Fonte: Corriere della Sera
di Beppe Severgnini
Le risposte di 87 laureati di successo del Politecnico di Milano
Le grandi università americane, pur disponendo di patrimoni impressionanti, chiedono molti soldi agli studenti e alle loro famiglie. Costo annuale per insegnamento (tuition) e alloggio (room and board), qualche esempio: Yale $47.600, Brown $48.272, Columbia $50.526, University of Chicago $64.965, New York University $65.860. E’ normale indebitarsi per gli studi, negli USA. Eppure i laureati (alumni) portano la propria università nel cuore. E nel portafoglio. Se diventano ricchi, si ricordano da dove sono venuti, con donazioni e lasciti.
In Italia, siamo ancora principianti; ma qualcosa si muove. Dal lato finanziario e dal lato sentimentale.
La mia università (Pavia), per esempio, si dà da fare. Alcuni di noi sono convocati, il 10 febbraio, per «L’Arca delle Virtù: da Agostino al XXI secolo». Parleremo di speranza: merce rara, di questi tempi. Di speranza si occupa anche il Politecnico di Milano. Ha chiesto infatti a 87 laureati di successo come «progettare se stessi nel domani». Anzi, nel dopodomani: il titolo del volume è Verso il 2099. Sebbene siano presentati come «Top Influencers» (quelle horreur!), gli alumni del Politecnico hanno risposto. Cose intelligenti, devo dire.
Roger Abravanel: «Per non rifare gli errori del passato, diventate sempre più cittadini del mondo».
Stefano Arganese: «In un mondo in mutamento, potete sopravvivere solo se riuscite a destreggiarvi tra tante cose». Luciano Bonetti: «Mai sacrificare i propri sogni, neppure per assecondare i desideri dei genitori». Guido Cami: «Fare una cosa bene o mediocramente costa la stessa fatica. Quindi meglio farla al meglio e distinguersi dagli approssimativi». Elio (Stefano Belisari): «Fate quello in cui siete bravi». Luigi Ferrari: «Non abbiate paura di circondarvi di persone di valore. Quando si vince, tutti vincono». Luciano Gobbi: «Di fronte a una scelta professionale, scegliete la strada più difficile». Vittorio Gregotti: «Cercate di non essere originali, né ‘artisti’, a priori». Alberto Iperti: «Inventate il prossimo Pokémon Go». Virginia Magliulo: «Una volta al mese fate una giornata di ‘’digital detox’». Alessandro Ortis: «Avrete bisogno di saper, saper fare, saper far sapere e saper far fare». Patricia Viel: «Uscite dalla prospettiva della crisi: cercate di comprendere cosa sia cambiato». Franco Villani: «Continuate ad allenarvi e guardate sempre oltre la vostra disciplina». Non è vero, dunque, che tutti siano disinteressati a cosa succede dopo di loro. Bene