16 Settembre 2024
Elezioni regionali 1

Elezioni regionali 1

Vittorio Sgarbi è capolista dei Moderati (centrodestra) sia a Roma che a Milano. Vittorio Feltri guida la lista di Fdi in Lombardia e il virologo Lorenzo Pregliasco la civica per Majorino sempre in Lombardia. Tra gli outsider nel Lazio l’ex sindacalista e sottosegretaria al ministero del lavoro del governo Prodi, Rosa Rinaldi, appoggiata da Unione popolare di De Magistris

Sei candidati nel Lazio (con 19 liste complessive), quattro in Lombardia per la sfida delle Regionali del 12 e 13 febbraio: il 14 gennaio sono scaduti i termini per la presentazione delle liste e degli aspiranti governatori. E ora il quadro in vista del rush finale è più chiaro. Nel Lazio il centrosinistra schiera l’assessore alla Sanità uscente Alessio D’Amato, appoggiato da sette liste. Con D’Amato, oltre alla sua civica con 5 donne capoliste nelle province, ci sono il Pd (con gli ex assessori Daniele Leodori e Massimiliano Valeriani), i cattolici progressisti di Demos (che schierano l’ex vice-sindaco della giunta Raggi Luca Bergamo), +Europa-Radicali-Volt, i Verdi-Sinistra, il Psi e il Terzo Polo, che nel Lazio, a differenza di quanto avviene in Lombardia, appoggia il candidato di centrosinistra.

Rottura del campo largo a sinistra nel Lazio
Proprio nel Terzo Polo si candida Gabriella Sisti, rinviata a giudizio: le cronache parlano di un presunto dossier con fotomontaggi hot dell’allora avversaria politica della Lega a Ciampino (Roma), per screditarla. L’alleanza tra Pd e Terzo Polo nel Lazio è stata la causa della rottura del ’campo largo’ a sinistra. Qui, infatti, si candida per i pentastellati Donatella Bianchi, la conduttrice di ’Linea Blu’ presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre. L’assessore ligure all’Ambiente ha sottolineato l’«inopportunità» della sua candidatura e la «totale incompatibilità» con il ruolo qualora eletta. Bianchi però, forte dell’appoggio di Giuseppe Conte, va avanti per la sua strada, sostenuta anche dal cartello di sinistra Polo Progressista (con dentro Sinistra italiana).

Tre outsider nel Lazio
Ha avuto l’imprimatur della premier Giorgia Meloni invece Francesco Rocca, ex capo della Croce Rossa: lo sostengono FdI (con una lista guidata dall’ex europarlamentare Roberta Angelilli e dall’ex assessore Antonio Aurigemma), Forza Italia (che ha come capolista Luigi Abate, già capo dei vigili), la Lega (che schiera come capolista l’ex assessore regionale Giuseppe Cangemi ma anche l’ex responsabile Casapound Mauro Antonini), i Moderati – capolista Vittorio Sgarbi – e poi l’Udc e la lista civica. Ci sono infine 3 outsider: l’ex sottosegretaria al Ministero del Lavoro del secondo governo Prodi Rosa Rinaldi, appoggiata dall’Unione Popolare di De Magistris; Sonia Pecorilli (operatrice sanitaria) sponsorizzata dal Pci e Fabrizio Pignalberi (Quarto Polo e Insieme per il Lazio) finito in passato nel mirino delle ’Iene’ per una presunta truffa e poi assolto.

Feltri capolista di Fdi e Pregliasco per la civica per Majorino
Passando invece alla Lombardia, sono quattro gli aspiranti al Pirellone, a partire dal governatore in carica Attilio Fontana, sostenuto oltre che dalla sua Lega anche da FI, FdI (che schiera capolista Vittorio Feltri e, tra gli altri, il direttore d’orchestra Alberto Veronesi – figlio dell’oncologo Umberto – che nel 2016 si era candidato con il centrosinistra alle comunali nella lista del sindaco Giuseppe Sala), Udc, i Moderati (anche qui con Sgarbi capolista), e da una civica. In Lombardia il “campo largo” è diventato realtà: Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra, gode infatti dell’appoggio sia del Pd che del M5s. Per i dem, capolista è l’ex direttrice del carcere di Bollate Cosima Buccoliero. Ci sono poi l’alleanza VerdiSinistra e Reti Civiche e la Civica per Majorino, guidata dal direttore dell’’Irccs Galeazzi’, il virologo Fabrizio Pregliasco.Letizia Moratti è la leader del Terzo Polo, sostenuta anche da una civica nella quale non ci sono, alla fine, i 4 espulsi dalla Lega che hanno formato un gruppo che si rifà al Comitato Nord di Bossi. Quarta candidata, infine, Mara Ghidorzi per l’Unione Popolare di De Magistris, che vede in lista anche nomi da Rifondazione, Potere al Popolo e Dema. Non ha invece depositato la sua candidatura Priscilla Salerno, l’ex pornostar che si era detta pronta a correre con il nuovo Psi.

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