Fonte: La Stampa
di Giacomo Galeazzi
Informativa alla Camera del premier in vista del Consiglio europeo
Sarebbe “un fallimento” una decisione tardiva sul Recovery Fund. “La proposta di Next Generation Eu è una buona base di partenza di cui condivido la logica e lo spirito- afferma alla Camera il presidente del Consiglio -. Per far ripartire le nostre economie è fondamentale raggiungere l’obiettivo primario di un consenso il prima possibile sull’adozione tempestiva del Recovery Plan: una decisione tardiva sarebbe già di per sé un fallimento”. Per venti minuti Giuseppe Conte riferisce nell’aula di Montecitorio sul Consiglio Ue di venerdì. Dopo il dibattito non è previsto alcun voto su eventuali risoluzioni.
Quadro finanziario
Parla di “ambiziosi obiettivi comuni al di là delle divisioni politiche” e assicura che “il governo si farà trovare pronto per i finanziamenti europei”. Nell’informativa alla Camera, il premier spiega che il vertice in videoconferenza “non sarà risolutivo” perché per il voto sul quadro finanziario pluriennale (Qfp) “manca la proposta formale del presidente Charles Michel”, quindi “tornerò a informare il Parlamento quando sarà pronto il Qfp e la relativa posizione italiana”. Intanto definisce i contorni della strategia del governo: “Non possiamo permetterci compromessi al ribasso, la posta in gioco è la tenuta dell’economia e la coesione sociale”. Dopo le vittime e i sacrifici per la pandemia, il premier promette che “l’economia italiana ripartirà su nuove basi”.
Nuova ondata
“Siamo tutti impegnati a prevenire una nuova ondata di Covid- spiega il premier-. La proposta di Next Generation Eu conferma che la commissione europea non ha mancato l’appuntamento con la storia così come non l’ha mancato la Bce. In queste settimane è il Consiglio europeo ad essere chiamato all’appuntamento con la storia”. Inoltre “le risorse che verranno messe a disposizione dall’Europa non potranno essere gestite dal governo in carica come un proprio tesoretto, occorre la collaborazione e la condivisione di tutti: il nostro obiettivo è che il paese torni a credere in se stesso e questo obiettivo va al di là delle divisioni politiche”. L’esecutivo, ribadisce Conte, “è coeso, si lavora uniti e gli italiani hanno fiducia in noi. Abbiamo un percorso di riforme ambizioso e non possiamo deludere gli italiani”. E’ il momento di “agire con spirito di piena coesione, anche sul piano nazionale perché questa crisi non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida economica della ripresa europea e quella forse anche più difficile di riformare alcune tradizionali criticità dando così finalmente respiro a un sistema economico le cui eccellenze sono state troppo spesso ostacolate da logiche particolaristiche, familistiche”.
Recovery fund
Le posizioni degli stati membri” sul Recovery fund, sottolinea Conte, “sono ancora distanti su più punti nonostante i progressi degli ultimi mesi: quando abbiamo proposto un fondo finanziato con debito comune molti anche nel nostro Paese ci hanno accusato di essere visionari, ma ora non discutiamo né sul sé, né sull’emissione del debito comune: stiamo discutendo dell’entità del fondo”. Questo, rivendica il presidente del Consiglio è “un successo per tutti noi e per il nostro Paese: abbiamo convinto anche i più dubbiosi che questa è la strada giusta”. Per quanto riguarda la Russia, “no ad automatismi sulle sanzioni, l’Unione europea discuta”.