Attese alla prova dei conti anche Goldman Sachs e Netflix. Euro si rafforza, prezzi del gas ancora in discesa
Le Borse europee vanno verso un chiaro rialzo in avvio di seduta sfruttando la solida chiusura di Wall Street (+2,6% S&P500, +3,4% Nasdaq) e il buon orientamento delle Piazze asiatiche. Il dietrofront del governo Truss sui piani fiscali nel Regno Unito e le proposte della Commissione Ue, che saranno presentate oggi, per contenere i prezzi del gas hanno favorito la positiva performance di inizio settimana (+1,8% lo Stoxx600 Europe) e gli investitori sembrano aumentare la propensione al rischio mostrando fiducia per i segnali che potranno arrivare dalle trimestrali Usa in calendario tra oggi e domani (Goldman Sachs, Netflix, Johnson&Johnson, Tesla, Ibm). Così scattano il FTSE MIB +1,85% di Milano, con lo sprint di Telecom Italia +2,71% e Poste Italiane +2,50%, il CAC 40 +1,83% di Parigi, il DAX 40 +1,69% di Francoforte, l’IBEX 35 +2,36% di Madrid, il FTSE 100 +0,89% di Londra e lAEX +1,64% di Amsterdam.
Prezzi gas ancora in calo sotto 120 euro, minimi da giugno
Ulteriore flessione per i prezzi del gas naturale ad Amsterdam, che si conferma ai minimi da giugno in scia alle iniziative Ue in tema di price gap e introduzione di un nuovo benchmark: -7,7% il contratto novembre a 118 euro al megawattora. Petrolio in rialzo dello 0,8% a 92,2 dollari al barile per il Brent dicembre e a 86,15 dollari al barile per il Wti novembre.
Euro si rafforza, sterlina resta solida
L’euro conferma la risalita sopra 0,98 dollari e scambia a 0,9854. La sterlina, pur restando lontana rispetto ai massimi della vigilia, si mostra in area 1,1350 dollari: secondo il Financial Times, la BoE potrebbe ritardare le azioni di drenaggio della liquidità per favorire la stabilizzazione dei titoli di Stato inglesi.
Si allenta pressione su rendimenti titoli di Stato
L’avanzata delle Borse si è accompagnata a una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato: sulla scadenza decennale i Treasury americani sono scesi di nuovo sotto il 4%, mentre i BTp e i Bund tedeschi si sono attestati rispettivamente al 2,27% e allo 4,66%, per uno spread Italia-Germania in riduzione a 239 punti base. Per gli esperti sono però necessarie ulteriori conferme da parte della corporate america, che potranno arrivare con i bilanci di Goldman Sachs e di Netflix.
Borse asiatiche in rialzo, rimandati dati crescita
Borse asiatiche in rialzo dopo la brillante chiusura di Wall Street, che ha visto il Dow Jones progredire dell’1,86%, l’indice S&P 500 del 2,65% e il Nasdaq del 3,43%. L’indice Hang Seng di Hong Kong viaggia in rialzo dello 0,9%, Shanghai dello 0,2% e il Kospi di Seoul dello 0,8%. La pubblicazione degli ultimi dati sulla crescita economica della Cina è stata rinviata. Non è stato fornito alcun motivo specifico, ma il rapporto sul Pil avrebbe potuto contrastare con il tono fiducioso del congresso del Partito Comunista in corso a Pechino, mostrando che l’economia è cresciuta di appena il 3% nell’ultimo trimestre, appena la metà dell’obiettivo ufficiale del 5,5%. Non ci sono state notizie immediate dal raduno di Pechino, dove si prevede che il partito sveli i suoi vertici per i prossimi cinque anni un giorno dopo la chiusura del congresso.Alcuni analisti hanno ipotizzato che il ritardo sia dovuto a segnali di ulteriore indebolimento dell’economia. Secondo gli analisti di Ing Economics, benché non sia probabile che i dati “dipingano un quadro particolarmente positivo dell’economia cinese” quando saranno resi noti, «il ritardo suggerisce che il governo ritiene che il 20° Congresso del Partito sia la cosa più importante che sta accadendo in Cina in questo momento e vorrebbe evitare altri flussi di informazioni che potrebbero creare messaggi contrastanti».
In particolare buon rialzo per Tokyo
La Borsa di Tokyo ha archiviato la seduta in positivo sostenuta dal forte rimbalzo del giorno prima a Wall Street, dove i buoni risultati pubblicati da diverse banche americane hanno risollevato il morale degli investitori. L’indice Nikkei dei titoli guida ha guadagnato l’1,42% chiudendo a 27.156 punti e il più ampio indice Topix è salito dell’1,16% a 1.901,38 punti. Lo yen ha toccato un nuovo minimo in 32 anni contro il biglietto verde, superando ieri la soglia dei 149 yen per dollaro e alimentando le speculazioni su un possibile nuovo intervento del governo giapponese. Il ministro delle finanze giapponese ha ripetuto al parlamento che il governo prenderà le misure appropriate di fronte ai “movimenti eccessivi” dello yen.
L’agenda della giornata
Sul versante macroeconomico ci sarà poi da fare attenzione all’indice Zew tedesco di ottobre durante la mattina e al dato sulla produzione industriale Usa di settembre nel pomeriggio. Il calendario propone poi anche l’andamento delle immatricolazioni di auto nuove relative al mese di settembre in Europa. In programma anche, in chiave banche centrali, gli interventi di Isabel Schabel (Bce) e Raphael Bostic (Federal Reserve).