22 Novembre 2024
ECONOMIA
Fonte: La Stampa
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Il centro studi: “L’Italia era in crisi prima della crisi, e continua a esserlo”

«L’Italia era in crisi prima della crisi e continua a esserlo»: parola di Confindustria. Secondo il Centro studi degli industriali nel 2014 il Pil registrerà una «crescita piatta». Le ultime stime indicavano un +0,2%. Le ultime stime fanno pensare che forse potrebbe essere ancora meno.

«L’attenzione, ora, è rivolta al 2015 – si legge nella Congiuntura Flash – il cui risultato va costruito nella seconda metà di quest’anno. Partendo da fermi l’impresa è più difficile, ma non impossibile se si agisce in prima battuta sul credito, sulla competitività e sugli investimenti pubblici». Viale dell’Astronomia sollecita in particolare a lavorare con ancora di più sui molti fronti delle riforme per restituire fiducia alle famiglie e alle imprese.

E proprio sul fronte della fiducia arriva una doccia fredda dalla Commissione Ue con un nuovo calo per i consumatori europei a luglio dopo la ripresa registrata da marzo a maggio e la `tenuta´ segnata a giugno. L’indice di fiducia dei consumatori diminuisce infatti di 1,2 punti nell’Eurozona e di 0,9 punti nell’insieme dell’Unione europea.

Del resto l’Eurozona è, anche nell’analisi del Csc, «il buco nero della crescita mondiale», con divari nelle performance degli Stati «sempre meno sostenibili» e una «sempre più palese la contraddizione» tra la Bce che fa tutto quel che può per contrastare la minaccia di deflazione e tutte le altre politiche che spingono verso il calo dei prezzi come meccanismo di aggiustamento degli squilibri competitivi e come conseguenza delle restrizioni dei bilanci pubblici.

Intanto, sempre secondo il centro studi, l’economia globale sta ritrovando slancio grazie agli Stati Uniti e ad alcuni mercati emergenti, ma le vendite italiane oltre i confini europei sono «in altalena». Le stime preliminari dell’Istat mostrano un calo delle esportazioni extra-Ue a giugno del 4,3% rispetto a maggio, quando erano aumentate del 5,4%. Nonostante questo, il risultato del secondo trimestre è in crescita dello 0,3%.

I ricercatori dell’Istituto di statistica parlano di una dinamica trimestrale «lievemente positiva» dovuta alle vendite di beni di consumo non durevoli (+1,7%) e di beni strumentali (+0,9%) che contrastano il calo degli altri gruppi di prodotti. La bilancia commerciale è in surplus per 2,2 miliardi di euro a giugno e per 9,4 miliardi nel primo semestre, in aumento di 1,8 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2013.

 

 

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