Fonte: La Repubblica
di Tiziano Toniutti
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce d’urgenza: “Seria violazione delle risoluzioni, al lavoro su nuove sanzioni”. Ban ki-Moon: “Stop azioni provocatorie”. Giappone: “Inaccettabile”
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato “con fermezza” il lancio di un missile a lungo raggio effettuato dalla Corea del Nord. In una dichiarazione adottata all’unanimità, i Quindici sottolineano che il lancio del razzo “è una seria violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite”. Il Consiglio ha dunque annunciato che adotterà presto una risoluzione sanzionatoria “in risposta a queste pericolose e serie violazioni”.
Pyongyan, infatti, ha dato il via a un’altra operazione missilistica quando – alle ore 1.31 italiane di domenica – ha lanciato un razzo a lungo raggio verso l’area di Okinawa. Ma l’obiettivo era l’orbita terrestre, non il Giappone. Stavolta non si è trattato di un test o presunto tale come quello di qualche tempo fa: l’intenzione era inviare in orbita un satellite per analisi terrena, “operazione riuscita” come il regime ha comunicato intorno alle 5 ore italiana.
Che la Corea del Nord stesse preparando il lancio era noto da diversi giorni. Usa e Giappone ne erano a conoscenza. Naturalmente il lancio missilistico verso territori stranieri viola la normativa internazionale: “L’operazione della Corea del Nord non è accettabile” ha detto il premier giapponese, Shinzo Abe.Usa, Giappone e Corea Sud hanno chiesto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che si è riunito alle 17 (ora italiana) di oggi domenica 7 febbraio a New York. Il segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, ha sollecitato la Corea del Nord a porre fine “immediatamente alle azioni provocatorie”. Attraverso un portavoce, Ban ha fatto sapere che il lancio del razzo/satellite di oggi è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza sul bando a carico di Pyongyang dell’uso di tecnologie balistiche. La mossa del Nord è maturata “nonostante la richiesta della comunità internazionale per evitare un atto del genere”.
Consenso all’interno del Consiglio Onu sulla necessità di condannare la mossa: “C’è accordo nel condannare questo tipo di violazione delle sanzioni”, ha detto l’ambasciatore del Venezuela, Rafael Ramirez, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio medesimo.
Il missile ha percorso una traiettoria di alcune centinaia di chilometri fino a esplodere, secondo ricostruzioni della Corea del Sud, a sudovest dell’isola sudcoreana di Jeju. Il governo di Seul ha valutato in via preliminare l’iniziativa come “un fallimento” ma ha poi comunicato di ritenere il lancio effettivamente riuscito ,confermando l’intento di inviare in orbita un satellite. La comunicazione ufficiale arriva nella notte dalla Corea del Nord: “Abbiamo inviato in orbita il satellite Kwangmyongsong-4“, ha detto la tv di regime, dopo aver allertato la comunità internazionale dell’arrivo di un annuncio “importante e speciale” via radio e tv poco prima.
Il comunicato della Corea del Nord. Così il regime ha annunciato al mondo l’operazione: “Il satellite “Kwangmyongsong-4″ è attualmente in orbita, circa 10 minuti dopo il lancio avvenuto alle 9:01 locali, su esplicito ordine del comandante supremo Kim Jong-un”. La Corea del Nord, inoltre, “continuerà il suo programma di lanci satellitari”, rivendicando il diritto allo sviluppo dello spazio a fini pacifici. Il razzo, lanciato dalla base di nordovest di Dongchang-ri, ha sfruttato le condizioni meteo favorevoli nel primo giorno della finestra anticipata e ridotta ieri al 7-14 febbraio dalla precedente 8-25 febbraio. Nel tweet qui sotto la video-anticipazione del lancio.
Pentagono, “Nessun pericolo Usa e alleati” Secondo alcune fonti della Corea del Sud, potrebbe trattarsi di un test di tecnologia non permessa, adatta eventualmente “a colpire gli Stati Uniti”. Il Pentagono, dopo aver confermato il lancio del razzo ha specificato che non c’è stata alcuna minaccia né per gli Stati Uniti né per gli alleati. La Casa Bianca condanna “l’azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell’Onu”. “Gli Stati Uniti sono impegnati alla sicurezza degli alleati nell’area e assumeranno le misure necessarie per difendersi e per difendere gli alleati e rispondere alle provocazioni della Corea del Nord”.
La condanna russa. “La Corea del Nord mostra una preoccupante mancanza di rispetto della legge internazionale e il corso scelto da Pyongyang non può non essere oggetto di una netta critica”: lo ha dichiarato il ministero russo degli esteri. Mosca esorta la Corea del Nord, con cui ha buoni rapporti di dialogo, a riflettere sul fatto che la “contrapposizione all’intera comunità internazionale non risponde agli interessi stessi del paese”.
Corea del Sud. La presidente sudcoreana Park Geun-hye ha definito “inaccettabili” le provocazioni d Pyongyang. Nel corso di una vertice d’emergenza del Consiglio nazionale di Sicurezza, Park ha espresso la necessità di adottare “pesanti sanzioni” nei confronti della Corea del Nord tramite le Nazioni Unite, nel più breve tempo possibile.
Cina: “Sviluppo negativo”. Il primo commento cinese sul lancio fa capo all’agenzia ufficiale Xinhua: “In merito alla sua reale natura, il lancio rimarca uno sviluppo negativo della situazione nella penisola coreana, dato che ha suscitato ansia e preoccupazione su vasta scala nel mondo”. In una nota postata online, il ministero degli Esteri osserva che l’iniziativa “ignora l’opposizione universale da parte della comunità internazionale”. La Cina ritiene che il Nord “debba avere il diritto di utilizzo dello spazio a scopi pacifici, limitato ora dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Pechino invita “tutte le parti rilevanti a mantenere la calma, a prendere azioni caute e ad evitare mosse che possano portare tensioni”.
“Il lancio di un missile a lungo raggio – ha commentato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni – costituisce l’ennesima provocazione da parte della Corea del Nord, che a solo un mese di distanza da un test nucleare è tornata a violare apertamente le risoluzioni del consiglio di sicurezza, mettendo ancora una volta a rischio la pace e la sicurezza internazionali e regionali”. In una nota di condanna, Federica Mogherini, alto rappresentante Ue per la politica estera, ha aggiunto che la Corea del Nord “deve adempiere ai suoi obblighi internazionali e abbandonare i programmi per lo sviluppo di missili balistici, capacità nucleari e armi di distruzione di massa, in modo completo, verificabile e irreversibile”.