19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Caramaschi

Il ballottaggio nel capoluogo altoatesino anticipa la tornata per le comunali del 5 giugno. Il vincitore: “Da domani al lavoro per una maggioranza solida”. Ma non sarà facile

Bolzano ha scelto il nuovo sindaco: è Renzo Caramaschi, candidato del centrosinistra guidato dal Pd che ha ottenuto l’importante sostegno dell’Svp. Al ballottaggio ha ottenuto il 55,27% dei voti contro il 44,73% di Mario Tagnin del centrodestra.
Caramaschi, 70enne ex city-manager, era sostenuto da una coalizione di cui, oltre al Pd, fanno parte i Verdi, la sinistra, la lista di centro di Angelo Gennaccaro, la lista civica con Caramaschi e la lista Artioli. A queste forze politiche si è aggiunta, per il ballotaggio, la Sudtiroler Volkspartei, che al primo turno aveva corso da sola e pur affermandosi come primo partito (16,98%) non era riuscita a portare al ballottaggio il proprio candidato.
Caramaschi invece al primo turno aveva ottenuto il 22,3% dei voti e nel ballottaggio ha sfidato Tagnin, dentista di 47 anni, appoggiato dal centrodestra, che due settimane fa si era fermato al 18,39%.
Il voto di Bolzano era per il Pd e per il centrosinistra una prima prova di tenuta in vista della tornata elettorale del 5 giugno, seppure in un territorio molto particolare e poco rappresentativo del Paese nel suo complesso. Il 55% ottenuto da Caramaschi è in linea con il 57% ottenuto da Luigi Spagnolli un anno fa. Ma Spagnolli fu poi costretto alle dimissioni per l’impossibilità di avere una maggioranza: la legge elettorale dell’Alto Adige infatti non prevede un premio di maggioranza per il sindaco, che deve cercare alleanze. E il Comune fu commissariato.
L’affluenza ha fatto segnare un deciso crollo: ha votato solo il 41,2% dei quasi 80.000 aventi diritto. Al primo turno la partecipazione era stata del 56%.
I numeri in Consiglio. Ma sul nuovo eletto incombe l’incognita della governabilità. A Caramaschi – che ha la maggioranza relativa – oltre alla Svp basterebbero i quattro consiglieri dei Verdi e i due consiglieri della lista di Gennaccaro. La soluzione però non piace alla Svp che ha posto un veto sui Verdi, ritenuti responsabili della caduta di Spagnolli, e auspica una “große Koalition”, una grande coalizione, tra Pd e moderati del centrodestra, che però Caramaschi rifiuta.
Malgrado le difficoltà e il precedente di Spagnolli, il sindaco eletto si è mostrato fiducioso: “Domani mattina mi metterò al lavoro per dare a Bolzano una solida maggioranza – ha detto ai cronisti – Con il nostro programma non abbiamo promesso ai cittadini la luna, ma interventi fattibili e necessari per la città”. “Conosco bene il municipio – ha aggiunto riferendosi alla sua esperineza da city manager – e so bene che non ci sono pulsanti nascosti per fare miracoli. Quello che possiamo però fare è azzerare il debito del Comune”. Il sindaco ha, infine, ringraziato il suo rivale Mario Tagnin: “Mi ha fatto i suoi sinceri complementi, quando lo scrutinio era ancora in pieno corso e non era tenuto a farlo”. I due sfidanti, durante tutta la campagna elettorale, si sono sempre confrontati in modo pacato. “Su molti punti la pensiamo in modo simile”, ha ammesso Caramaschi.
Il che non significa però apertura a una collaborazione in giunta con il centrodestra, come ha confermato a risultato acquisito Liliana Di Fede, segretaria del Pd: “Il nostro collocamento naturale è quello del centrosinistra, del quale fanno parte i Verdi”.
Caramaschi ha ora 30 giorni di tempo per formare una giunta, che dice di “avere già pronta in testa”, e presentarsi in consiglio comunale con una maggioranza ancora tutta da formare.

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