22 Novembre 2024
Economia borsa Milano

Economia borsa Milano

A Piazza Affari il Ftse Mib non è riuscito a trovare sostengo nei nuovi rialzi dei titoli energetici e della difesa e ha terminato la giornata in calo del 4,14% a 24.364 punti, minimo dal luglio 2021

La nuova offensiva russa in Ucraina, dove l’esercito di Mosca si nuove verso Kiev mentre i negoziati tra le parti non sembrano al momento in grado di garantire una tregua, spaventa i listini azionari europei, che fanno i conti anche con l’impatto delle sanzioni varate dalle potenze occidentali contro il governo di Vladimir Putin. Mentrei Il petrolio vola a New York, dove le quotazioni salgono del 10,8% a 106,29 dollari al barile.
A Piazza Affari il Ftse Mib non è riuscito a trovare sostengo nei nuovi rialzi dei titoli energetici e della difesa e ha terminato la giornata in calo del 4,14% a 24.364 punti, minimo dal luglio 2021. Nel paniere principale della Borsa milanese, le vendite sono tornate a colpire le banche, mentre i paesi Ue stanno definendo la lista degli istituti russi che verranno esclusi dal circuito internazionale Swift. Mediobanca ha perso cosi’ il 7,83%, Intesa Sanpaolo il 7,72% e Bper il 7,44%. Tra i titoli peggiori Tim, precipitata del 9,05% anche sulla scia di indiscrezioni secondo le quali il gruppo starebbe cercando di convincere Kkr a ritirare l’opa coinvolgendo il colosso Usa nel piano di spinoff della rete fissa. All’altro estremo del Ftse Mib, Eni ha guadagnato il 3,04% cavalcando la corsa del prezzo del petrolio e approfittando del fatto che tra le banche russe scollegate da Swift non dovrebbe esserci Gazprombank, principale interfaccia del gruppo del Cane a sei zampe sul mercato russo. Bene anche Leonardo (+1,45%), che continua ad approfittare del previsto riarmo dei paesi europei in ottica anti russa, oltre che delle possibili evoluzioni del dossier Oto Melara. Sul mercato dei cambi, il dollaro si rafforza a 1,1111 per un euro da 1,1229 ieri in chiusura. La moneta unica europea e’ in netto ribasso anche nei confronti dello yen a 127,65 (da 129,31 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 114,89 (115,00). In netto rialzo il prezzo del petrolio: il Brent maggio sale del 7,41% a a 105,23 dollari al barile, mentre a a New York il Wti aprile balza dell’8,34% a 103,70 dollari. Sale anche il gas: il contratto aprile sul Ttf scambia a 122,75 euro al megawattora (+24,5%).

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