22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il leader dei gilet gialli incontrato da Di Di Maio e Di Battista, intervistato da Piazzapulita, rivela i suoi piani. E annuncia piena sintonia con il M5S e un nuovo faccia a faccia probabilmente a Roma. “Quel colloquio ci ha dato legittimità internazionale”

Christophe Chalençon, il leader dei gilet gialli incontrato da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista in Francia, rilancia la minaccia di un golpe in Francia in un fuori-onda realizzato a margine dell’intervista di Alessandra Buccini, trasmessa da Piazzapulita  su La 7. “Abbiamo dei paramilitari pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull’orlo della guerra civile. Quindi si trovino delle soluzioni politiche molto rapidamente, perché dietro ci sono delle persone pronte a intervenire da ovunque. Delle persone che si sono ritirate dall’esercito e che sono contro il potere”, dice.
Chalençon dice anche che “la Francia è un bel paese, come l’Italia, ma serve rimetterle sulla retta via” e spiega che con il M5S “è previsto un altro incontro. Dovremmo venire noi a Roma”. E alla domanda: “Quindi, alleati? È certo?”, risponde: “Sì. Assolutamente”. Il leader dei Gilè gialli indica anche Di Battista nella foto scattata nell’incontro francese e commenta: “E’ bravo lui! E’ un po’ come me! ci siamo guardati. E e anche se io non parlo italiano, ci siamo capiti al volo”.
E sull’incontro Chalençon spiega che sono stati i grillini a contattarlo. “Esatto, E’ questo il bello. – dice – Anzi, è straordinario. Il vicepremier del governo italiano che viene in Francia, a Montargis, e nessuno sapeva niente. Ha preso l’aereo ma non si è fermato a Parigi, il cuore del potere. Perché è venuto qui da noi. Abbiamo passato due ore insieme, ed eravamo d’accordo su tutto! Dopo la riunione abbiamo fatto le foto. Ma quando le abbiamo pubblicate: allarme rosso!”.
Secondo Chalençon, quell’incontro “ha fatto saltare tutti gli equilibri! E penso che quello che ha fatto segnerà la storia della Francia. Ci ha dato un riconoscimento internazionale E ora altri ci stanno contattando. Ha aperto una breccia  e ha fatto tremare Macron”.

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