d’accordo con Stefano – dice Schlein – bisogna essere estremamente netti con un governo che ha iniziato subito a colpire le persone più deboli, colpendo la carne viva delle persone» con la cancellazione del reddito o le scelte sulle pensioni. Non c’è da misurare le critiche». «Io – è la controreplica di Bonaccini – ho dato voto 4 a questo governo ma la prossima volta voglio vincere non perché parlo male degli altri ma perchè gli italiani ci scelgono, saremo durissimi ma accanto a una critica se sarò segretario, voglio mettere sempre una proposta».

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