Fonte: La Repubblica
Il voto segreto svela la fragilità delle intese: Barbera si ferma a 25 voti dal quorum. È il ventottesimo tentativo andato a vuoto. Pitruzzella ritira la candidatura
Dopo quasi un anno e mezzo di fallimenti, il Parlamento riunito in seduta comune non è riuscito nemmeno oggi a eleggere tre giudici della Corte Costituzionale. Si tratta del ventottesimo tentativo andato a vuoto. L’accordo maggioranza-centristi-Fi sulla terna composta da Augusto Barbera (Pd), Giovanni Pitruzzella (centristi) e Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) si è sfilacciato e alla prova dell’urna nessuno dei tre candidati ha raggiunto il quorum necessario di 571 voti. Barbera, il candidato più votato, ha totalizzato 545 voti, fermandosi a 25 voti dal traguardo. Sisto ha ottenuto 527 voti, Pitruzzella 470. Decisiva oggi la posizione della Lega, che ha optato per la scheda bianca. I votanti sono stati stati 871 (su 951 aventi diritto), sei in meno dell’ultima volta (il 25 novembre).
Prima dell’inizio delle votazioni, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha invitato i suoi a votare compatti la terna: “Oggi h.13 (Prima chiama senatori) votazione decisiva tre giudici corte costituzionale. Votare: Sisto-Barbera-Pitruzzella. Presenza obbligatoria. Berlusconi”, si legge nell’sms inviato a tutti i parlamentari azzurri. Per Renato Brunetta, presidente dei deputati di Fi, se la terna è confermata ci sono “tutte le condizioni per arrivare a una fumata bianca”. Analogo sms è stato mandato anche dal Pd ai suoi parlamentari.
Oggi, nuova votazione. “Siamo all’ultimo miglio. La base si è rafforzata e si procede così come abbiamo iniziato”, dice il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Stessa posizione anche da Area popolare. Sinistra italiana prova a cercare un’alternativa: “Quattro nomi di figure autorevoli e non legate ad alcuna parte politica: Silvia Niccolai, Giuditta Brunelli, Federico Sorrentino, Mario Dogliani. Esponenti del costituzionalismo democratico che potrebbero essere le figure che sbloccano la situazione”, dice il capogruppo alla Camera, Arturo Scotto.
In serata il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha annunciato in una nota la sua decisione di ritirare la propria candidatura: “Prendo atto che non ci sono le condizioni di serenità e di contesto politico per affrontare una nuova verifica parlamentare. Anche a tutela dell’Istituzione che presiedo, ritiro pertanto la disponibilità a essere candidato alla Corte costituzionale, ringraziando coloro che mi hanno votato”.