19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Valeria Forgnone e Monica Rubino

Il no di Berlusconi: “Le donne fanno sempre di testa loro. I leghisti di Roma sono tutti ex fascisti”. Sorpresa Tosi: “Potrei candidarmi”. Gli auguri di Giachetti

Accolta da una ressa di giornalisti e simpatizzanti, Giorgia Meloni in piazza della Rotonda al Pantheon ha annunciato il 16 Marzo alle 12.15 la sua candidatura: “Dopo attenta e ragionata riflessione ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma. È una scelta d’amore, la posta in gioco è alta: si tratta di continuare a combattere il governo Renzi e restituire dignità alla nostra città. Vogliamo restituire ai romani l’orgoglio di poter dire: ‘Civis romanus sum'”.
Meloni è tornata sulla polemica della maternità: “Ogni donna sceglie come vivere la gravidanza, ma di sicuro nessun uomo può dirle che cosa deve fare. Ovviamente farò una campagna elettorale da mamma, senza strafare”. In merito alla spaccatura del centrodestra nella Capitale ha aggiunto: “Scendo in campo per vincere qui, nella mia città, non mi interessa la partita per la leadership del centrodestra. Per questo faccio un appello a Salvini e Berlusconi: aiutatemi a non lasciare Roma nelle mani del Pd o del M5s. Vinciamo insieme perché si può ancora fare”.
Poi, rispondendo ai cronisti, ha chiarito: “Mi piacerebbe che Bertolaso facesse un passo di lato e mi accompagnasse in questa sfida. Non avrebbe senso andare allo scontro”. E ha assicurato che non ci sarà l’ombra di Alemanno sulla sua candidatura: “Ci sarà discontinuità rispetto agli errori del passato”.
Ore più tardi, in tv da Lilli Gruber, ospite “Otto e mezzo”, ha spiegato che le prime cose che farebbe da sindaco sarebbero “far rispettare le regole e ridiscutere i poteri speciali per Roma che deve poter gestire la sua sicurezza e i suoi beni culturali”
Bertolaso: “Non mi ritiro”. Da parte sua l’ex capo della Protezione civile non ha intenzione di ritirarsi: “Vado avanti  come una ruspa come mi avevano chiesto due mesi fa – ha detto al programma Un giorno da pecora su Rai Radio2 – a Giorgia voglio ancora bene”.
Storace: “Facciamo le primarie”. Francesco Storace nel corso di un intervento a Corriere Tv ha proposto di fare le primarie del centrodestra il 3 aprile, includendo anche Alfio Marchini. E si è chiesto: “Ma domani la candidatura della Meloni sarà ancora in piedi?”.
Sopresa Tosi: “Potrei candidarmi a Roma”. Del tutto inaspettata è poi arrivata nel pomeriggio la candidatura di Flavio Tosi, sindaco di Verona e leader del movimento fare!: “Sto pensando di candidarmi a Roma, alcuni amici me l’hanno chiesto e io il sindaco lo so fare”. Tosi, lo ricordiamo, alle ultime amministrative fu al centro di uno scontro con Salvini per la corsa alla presidenza della Regione Veneto, che si concluse con la sua espulsione dalla Lega.
Il sostegno di Salvini. Prima di annunciare ufficialmente la sua candidatura, Meloni aveva già incassato il sostegno incondizionato di Matteo Salvini, che punta a portarla al ballottaggio con l’appoggio di tutto il centrodestra. Se però al secondo turno dovessero arrivare il centrosinistra e i Cinque Stelle l’indicazione di voto del leader del Carroccio ricadrebbe su Virginia Raggi. Mentre Silvio Berlusconi non arretra su Guido Bertolaso, che a suo dire “vincerà di sicuro”. Uno scontro, quello fra il leader della Lega e quello di Forza Italia, che assomiglia a un “parricidio” e segna lo sgretolamento del centrodestra a Roma, con probabili ricadute anche sul piano nazionale. Sebbene Salvini abbia smentito questa ipotesi: “Le questioni locali non incidono su quello che va bene altrove. Non credo ci saranno ricadute – ha detto alla Camera in conferenza stampa – a Milano la Lega starà con Parisi”.
Il no di Berlusconi. Giorgia Meloni “non ha nessuna possibilità di diventare sindaco di Roma”. Silvio Berlusconi ha sferrato il suo attacco di prima mattina ospite di Maurizio Belpietro a La telefonata su Canale 5. L’ex premier ha detto che avrebbe provato a parlare con la presidente di Fratelli d’Italia, “ma non ho speranza di convincerla”, perché “io sono vecchio, ormai con l’esperienza e so benissimo che le donne fanno sempre quello che dicono loro”. Ha liquidato come “meschina strumentalizzazione” la polemica sulla gravidanza del leader di Fratelli d’Italia come ‘controindicazionè alla corsa al Campidoglio.
Berlusconi in tv, poi, è tornato ad attaccare la Lega e Salvini, suoi alleati di governo per anni: “I leghisti di Roma sono tutti ex fascisti e hanno liti tra di loro che sbocciano tutti i giorni – ha proseguito Silvio Berlusconi – Bisogna chiedere a Salvini a cosa punta, io preferisco pensare che si è fatto male consigliare dai suoi e trascinare in una logica di conflitti locali”. E un anno fa, in piazza del Popolo durante il comizio del leader della Lega Nord, erano spuntate croci celtiche, cartelloni con l’effige di Mussolini e striscioni con simboli di estrema destra.
“Mi chiedete se sono antifascista? Fascismo e comunismo sono morti. Sono antifascista come sono anticomunista – ha risposto a distanza Matteo Salvini ad Agorà su RaiTre – Se qualcuno pensa davvero che possano tornare fascismo e comunismo va aiutato, va abbracciato”.
Gli auguri di Giachetti. “La candidatura di Giorgia Meloni?  Le dico in bocca al lupo. Siamo amici ma politicamente siamo agli antipodi, è la prima volta che ci troviamo faccia a faccia in una sfida politica”. Le avevo espresso solidarietà per le frasi di Bertolaso, perché una mamma può fare tutto e anche il sindaco. Anzi, lei farà campagna elettorale ‘in due’, quindi sarà più forte”, ha scherzato il candidato sindaco per il Pd ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’.

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