22 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Il vice presidente Pence: Mezzi pacifici o in ultima analisi qualsiasi mezzo necessario per proteggere Seul». La Cina invita alla moderazione: «Sì ai negoziati»

L’era della pazienza strategica degli Stati Uniti verso la Corea del Nord è finita e tutte le opzioni per contrastare il regime di Pyongyang sono sul tavolo. È il messaggio del vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, che oggi, al secondo giorno di visita in Corea del Sud ha visitato la Dmz, la zona demilitarizzata che divide le due Coree al trentottesimo parallelo. Pence ha voluto mandare un messaggio di «risolutezza» ai soldati statunitensi stanziati lungo il confine con la Corea del Nord e di rassicurazione a quelli sudcoreani.
«L’era della pazienza strategica è finita», ha dichiarato Pence, riecheggiando i termini usati dal segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, durante l’ultima visita in Asia orientale, il mese scorso. «Tutte le opzioni sono sul tavolo», ha poi aggiunto, ribadendo la decisione degli Stati Uniti di contrastare il programma nucleare e missilistico di Pyongyang. E infine ha aggiunto che gli Usa e i loro alleati utilizzeranno «mezzi pacifici o in ultima analisi qualsiasi mezzo necessario» per proteggere la Corea del Sud e stabilizzare la regione.
Il vicepresidente degli Stati Uniti ha detto che il presidente americano spera che la Cina userà le sue «leve straordinarie» per fare in modo che la Corea del Nord abbandoni il suo programma missilistico e nucleare. Ieri in un tweet Trump ha affermato che la Cina sta lavorando con gli Usa per risolvere «il problema nordcoreano». Sempre ieri telefonata tra il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi.
Intanto di fronte a una «situazione molto delicata e pericolosa» nella penisola coreana, la Cina esorta tutte le parti coinvolte a dare prova di moderazione astenendosi da provocazioni: lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lu Kang, secondo cui bisogna ridurre le tensioni al fine di «tornare al tavolo negoziale e risolvere i problemi con mezzi pacifici». Pechino vuole far ripartire il dialogo multilaterale (di cui fanno parte Cina, le due Coree, Usa, Russia e Giappone), in stallo da dicembre 2008.

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