19 Settembre 2024

Fonte: Sole 24 Ore

Londra e Bruxelles hanno anche concordato di far proseguire i negoziati fino a domenica, indicato come termine ultimo per una decisione “ferma” tra deal e no deal


Niente svolta nella lunga cena fra Boris Johnson e Ursula von der Leyen sul dopo Brexit. Lo riferisce una fonte di Downing Street, precisando che il premier britannico e la presidente della Commissione europea hanno verificato che rimangono distanze “molto ampie”, ma hanno anche concordato di far proseguire i negoziati fino a domenica, indicato come termine ultimo per una decisione “ferma” tra deal e no deal.
Il Regno Unito “sarà prospero” sia se dal primo gennaio le sue relazioni con l’Ue saranno regolate da un accordo di libero scambio “come il Canada”, sia dalle regole del Wto “come l’Australia” (e quindi da un no deal). Lo aveva detto prima di scendere a Bruxelles, nel Question Time ai Comuni, lo stesso Johnson, pur precisando di credere che sia ancora possibile raggiungere un accordo con l’Europa. In polemica con il leader laburista Keir Starmer, il premier Tory ha poi ricordato che la Brexit è stata una scelta democratica e ha criticato le posizioni di Bruxelles su level playing field e pesca.

Cauto ottimismo di Merkel
C’è “ancora una possibilità di raggiungere un accordo” sulla Brexit. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel parlando al Bundestag. In vista dei colloqui serrati tra il premier britannico Boris Johnson, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, Merkel ha mostrato un cauto ottimismo su un’intesa commerciale post-Brexit. Che ha aggiunto: «Non dobbiamo mettere in pericolo l’integrità del mercato comune».

La bozza di accordo
In base all’accordo di compromesso, che ovviamente dovrà essere accettato e condiviso dai livelli politici di Londra e Bruxelles, l’Irlanda del Nord rimarrebbe nel mercato unico e questa regola avrà efficacia indipendentemente dal fatto che venga negoziato e firmato un nuovo accordo commerciale. Gove ha anche confermato che il governo di Londra intende abbandonare le clausole oggetto di forte opposizione da parte della Ue contenute nell’Internal Market Bil, in particolare la clausole 44, 45 e 47. Queste clausole, secondo ammissione dello stesso governo britannico, violavano la legge internazionale.

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