19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblca

Bertolaso

Il candidato sindaco di Forza Italia: “Nella citta abruzzese c’è stata voglia di ripartire, nella capitale solo rassegnazione”. Salvini: “Vedrò Berlusconi ma punto su Meloni”


“Roma, città terremotata” lo aveva già detto. E oggi Guido Bertolaso, candidato sindaco di Roma per Forza Italia, ha precisato che “per certi versi la città terremotata de L’Aquila era in una situazione anche migliore rispetto a quella di Roma perché lì c’è stata coesione sociale e voglia di ripartire e ricostruire la città – ha detto in diretta su Sky Tg24 – Qui a Roma c’è tanta rassegnazione, delusione e amarezza”. Nel centrodestra gli animi non si placano. Matteo Salvini ha ribadito: “L’unico candidato che può vincere a Roma si chiama Giorgia Meloni”.
Ma l’ennesimo riferimento alla città abruzzese duramente colpita dal sisma del 2009, non piace al Pd. ” Bertolaso la smetta di fare campagna elettorale sulle spalle dei cittadini dell’Aquila – scrive in una nota Stefano Pedica –  Se proprio ci tiene a continuare a parlare dei terremotati abruzzesi, allora spieghi come mai i balconi delle nuove case antisismiche continuano a cadere”.  “Non si fa sciacallaggio mediatico sui terremotati per qualche voto in più  – sottolinea Pedica -. E’ vergognoso continuare a mettere Roma sullo stesso piano dell’Aquila. I cittadini abbruzzesi meritano piu’ rispetto”.
Silvio Berlusconi aveva ipotizza un incontro per trovare un accordo definitivo sulle comunali e il leader della Lega Nord ha commentato: “Sono a disposizione, però oggi a Milano ci sono i funerali di Cesare Maldini e non penso che sia la giornata giusta. Il mio obiettivo è mandare a casa un governo di incapace e sindaci altrettanto incapaci. Quindi se le idee sono chiare, un accordo si trova anche domattina”. Intanto, l’ex capo della Protezione civile non arretra, anzi. “Se anche Forza Italia decidesse di sfilarsi vado avanti lo stesso”. E ammette: “Sono d’accordo con Renzi: in questo Paese siamo bravissimi a farci male. Quando c’è qualcuno che fa qualcosa di utile per il Paese e per la città viene massacrato”.
Bertolaso si augura comunque che “il quadro cambi. Abbiamo tutti la certezza che uniti si vincerebbe, forse anche al primo turno. Si tratta di mettere da parti interessi personali, obiettivi politici anche a livello nazionale. Bisogna rimboccarsi le maniche. Storace è sicuramente un valore aggiunto – ha spiegato – perché è esperto e conosce bene la città. Marchini è un tecnico che può portare competenze importanti. Sarebbe fantastico se riuscissimo a unirci tutti. Ho dimenticato la Meloni? No, metto anche lei. Lei è stata una di quelli che ha avallato la mia candidatura, ha detto che sarei un ottimo city manager. A parole c’è una grande disponibilità da parte di tutti, poi bisogna vedere nei fatti”.
Fatto sta, che “quarantamila romani si sono espressi a favore di Guido Bertolaso – ha aggiunto – e questo è un dato fondamentale. Mi sono reso conto che la situazione è peggiore di quello che pensassi e mi sono appassionato ai problemi di Roma e sto immaginando le soluzioni”. Dunque, se non ci fosse più l’appoggio di Silvio Berlusconi “assolutamente sì, andrei avanti con una lista civica; io non sono un politico e non voglio avere nulla a che fare con la politica che ha distrutto Roma in questi anni. Sto andando a cercare nuovi volti e nuove competenze nei vari municipi e quartieri della città perché voglio gente onesta e appassionata e che sappia lavorare come me – ha proseguito – Vedo poi un presidente Berlusconi gasatissimo e appassionato, si è ringiovanito con la vicenda elettorale di Roma. Lui sarà un valore aggiunto perché si occupa di problemi concreti come sto facendo io, non è una questione politica”.
Grillo, invece, dice che se la Raggi perdesse tanto varrebbe ritirarsi. “Grillo ha i suoi problemi, le sue idee, certe volte esprime giudizi imbarazzanti – ha affermato Bertolaso – Quando Marino fu mandato a casa, disse che a Roma il M5s avrebbe cacciato tutti i dipendenti comunali e delle aziende. Mi pare che fossero affermazioni abbastanza azzardate, tanto è vero che la Raggi quando parla sta molto più attenta rispetto alle sparate del suo sponsor”. Il Natale di Roma “lo festeggerò girando nelle periferie – ha spiegato Bertolaso – dove c’è troppa rassegnazione. Spiegherò ai cittadini ciò che vogliamo fare per risollevare la città e magari il compleanno dell’anno prossimo sarà più sereno, senza spazzatura e senza buche nelle strade e con un’assistenza sociale migliore rispetto a quella di oggi”.
Poi ammette: “Francesco Totti assessore allo Sport à un’idea suggestiva molto bella, ci si può pensare – ha concluso >Bertolaso – Credo però che Totti non abbia intenzione di smettere di giocare e comunque credo che voglia dedicarsi alla Roma anche con un ruolo da dirigente. Mi piacerebbe che lui assieme a qualche altro giocatore della Lazio e a qualche sportivo del basket, della pallavolo, fossero testimoni della nostra città per lo sport e per ciò che gli gira attorno a livello economico e turistico”.

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