Fonte: La Stampa
Sono cinque le vittime della sparatoria alla moschea di Quebec City, in Canada. Lo ha reso noto il presidente della moschea stessa.
Il presidente del Centro culturale islamico Mohamed Yangui ha confermato il numero dei morti in una telefonata dalla capitale della provincia. Le autorità non hanno invece confermato il numero delle vittime. Il premier canadese Justin Trudeau ha twittato di aver parlato con il primo ministro del Quebec e di essere stato aggiornato sulla situazione dai dirigenti locali. Trudeau ha detto che il governo ha offerto «ogni aiuto necessario
Justin Trudeau: «Atto cordardo»
«Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie» ha scritto in un Tweet il primo ministro canadese Justin Trudeau dopo aver appreso la notizia dei morti nella sparatoria.
Il primo ministro del Quebec Philippe Couillard ha definito l’atto «violenza barbarica» e ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime. Il ministro della Sicurezza Pubblica Ralph Goodale, sempre su Twitter, si è detto profondamente rattristato per la perdita di vite umane. Il suo staff ha detto che nessun movente è stato confermato. Nell’estate del 2016 una testa di maiale era stata lasciata sulla porta di ingresso del Centro culturale islamico del Quebec.