In Asia volano Hong Kong (+4,1%) e Shanghai (+2,1%) dopo impegno Governo su nuove misure di stimolo all’economia cinese. In rialzo il petrolio e il gas naturale. Euro resta sopra 1,1 dollari. Spread poco mosso, resta sopra 160 punti
Le Borse europee procedono a cauti passi a metà seduta, dopo avere oscillato più volte attorno alla parità. Gli investitori, che hanno già gli occhi puntati sulle prossime mosse delle banche centrali (le decisioni di Fed e Bce arriveranno tra mercoledì e giovedì e la previsione è che alzino ulteriormente i tassi di 25 punti base), non trovano spunti per premere sull’acceleratore e lasciarsi alle spalle le nuove perplessità sull’economia innescate alla vigilia dal rallentamento della manifattura. Del resto, le notizie arrivate oggi non hanno aiutato a dissipare le nubi: la fiducia delle imprese tedesche, come mostrato dall’indice Ifo, è calata più delle previsioni a luglio.
Attendismo è dunque la parola d’ordine, motivo per cui gli indici viaggiano poco mossi: attorno alla parità il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il FT-SE 100 di Londra. Stesso discorso per l’IBEX 35 di Madrid e il DAX 40 di Francoforte. Scarso dunque il sostegno delle Piazze asiatiche, che pure hanno chiuso in netto rialzo (+4,1% Hong Kong e +2,1% Shanghai) con l’impegno del Politburo cinese a introdurre nuove misure di stimolo per l’economia.
Poste scatta dopo i conti, riflettori su Italgas e le banche
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scatta Poste Italiane dopo i conti del secondo trimestre sopra le previsioni, con l’Ad Matteo Del Fante che ha parlato di “forte crescita”, anticipando “un futuro brillante”. Poco mossa dopo i risultati Italgas, che ha chiuso il primo semestre con un utile netto adjusted in crescita del 14,9% e ricavi totali aumentati del 31,7%, con margine operativo lordo a 607 milioni (+18,3%) e utile operativo a 358,8 milioni (+21,2%). Tra le migliori Stmicroelectronics, in attesa dei conti del secondo trimestre sui quali gli analisti sono positivi e spinta dall’americana Nxp, che a Wall Street sale dell’1,7% dopo i risultati del secondo trimestre nella parte alta della forchetta di guidance. Si mettono in luce anche le banche, ancora Pirelli & C, già tra le protagoniste alla vigilia, e Moncler. In coda invece Recordati e Interpump Group, mentre Leonardo – Finmeccanica ha ridotto i cali dopo un avvio negativo.
Spread poco mosso, rendimento decennale in rialzo
Andamento poco mosso per lo spread tra BTp e Bund con i rendimenti che tornano a salire sul mercato secondario dei titoli di Stato dopo i cali precedenti. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 161 punti base, in frazionale rialzo dai 160 punti del closing precedente. In crescita più significativa il rendimento del BTp decennale benchmark, al 4,06% dal 4,02% del riferimento della vigilia.
BTp: assegnati 3,75 mld short term, rendimento cala a 3,69%
Il Tesoro ha assegnato in asta BTp short term scadenza 29/09/2025 per 3,75 miliardi con un rendimento lordo del 3,69%, in calo di un punto base rispetto all’asta del mese scorso. La domanda è stata poco superiore ai 5,4 miliardi per un rapporto di copertura di 1,45. Nell’asta di oggi sono stati assegnati anche BTp indicizzati all’inflazione dell’area euro con scadenza 15/05/2033 per 1,25 miliardi con un rendimento lordo all’1,86 per cento. La domanda è stata poco inferiore ai due miliardi per un rapporto di copertura di 1,57.
Petrolio e gas in rialzo, euro resta sopra 1,1 dollari
In leggero rialzo i prezzi del petrolio: i future del Wti settembre salgono dello 0,25% a 78,94 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza dello 0,3% a 82,99 dollari. In aumento anche i prezzi del gas: i contratti agosto scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 30,5 euro al megawattora, salgono del 7,6% a 30,31 euro. Sul valutario la moneta unica resta sopra quota 1,1 sul biglietto verde e passa di mano a 1,108 dollari (1,112 ieri in chiusura). Vale anche 156,78 yen (da 157,63). Il cambio dollaro/yen è a 141,476.
Tokyo chiude in leggero calo, volano Hong Kong e Shanghai
Chiusura in lievissimo ribasso per la Borsa di Tokyo in una seduta caratterizzata da cautela e attendismo. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,056% a 32.682,51 punti. L’indice allargato Topix ha invece guadagnato lo 0,18% a 2.285,38 punti.
La Borsa di Hong Kong ha chiuso la seduta in rialzo del 4,10%: il clima di euforia è stato generato dall’impegno del Politburo cinese a introdurre nuove misure di stimolo per l’economia. L’indice Hang Seng ha così chiuso con un guadagno di 766,25 punti, a quota 19.434,40. Anche i mercati della Cina continentale sono stati sensibili agli annunci dell’organo decisionale: lo Shanghai Composite Index è salito del 2,13% a 3.231,52 punti, mentre lo Shenzhen Component Index ha guadagnato il 2,54% a 11.021,29 punti. L’indice Shanghai Shenzhen Csi 300 ha a sua volta guadagnato il 2,89% a 3.915,12 punti.