22 Novembre 2024
Renzi

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Fonte: La Repubblica

Renzi

Seconda giornata di incontri per il capo dello Stato. Il leader Iv: “No maggioranza raccogliticcia e populista”. Poi dice di aver sentito il presidente del Consiglio dimissionario al telefono nel pomeriggio: “Non c’è nessun problema caratteriale nei suoi confronti”. Fornaro: “Crisi che gli italiani non capiscono”. In mattinata il debutto degli Europeisti

 

Seconda giornata di consultazioni per cercare di risolvere la crisi di governo. Nel pomeriggio è iniziato il nuovo giro: poco prima delle 17.30, al Colle è arrivato Matteo Renzi con la delegazione Iv, composta da Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Teresa Bellanova. Nessun veto personale e nessun via libera ad un incarico a Conte. È questa la posizione che avrebbe sostenuto il leader di Iv nell’incontro con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. La questione è politica, avrebbe sostenuto. Renzi avrebbe dato la disponibilità a un mandato esplorativo, lasciando capire di essere d’accordo anche sull’ipotesi di un governo del presidente. Ma la prima strada da imboccare – questa la tesi – è quella di ricercare una maggioranza politica, che potrebbe formarsi solo se i Pd e i 5 stelle chiedessero un impegno di Italia viva, ma sui contenuti non sulle poltrone. “Per noi – ha spiegato Renzi dopo le consultazioni – il punto fondamentale è dire che siamo pronti ad appoggiare un governo, ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Devono confrontarsi con noi, non con gli hashtag. Poi discuteremo delle persone. Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva”. Italia viva “è pronta ad impegnarsi” se “c’è una maggioranza politica, non se è una maggioranza raccogliticcia e populista. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Iv e in quel caso discutere delle idee”. Prima che la delegazione di Iv arrivasse al Colle il leader di Iv ha ricevuto una telefonata dal presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte.
Più breve l’incontro tra Mattarella e la delegazione dem, ricevuta alle 18.30 al Quirinale, con il segretario Nicola Zingaretti, i capigruppo di Senato e Camera, Marcucci e Delrio, la presidente dem Valentina Cuppi e il vicesegretario Orlando. Il Pd ha comunicato di sostenere l’incarico al presidente uscente Conte “per un governo che possa contare su un’ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese”, ha spiegato il segretario Zingaretti. Che poi ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti andandosene via con la sua delegazione. Scelta completamente diversa dal leader Iv che invece si è intrattenuto a lungo con la stampa.
Alle 16.45 è stato il turno di Leu. Federico Fornaro, al termine del colloquio, ha detto: “Abbiamo comunicato al presidente Mattarella la nostra disponibilità a proseguire la esperienza di governo con il presidente Conte, fondata sull’alleanza tra M5s, Pd, e Leu come nel 2018 e che possa allargarsi a chi crede nei valori costituzionali ed in una Ue solidale”. In mattinata, i primi a essere ricevuti dal capo dello Stato sono stati il gruppo delle Autonomie del Senato, i rappresentanti dei gruppi Misti di Camera e Senato e poi il debutto del neonato gruppo degli Europeisti. Domani tocca a M5s, Lega, Fi e Fdi.
Intanto, il senatore azzurro Luigi Vitali, che aveva annunciato di voler lasciare Forza Italia per passare nel gruppo degli Europeisti, ci ha ripensato. “D’impulso ho risposto a Conte che lo avrei aiutato, ma mentre stavo tornando a casa mi ha chiamato Berlusconi e mi ha detto che non poteva credere a quello che avevo fatto – ha raccontato a “Un giorno da Pecora” su Radio Raiuno – Io gli ho spiegato che avevo detto sì a Conte perché sono contro le elezioni anticipate e Berlusconi mi ha ricordato che anche lui è contro il voto anticipato e che, pur avendo dato la disponibilità di Fi a collaborare su alcuni temi prioritari per l’azione del governo, Conte non gli aveva nemmeno risposto”. “Poco dopo mi ha telefonato anche Salvini che pure lui mi ha assicurato che non vuole le elezioni anticipate. Cosa mi ha convinto a tornare indietro? La mia storia e le garanzie che mi hanno dato sulle elezioni anticipate”, ha concluso Vitali. Che ha riferito anche di aver incontrato Conte: “È stato molto cordiale, ha detto che era sua intenzione mandare avanti un governo per far uscire il paese dalle secche nelle quali si trova”.
E proprio Matteo Salvini è tornato alla carica. “Io non vado al governo a tutti i costi, la parola va data agli italiani: l’unica alternativa è un governo di centrodestra oppure si deve andare al voto – ha detto fuori dal Senato – Io al governo con Di Maio, Zingaretti o Renzi per fare cosa? Io al governo con Renzi no”. A proposito degli Europeisti, invece, Ricardo Merlo sottosegretario agli esteri e presidente MAIE, ora nel gruppo Europeisti Maie Cd, parlando del colloquio al Colle, ha riferito di aver fatto il nome di Conte e “Mattarella ha detto che è una situazione critica che dobbiamo risolvere il più presto possibile”. Poi sul gruppo nato ieri in Senato ha aggiunto: “Siamo in 10 ma aumenteremo. Non oggi ma in futuro, se la legislatura andrà avanti. Ci sono parlamentari, con cui parliamo in privato, che vogliono aderire al gruppo, soprattutto per i nostri valori legati all’europeismo e per il fatto che Conte è il nostro punto di riferimento”.

La giornata in diretta.
Ore 20.46. Meloni: “Nel centrodestra sfumature diverse sul voto, ma compatti”
“I tema del voto ci ha tenuti uniti finora e ci terrà uniti anche domani, poi ci sono sicuramente sfumature anche diverse. Ci sono ipotesi di piani B che altri hanno, e che io non prendo in considerazione, perà voglio dire che sono comunque fiera della compattezza che siamo riusciti a dimostrare”, sottolinea la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni su Rete4. £Il centrodestra – prosegue – è rimasto compatto e domani si presenterà nella sua massima compagine anche per raccontare che siamo un’alternativa possibile e credibile per questa Nazione”.

Ore 20.30. Orlando: “Iv in maggioranza? Dipende da veto su Conte”
“Per riprendere Renzi in maggioranza bisogna capire se Renzi pone un veto su Conte”, dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando alla trasmisisone Otto e mezzo su La7. “Ma se con Renzi i numeri restano risicati – aggiune – si continuerà a ballare e per questo vogliamo un allargamento della maggioranza. L’ultima parola naturalmente spetta a Mattarella ma ci sono più scenari e si rischia di rotolare ad elezioni”.

Ore 20.20. Consultazioni: M5s, domani al Quirinale Crimi e capigruppo
“La delegazione del Movimento 5 Stelle che, domani pomeriggio, alle ore 17, sarà ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni, sarà composta dal capo politico, Vito Crimi, e dai capigruppo del Senato e della Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa”. Lo rende noto il Movimento 5 Stelle.

Ore 19.33. Fonti Iv: no incarico a Conte ora, prima mandato esplorativo
Il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte ha chiamato il leader di Italia viva, Matteo Renzi. Lo confermano fonti di Italia viva, che spiegano: “Renzi ha spiegato” a Conte “di non avere problemi personali ma enormi questioni politiche con lui”. E come detto a Mattarella “noi non siamo ancora disponibili all’incarico a Conte. Prima di tutto c’è da chiarire politicamente se c’è la maggioranza. Nel caso non ci sia a noi va bene un governo del Presidente”. Se invece c’è la maggioranza, “Pd e Cinquestelle devono chiedere l’impegno di Italia viva. E allora si discute sui contenuti. No all’incarico a Conte ora, sì a un mandato esplorativo prima”.

Ore 19.10. Zingaretti preferisce non rispondere alle domande
Al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, soltanto una dichiarazione ma niente domande per Nicola Zingaretti. Ai giornalisti che cercano di porre quesiti il segretario del Pd fa cenno che non vuole rispondere e va via con la delegazione. Scelta di stile completamente diversa dal leader di Italia Viva Matteo Renzi che invece si è intrattenuto a lungo con la stampa.

Ore 19.05. Zingaretti: “Governo abbia ampia e solida base parlamentare”
Il Pd ha comunicato di sostenere l’incarico al presidente uscente Giuseppe Conte “per un governo che possa contare su un’ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni al Colle.

Ore 19.04. Zingaretti: “Riforme e legge elettorale proporzionale”
“Combattere la pandemia, continuare la campagna vaccinale, attivare il recovery fund, mettere in sicurezza e rilanciare scuola, università e sistema sanitario, varare una riforma per moderne politiche attive del lavoro e varare riforme che diano efficienza allo Stato a cominciare da una legge elettorale di stampo proporzionale”. Lo ha detto Nicola Zingaretti del Pd al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Ore 19.03. Zingaretti: “Pd sostiene incarico a Conte, è punto di sintesi”
“Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell’ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato”. Lo dice Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Ore 18.40. Renzi: “Oggi maggioranza non c’è, bene se allarga a europeisti”
“Oggi non si tratta di allargare la maggioranza ma verificare se c’è una maggioranza: se vi fosse stata una maggioranza, non saremmo stati qui ma al Senato per votare la fiducia a Bonafede”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia viva, al termine delle consultazioni al Quirinale. “Almeno sulla giustizia, non c’era più una maggioranza. Noi consideriamo uno scandalo aver tentato di bypassare i problemi che abbiamo posto e che sono il nostro unico interesse. La risposta ci è sembrata non all’altezza nel momento in cui si è cercato di formare un gruppo addirittura ricorrendo a prestiti. Non abbiamo pregiudizi verso nessuno e siamo pronti a discutere con tutti se l’orizzonte è l’europeismo. Siamo contenti se questa maggioranza si allarga, ma in questo momento una maggioranza non c’è”, afferma.

Ore 18.34. Renzi: “Vogliamo portare a discussione vera su Recovery”
“Noi vogliamo portare il paese ad una discussione vera sul Recovery, sono 209 mld decisivi, se spesi male saranno debito cattivo come dice Draghi, se spesi bene saranno la soluzione alla crisi. Serve il Recovery quindi andare alle elezioni sarebbe un errore per l’Italia”. Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni.

Ore 18.30. Renzi: “Ci rimettiamo a saggezza Mattarella”
“La dimensione delle scuse appartiene agli scontri caratteriali, qua non siamo alla fiction, questa è politica, siamo al Quirinale e noi ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella”. Così Matteo Renzi dopo le consultazioni aggiungendo che Iv ha ringraziato il Capo dello Stato “per il lavoro che lo attende e per l’alto servizio al paese”.

Ore 18.27. Renzi: “A Conte ho detto che Iv non ha problemi personali”
“Questo l’ho detto al premier dimissionario quando ci siamo sentiti dicendo che Iv non ha problemi personali”. Così Matteo renzi al termine delle consultazioni.

Ore 18.26. Renzi: “Non c’è maggioranza senza Iv, dicano se ci vogliono”
“Abbiamo subito 15 giorni di fango perché siamo stati gli unici a porre problemi di merito. Noi non ci siamo prestati alla guerra del fango. Il punto fondamentale per noi oggi è dire che siamo pronti ad appoggiare un governo istituzionale o politico, con larga preferenza per quest’ultimo, ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Devono confrontarsi con noi, non con gli hashtag. Poi discuteremo delle persone. Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva”. Lo dice Matteo Renzi, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Ore 18.23. Renzi: “A Mattarella non abbiamo fatto nome di Conte”
“Noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché siamo in una fase precedente”. Così Matteo Renzidopo le consultazioni.

Ore 18.22. Renzi: “No a maggioranza raccogliticcia o populista”
“La caccia al singolo parlamentare fino a oggi non ha prodotto un’altra maggioranza. Chiediamo di fare presto. Siamo pronti a impegnarci se è una maggioranza e se politica, no se raccogliticcia e se populista. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Iv e nel caso discutere delle idee”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia viva, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Ore 18.21. Renzi: “Mes? per Iv va preso”
“Il Mes sono 36 mld per la sanità, noi pensiamo che vadano presi, Iv è a favore e ci sembra strano che un governo europeista tema il Mes”. Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni. Al premier Conte “abbiamo detto discutiamo con una lettera ma non hanno voluto discutere”.

Ore 18.18. Renzi: “Dopo veti su Iv altri partiti dicano se ci vogliono”
“Abbiamo sentito ‘mai più con Iv’, ‘non più con Iv’, poi ‘Iv è irresponsabile e inaffidabile’. Noi pensiamo sia inaffidabile chi non vuole affrontare adesso la questione dei prossimi anni. Non siamo né inaffidabili né irresponsabili ma molto chiari e diretti: abbiamo sentito parole su di noi al limite dell’insulto. Vogliamo sapere dalle altre forze se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia viva, al termine delle consultazioni al Quirinale. “Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha messo veti su noi”.

Ore 18.16. Renzi: “Preferiamo governo politico ma sì anche istituzionale”
“Noi preferiamo un governo di natura politica piuttosto che istituzionale ma siamo disponibili anche a sostenere un governo istituzionale se è l’unica soluzione”. Lo ha detto Matteo

Ore 18.15. Renzi: “Serve governo presto, meglio se politico”
“Andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia, rischiamo di perdere l’appuntamento con il recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale”. Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni.

Ore 18.14. Renzi: “Da morti Covid a scuola mai avuto risposte all’altezza”
“Il Paese vive la più difficile situazione economica dal dopoguerra, siamo preoccupati dallo sblocco dei licenziamenti, dal rapporto tra popolazione e decessi per Covid tra i più alti al mondo e una difficoltà oggettiva nella gestione della scuola che per noi è la prima preoccupazione. Dobbiamo occuparci della nuova generazione. Abbiamo chiesto di parlarne con quella che era la maggioranza fino a poche settimane fa e abbiamo chiesto risposte all’altezza e non le abbiamo ricevute: alla luce di questo abbiamo chiesto con atto di grande coraggio e nobiltà di lasciare le poltrone”. Lo dice Matteo Renzi dopo le consultazioni.

Ore 18.12. Renzi: “C’è indecorosa caccia a parlamentari”
“La Caccia al singolo parlamentare è indecoroso, si è fatto credere che con un voto o due si affrontasse la crisi. Iv è esattamente l’opposto come dimostrano le nostre ministre che si sono dimesse”. Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni.

Ore 18.11. Consultazioni, Renzi: “No problemi personali ma contenuti”
“Iv ha espresso al presidente della Repubblica la preoccupazione non già per la crisi politica ma sanitaria, economica ed educativa del Paese dopo la pandemia. C’è chi pensa di far credere che la discussione sia tra caratteri, personalità, piccoli risentimenti, niente più lontano dal vero: non sta né in cielo né in terra. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti, soprattutto di quelli su cui non siamo d’accordo”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia viva, al termine delle consultazioni al Quirinale

Ore 18.06 Consultazioni: Pd al Quirinale per l’incontro con Mattarella
La delegazione del Partito democratico è giunta al Quirinale per l’incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’ultimo della seconda giornata di consultazioni. Al colloquio con il capo dello Stato, in programma alle 18.30, oltre al segretario del Pd, Nicola Zingaretti, parteciperanno i presidenti dei gruppi Dem di Senato e Camera, Andrea Marcucci, Graziano Delrio, la presidente del partito, Valentina Cuppi, e il vicesegretario, Andrea Orlando.

Ore 17.20. Renzi e delegazione Italia viva al Colle
Matteo Renzi ha appena varcato il portone del Quirinale per le consultazioni. Il leader di Italia viva è arrivato a piedi in piazza. Poco dopo sono scese dall’auto di servizio Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Teresa Bellanova.

Ore 17.15. Leu: “Vitali ognuno agisce secondo coscienza”
“Io credo che alla fine ogni parlamentare debba rispondere al proprio elettorato e alla propria coscienza. Non mi interessa cosa abbia pensato Vitali. Crediamo si debba tornare alla politica, al richiamo alla responsabilità di ognuno”. Lo ha detto il capogruppo di Liberi e Uguali, Federico Fornaro, al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. “Abbiamo visto questi passaggi, ne abbiamo visti anche i direzione contraria senza che l’opposizione abbia gridato allo scanalo. La maggioranza che nascerà dovrà farlo sulla base di un grande patto fondativo”, aggiunge Fornaro.

Ore 17.10. Leu: “Veti non agevolano soluzione crisi”
“Se si mettono sul tavolo inizialmente veti sulle persone non si agevola la soluzione della crisi. Occorre avere tutti senso della responsabilità del limite e della realtà. Corriamo il rischio di alimentare un fossato che sta continuando ad allargarsi tra la vita dei cittadini e la politica”. Lo ha detto Federico Fornaro di Leu al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 17.09. Leu: “Voto ultima ratio, coalizione corra unita”
“Le elezioni sono una delle possibilità. In questo caso secondo noi l’ultima. Se ci si va, il sistema elettorale non è una variabile indipendente. Il rosatellum spinge alle alleanze nell’uninominale. Se si va in quella direzione sarebbe folle che gli attuali componenti della maggioranza andassero divisi: si darebbe un vantaggio competitivo alla destra non elevatissimo ma gravissimo”. Lo ha detto Federico Fornaro di Leu al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 17.05. Leu: “Questa crisi gli italiani non la hanno capita”
“In questa fase Conte è il punto più alto di equilibrio all’interno della maggioranza. In questa fase pensiamo possa allargare la base parlamentare”, ha osservato Fornaro. “Questa crisi gli italiani non la hanno capita e continuano a non capirla, non aiuta il Paese in una fase così difficile, aperta da chi un giorno nega di averla voluta e poi spiega perché è stato giusto averlo fatto. Sono fortemente convinto che l’Italia abbia bisogno di responsabiità istituzionale e coesione sociale, di un governo unito e affiatato in grado di affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti a cominciare dal piano pandemico fino alla ripresa economica ed al recovery fund”.

Ore 17.02. Consultazioni, Leu: “Disponibili a continuare con Conte”
“Abbiamo comunicato al presidente Mattarella la nostra disponibilità a proseguire la esperienza di governo con il presidente Conte, fondata sull’alleanza tra M5S, Pd, e Leu come nel 2018 e che possa allargarsi a chi crede nei valori costituzionali ed in una Ue solidale”. Lo ha detto Federico Fornaro di Leu al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 16.33. Consultazioni: Leu al Quirinale, a breve incontra Mattarella
Riprendono le consultazioni al Quirinale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle 16.45 riceverà il gruppo parlamentare Liberi e Uguali della Camera. La delegazione di Leu appena giunta al Quirinale è composta da Federico Fornaro e Rossella Muroni.

Ore 15.41. Incontro Toti-Carfagna per fare punto situazione

È in corso una riunione tra Giovanni Toti e Mara Carfagna per fare il punto della situazione politica. Alla riunione prendono parte sia gli esponenti di Cambiamo!, il Movimento del governatore Ligure, che i parlamentari che hanno aderito a Voce Libera, la fondazione della vicepresidente della Camera. Sia Carfagna che Toti nei giorni scorsi avevano auspicato una risoluzione della crisi politica attraverso un governo di unità nazionale.

Ore 15.38. Merlo: “Europeisti in 10 ma il gruppo aumenterà”
“Siamo in 10 ma il gruppo aumenterà. Non oggi ma in futuro, se la legislatura andrà avanti. Ci sono parlamentari, con cui parliamo in privato, che vogliono aderire al gruppo, soprattutto per i nostri valori legati all’europeismo e per il fatto che Conte è il nostro punto di riferimento”. Così Ricardo Merlo, sottosegretario agli esteri e presidente MAIE, ora nel gruppo Europeisti-Maie-Cd, poco fa a ‘Oggi è un altro giorno’, in diretta su Raiuno.

Ore 15.19. Vitale: “Chiedo scusa a Conte, ho sbagliato”
“Approfitto di questa trasmissione per per chiedere scusa al Presidente Conte, mi hanno insegnato che quando si sbaglia ci si deve assumere le proprie responsabilita’. Io ho sbagliato e gli chiedo scusa. Ho fatto una valutazione errata, spinta da tanti fattori non ultimo quello di evitare le elezioni anticipate”. A parlare è Luigi Vitali, senatore di FI, al microfono del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora.

Ore 15.18. Merlo: “Vitali? Forse operazione per delegittimarci”
L’uno-due del senatore Luigi Vitali, rimasto in Forza Italia dopo essere stato dato per acquisito ai ‘costruttori’? “Non lo conosco, forse il suo ripensamento è stato frutto di una qualche operazione politica fatta apposta, non dalla maggioranza di governo. Potrebbe esser stato fatto per delegittimare questo nuovo gruppo”, sostiene il senatore del gruppo Europeisti, Ricardo Merlo, a ‘Un Giorno da Pecorà su Rai Radio1.

Ore 15.05. Verini: “Crisi incomprensibile, c’è anche rischio voto”

“Renzi ha fatto un gravissimo errore con una crisi al buio che mette a rischio con il Recovery centinaia di miliardi per imprese e famiglie. Il Pd lavora per una maggioranza più larga e stabile e un nuovo governo guidato da Conte. Abbiamo perso fin troppo tempo con questa crisi incomprensibile che rischia anche di portarci al voto anticipato”. Lo dichiara il deputato e tesoriere del Pd Walter Verini ai tg.

Ore 15.03. VItali: “Convito da Berlusconi e Salvini, anche loro contrari alle elezioni”
“L’impulso mi ha fatto dire a Conte che lo avrei aiutato, ma quando sono uscito da palazzo Chigi ed è uscita l’agenzia, mi ha chiamato Berlusconi, e mi ha detto: ‘non posso credere che tu abbia fatto una cosa del genere’, mi ha ricordato la mia storia, le battaglie fatte. Io gli ho spiegato che non voglio le elezioni anticipate e lui mi ha rassicurato dicendomi di essere stato il primo a dare la disponibilità per un governo di larghe intese”. Così il senatore di Forza Italia Luigi Vitali ospite a Un giorno da Pecora. “Poi – prosegue – mi ha chiamato anche Salvini che mi ha detto che è disposto a parlare con chiunque purché si facciano la riforma del fisco e quella della Giustizia”. Vitali racconta inoltre di aver maturato il suo ripensamento alle 4 di notte dopo aver passato la serata fino alle tre con alcuni colleghi parlamentari che assicura non sono di maggioranza.

Ore 14.53. Vitali: “Ho incontrato Conte, è stato molto cordiale”
“Quello con Giuseppe Conte è stato un incontro molto cordiale, il premier ha detto che era sua intenzione mandare avanti un governo per far uscire il paese dalle secche nelle quali si trova. Sua intenzione è mettere insieme tutte le forze disponibili per mandare avanti il governo con tutti quelli che ci stanno, mettendo da parte argomenti divisivi come la giustizia e concentrandosi sul Recovery e le questioni più urgenti”. Così il senatore di Forza Italia Luigi Vitali ospite a Un giorno da Pecora.

Ore 14.29. Salvini: “No al governo con Renzi. Centrodestra o voto”
“Io non vado al governo a tutti i costi, l’unica alternativa al voto è un governo di centrodestra”, dice Matteo Salvini, parlando fuori dal Senato. “Il Pd ha perso tutte le elezioni e vuole stare ancora al governo? Quelli che parlano di governi di salvezza nazionale parlano di salvare la propria poltrona. Io al governo con Di Maio, Zingaretti o Renzi per fare cosa? Io al governo con Renzi no”, aggiunge.

Ore 14.23. Merlo: “Mattarella ci ha detto di risolvere presto”
“Noi abbiamo fatto il nome di Conte. L’unica possibilità. Se non c’è Conte potrebbe rientrare Iv, ma uscirebbero altri pezzi”. Così Ricardo Merlo sottosegretario agli esteri e presidente MAIE, ora nel gruppo Europeisti Maie Cd ospite a Un giorno da Pecora. Merlo ha poi raccontato delle Consultazioni al Colle avvenute questa mattina. “L’incontro con il presidente Mattarella – ha detto – è andato molto bene, ci ha ascoltato, ora lasciamo nelle sue mani la possibilità di risolvere questa crisi o no”. “Il presidente ha detto – ha proseguito Merlo – che è una situazione critica che dobbiamo risolvere il più presto possibile. L’ho visto più che preoccupato, molto occupato”.

Ore 13.56. Bonetti: “Al Colle non facciamo nomi, tema non è chi ma cosa fare”
“Siamo cosi coerenti con la necessità di interpretare una visione politica per il Paese che non poniamo nomi oggi. Il tema non è chi, ma cosa vogliamo fare per l’Italia, una visione di una identità politica su cui costruire una maggioranza politica chiara”. Lo ha detto Elena Bonetti a TgCom24 a proposito delle consultazioni di Italia viva in programma nel pomeriggio. “Oggi di cosa ha bisogno l’Italia? Di un compromesso per mettere d’accordo la classe politica o una sintesi di idee utili per il Paese?”, ha chiesto la ex ministra di Iv.

Ore 13.25. Consultazioni, De Falco: “Occorre fare presto”
“Abbiamo espresso la nostra seria preoccupazione per la crisi in atto, occorre fare presto. Quindi significa dare continuità politica e amministrativa all’azione del Governo, abbiamo perso fin troppo tempo e non possiamo perderne altro. Riteniamo necessario un reincarico al Governo che è già pronto”. Lo ha detto Gregorio De Falco, al termine delle consultazioni della delegazione del gruppo parlamentare ‘Europeisti- Maie – Centro democraticò del Senato con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ore 13.20. Causin: “Conte elemento di attrazione”
“Il gruppo ha l’aspirazione di essere il partito di Conte con chiara vocazione europeista? Il gruppo nasce anche perché il premier Conte è un elemento di attrazione proprio per il rapporto che ha avuto con l’Europa e per il percorso che ha fatto in questo anno e mezzo”. Così Andrea Causin senatore ex Fi e vicepresidente del neonato gruppo Eu-Maie-Cd, a InBlu2000, la radio nazionale della Conferenza episcopale italiana. “Da qui a dire che si farà un partito ci sono due anni e mezzo e non è la priorità adesso. Però non escludiamo che da questa iniziativa, che parte in modo tecnico a livello parlamentare, poi possa discendere un’iniziativa politica. Questo gruppo mi auguro nel corso della legislatura possa crescere e poi diventare l’embrione di una politica legata alla figura del presidente Conte in uno scenario proporzionale che possa mettere insieme tante persone che si ritrovano nella convinzione che l’Europa sia un pilastro fondamentale per la crescita del nostro Paese”.

Ore 13.05. Tabacci: “Renzi vuole Gentiloni e Draghi? Magari anche Cristiano Ronaldo”
“Renzi ha detto che ci vuole Gentiloni premier e Draghi all’Economia… Poi magari vedremo se c’è un posto anche per Cristiano Ronaldo… Qualcuno dice ‘io vorrei andare sulla luna’, io sono invece un po’ più realista”. Così Bruno Tabacci, membro della componente Centro democratico-Italiani in Europa nel Gruppo Misto alla Camera, parlando con i cronisti nella piazza del Quirinale al termine del colloquio con il capo dello Stato.

Ore 12.59. Tabacci: “Conte punto di equilibrio della legislatura”
“Conte è il punto di equilibrio di questa legislatura”, dice Bruno Tabacci (Centro democratico-Italiani in Europa) parlando con i cronisti in piazza del Quirinale.

Ore 12.30. Merlo (Maie-Italia23): “Nessuna campagna acquisti”
“Noi non pensiamo a una campagna per allargare il nostro gruppo, parliamo con tutti i colleghi perché vogliamo allargare la maggioranza, senza escludere nessuno. Come si fa sempre, come è successo nel 2011 con Fini e Berlusconi e in altri momenti. Ci sono anche gruppi parlamentari che nascono in una legislatura senza essere stati votati con il loro simbolo da nessun italiano per allargare la maggioranza”. Lo ha detto Ricardo Merlo dopo le consultazioni al Quirinale.

Ore 11.49. Renzi: “Dopo improbabili soluzioni personali, ora seguire Colle”
“Dopo settimane in cui si sono tentate improbabili soluzioni personali è finalmente venuto il tempo di seguire la Costituzione, di affidarsi al capo dello Stato e di parlare con il linguaggio della verità davanti al Paese. La verità, non le veline. La politica, non il populismo”.Così Matteo Renzi nell’e-news alla vigilia delle consultazioni.

Ore 11.45. Bonino: “No Conte ter, ok maggioranza Ursula”
“Abbiamo manifestato al presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato con un autorevole profilo europeista e riformatore con una maggioranza più ampia e pari a quella che nella Commissione Ue sostiene Ursula von Der Leyen”. Lo ha detto Emma Bonino di +Europa al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 11.13. Di Battista: “Ora uniti e compatti”
“Conoscete le mie posizioni. Le ho espresse più volte in passato. Questo, tuttavia, è il momento di stare uniti e compatti come siamo tornati ad esserlo. Mi è capitato di criticare il movimento, ora lo difendo. È vero che il movimento ha governato prima con la Lega e poi con il Pd (all’epoca Renzi ne faceva ancora parte) ma è altrettanto vero che, quando arrivano soldi pubblici da spendere, vogliono tutti buttarci giù. Un motivo ci sarà o no?”. Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista del M5s.

Ore 10.49. Autonomie: “Preferenza per il Conte ter”
“Confermiamo il sostegno a qualsiasi  formazione di governo purché fortemente europeista e abbia nel programma la tutela delle minoranze linguistiche e delle autonomie speciali. Abbiamo espresso la nostra preferenza per un eventuale Conte ter perché abbiamo fatto buone esperienze con il presidente Conte e perché pensiamo che sia un punto di equilibrio tra le forze di governo e se togli il punto di equilibrio è difficile avere stabilità nel governo”. Così la senatrice Julia Unterberger, in rappresentanza del gruppo “Per le Autonomie” al Senato, dopo le consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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