L’istituto elvetico travolto dal crack di Svb prova a tranquillizzare i mercati ma intanto Tokyo, Hong Kong e la Cina partono male
La notizia che Credit Suisse intende usufruire del prestito da 50 miliardi di franchi da parte della Banca centrale svizzera sembra riportare in linea di galleggiamento i mercati.
Credit Suiss assume un’azione «decisa per rafforzare preventivamente la sua liquidità con l’intenzione di esercitare la sua opzione di prendere in prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri», circa 54 miliardi di dollari «dalla banca centrale svizzera», afferma la banca. Una mossa che ha favorito un certo recupero da parte delle azioni asiatiche che avevano aperto in deciso calo la giornata sulla scia della chiusura di Wall Street e delle perdite in Europa dopo il caso della banca svizzera a poche ore di distanza dall’affaire Svb.
La Borsa di Tokyo aveva aperto la seduta in netto calo con l’indice di riferimento Nikkei in flessione dell’1,69%. Male, in apertura anche le Borse cinesi, con l’indice Composite di Shanghai e quello di Shenzhen in calo quasi dello 0,6%.
Poi, però, qualcosa è cambiato. I futures azionari europei e statunitensi sono avanzati, i titoli asiatici hanno ridotto le perdite e i Treasury sono scesi dopo le dichiarazioni di Credit Suisse.
I contratti per l’indice Euro Stoxx 50 sono saliti di oltre il 2%. Come fa notare Bloomberg, l’euro si è leggermente rafforzato in vista del previsto aumento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, aumento che dovrebbe essere contenuto a 25 punti base dopo le precedenti aspettative per il doppio.
I contratti per l’S&P 500 sono saliti dello 0,4% circa (dopo il calo dello 0,7% di mercoledì), mentre anche i futures del Nasdaq 100 sono avanzati.