19 Settembre 2024

Oggi la Bce dovrebbe alzare i tassi di altri 25 punti base, dopo l’analoga decisione di ieri della Fed Usa

Le Borse europee accelerano nel giorno in cui la Bce annuncia un nuovo rialzo di 25 punti base come nelle attese. In conferenza stampa, Christine Lagarde ha lasciato una porta aperta sulla possibilità di fare una pausa nella strategia restrittiva della Bce nella prossima riunione di settembre. La mossa della Banca centrale ha depresso invece l’euro nei confronti del dollaro: la moneta unica passa di mano sotto la soglia di 1,11 dollari, riconquistata nella mattinata prima della Bce.
Mercoledì 26 luglio c’è stata la nuova stretta della Federal Reserve: come previsto, l’istituto ha alzato i tassi di 25 punti base a un range di 5,25%-5,5%, il massimo dal 2001, ma gli investitori sperano che la Banca centrale americana sia ormai prossima a prendersi una pausa, potenzialmente lunga, negli aumenti. Le scelte saranno legate ai dati macro, come ha detto anche Jerome Powell: nuove indicazioni sulle condizioni dell’economia americana sono arrivate già oggi con il Pil del secondo trimestre, salito del 2,4% oltre le attese, e le richieste di sussidi di disoccupazione, scese più del previsto. Così Milano sale (FTSE MIB), saldamente al di sopra di quota 29.000 punti (ai massimi da metà agosto 2008), come Parigi (CAC 40), Francoforte (DAX 40) e Londra (FT-SE 100). In rialzo anche Wall Street. L’ottimismo sul fronte azionario è dettato anche dagli utili positivi riportati soprattutto dalle Big Tech.

Bce aumenta i tassi di 25 punti base come previsto
La Bce ha nuovamente alzato i tassi di interesse di 25 punti base, come largamente atteso dal mercato. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale salgono pertanto rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75 per cento. Si tratta del nono rialzo consecutivo nell’ambito del ciclo restrittivo avviato nel luglio 2022. I tassi sono ora al livello massimo dal luglio 2007. «L’inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo ancora che rimanga troppo alta per troppo tempo – si legge nel comunicato dell’Eurotower -. Il consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione torni tempestivamente al target di medio termine del 2%».

Lagarde: «In base a dati decideremo se pausa o altro rialzo»
«L’outlook economico a breve termine per l’Eurozona si è deteriorato» a causa di un «indebolimento della domanda interna», che sconta l’impatto dell’inflazione. Lo ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle decisioni del Consiglio direttivo, aggiungendo che «l’outlook su economia e inflazione resta molto incerto». Per quanto riguarda la riunione di settembre, Lagarde ha spiegato che «in base ai dati decideremo se alzeremo ancora i tassi o faremo una pausa. Quello che posso assicurarvi è che non taglieremo, questo è sicuramente un “no”». Inoltre, ha aggiunto che «per il resto potrebbe essere un rialzo o una pausa – ha ribadito – e se sarà una pausa non sarà necessariamente per un lungo periodo di tempo, perché le decisioni saranno prese di vertice in vertice in base ai dati».

Scatta Moncler dopo i conti, balzo di St
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari continua la cavalcata di Moncler, dopo i conti sopra le stime, e di Stmicroelectronics, che ha invertito la rotta dopo il passo falso in avvio grazie ai commenti ampiamente positivi del management sui risultati del secondo trimestre. Continua a premere sull’acceleratore anche Stellantis all’indomani della trimestrale sopra le stime e spinta dalla revisione al rialzo delle stime degli analisti. Alla prova dei conti sono state chiamate anche Amplifon, in accelerata dopo i risultati positivi, Hera ed Enel. Performance positiva anche per Pirelli & C. In coda scivolano Inwit e Saipem.

Petrolio in rialzo, poco mosso il gas. Euro sotto 1,11 dollari
Il petrolio è in rialzo, con il mercato che prevede una riduzione dell’offerta da parte dei maggiori produttori di greggio, cosa che controbilancia i timori legati all’aumento dei tassi americani: i future del Wti settembre salgono dello 0,86% a 79,46 dollari al barile, quelli del Brent settembre dello 0,68% a 83,5 dollari. In leggero calo i prezzi del gas naturale: i contratti settembre scambiati ad Amsterdam scendono del 2,5% a 29,59 euro. Sul valutario, l’euro è scivolato sotto 1,1 sul biglietto verde dopo la Bce e passa di mano a 1,1039 dollari (1,11 in avvio, 1,105 alla chiusura di ieri) e vale 155,331 yen (155,401 in avvio, da 155,3 alla vigilia). Il cambio dollaro/yen è a 140,679 (139,92 in apertura, da 140,105).

Spread stabile, attesa per asta Btp
Andamento poco mosso per lo spread tra BTp e Bund che all’indomani delle decisioni della Fed sui tassi e in attesa delle mosse della Bce si muove sui livelli della vigilia. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 162 punti base, come alla vigilia. In calo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark al 4,08%, dal 4,11% del riferimento precedente. Da segnalare che è attesa nel corso della sedutal’asta dei BTp a 5 e 10 anni e dei CcTeu per un importo massimo di 9,75 miliardi.

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