16 Settembre 2024

POLITICA

Fonte: La Stampa

 

ANSA - La Stampa
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Tensioni nel centrodestra, è scontro su Salvini. Al comitato di presidenza a palazzo Grazioli l’ex premier corregge il tiro per placare i suoi: “Mai detto che sarà lui il leader”

Né Forza Renzi, né Forza Salvini. Non possiamo essere sempre gregari. È chiaro il messaggio che Raffaele Fitto lancia a Berlusconi al Comitato di presidenza azzurro a palazzo Grazioli. Per l’europarlamentare è indispensabile rilanciare su temi e contenuti, a partire dall’economia, perché ora come ora c’è troppo “renzologia” e troppa “salvinologia” in giro. Alla presenza di Berlusconi l’ex ministro pugliese parte all’attacco della linea del partito e mette nel suo mirino l’alleanza elettorale con la Lega di Matteo Salvini in Emilia-Romagna e la scelta di allinearsi al governo Renzi, in ossequio al patto del Nazareno. Commentiamo l’attività degli altri, anziché essere protagonisti, avrebbe avvertito Fitto, ribadendo che il modello organizzativo del partito è un problema grandissimo.

Dopo il flop alle regionali in Emilia e Calabria sono tanti in Forza Italia a chiedere una discussione più aperta. E Fitto torna a spingere a favore delle primarie, unica strada per uscire dal guado. «La sconfitta alle elezioni poteva essere immaginabile, ma la dimensione della sconfitta è enorme e deriva da errori nella costruzione delle alleanze e nella scelta delle candidature», sottolinea Fitto nel suo intervento al comitato di presidenza di Forza Italia. «In Emilia – aggiunge – siamo stati delle comparse, abbiamo regalato la candidatura alla Lega. E non ne abbiamo discusso prima». La resa dei conti è infuocata, ma l’ex premier sembra intenzionato a tirare dritto. Lo scontro riguarda soprattutto il leader del Carroccio. Berlusconi si avvicina pericolosamente a Salvini, definendolo un «goleador». E la risposta del leghista non si fa attendere: «Ringrazio Silvio Berlusconi per gli attestati di stima che io non prendo come stima personale ma come interesse per il nostro progetto politico che non cambiamo».

L’ex Cavaliere apre a un Salvini- Le Pen italiano. Ma è un vero e proprio pugno in faccia ad Alfano, che di Matteo non vuole sentire parlare. Il leader di Ncd vuole ricostruire il centrodestra, ma non ha assolutamente intenzione di «metterlo in mano a Salvini». Berlusconi è anche disposto a perdonare il figliol prodigo, ma Alfano risponde di non aver assolutamente bisogno di perdono. L’ex premier già immagina un Matteo contro Matteo. Una virata a destra, che sa tanto di improvvisazione non discussa con il resto del partito e che sta facendo infuriare in molti all’interno di Forza Italia. L’ex Cavaliere, però, di fronte alla sollevazione interna al partito prova a correggere il tiro e a “minimizzare” la sua investitura nei confronti di Salvini. «Le mie parole – ha detto durante il comitato di presidenza – sono state strumentalizzate, non ho mai detto che sarà lui il leader ma ho solo detto che è uno dei potenziali».

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