22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Raffaele Ricciardi

Il capitolo del lavoro prevede cassa integrazione, congedi parentali e voucher baby-sitter da 600 euro. Gualtieri garantisce la copertura “di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro” per marzo: tre miliardi per gli autonomi. Bonus da 100 euro per i dipendenti che non lavorano smart. In arrivo ad aprile un secondo decreto “con fondi Ue”

Dopo una riunione di poco più di due ore, e nel mezzo di una ennesima giornata di crisi per i mercati finanziari, il Consiglio dei minsitri ha approvato il decreto “Cura Italia” che contiene le misure economiche per rispondere all’emergenza sanitaria del coronavirus. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato in conferenza dopo il Cdm esprimendo innazitutto vicinanza agli italiani “che stanno facendo enormi sacrifici per il bene comune”.”Le misure di sostegno e spinta sono concreta dimostrazione della presenza dello Stato” nell’emergenza coronavirus, ha rivendicato Conte: “Possiamo parlare di ‘modello italiano’ non solo sanitario, ma anche come strategia economica di risposta alla crisi. Mettiamo in campo 25 miliardi di denaro fresco e attiviamo flussi per 350 miliardi: è una manovra economica poderosa”, ha detto il presidente del Consiglio. Come già spiegato dal sottosegretario all’Economia Misiani, Conte ha anticipato che in futuro ci saranno nuove misure (“un piano di ingenti investimenti, semplificazione, riduzione delle tasse”) per rilanciare il Paese: arriverà un decreto ad aprile, che – nell’auspicio del governo – dovrebbe contare anche sulle risorse che l’Europa si prepara a stanziare.
A prendere la parola, alternandosi al microfono con Conte per il “rispetto delle distanze”, è stato quindi il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha chiarito come il governo abbia usato subito tutte le risorse aggiuntive messe a disposizione per contrastare il COVID-19.

Il primo ambito di intervento: 3,5 miliardi per l’emergenza sanitaria
Stando alle indicazioni date in conferenza stampa dai ministri, sono confermati i principali provvedimenti che si prospettavano alla vigilia. Gualtieri ha indicato cinque assi di intervento e ha messo al primo posto il “finanziamento aggiuntivo molto significativo per il Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile, che vale quasi 3,5 miliardi”.
Nella nota che ha seguito il Cdm, il governo dettaglia meglio gli interventi sanitari, a cominciare dall’assunzione di 20 mila persone con relative coperture. Il Fondo emergenze nazionali sale di 1,65 miliardi, vengono stanziati 150 milioni per gli straordinari del personale sanitario e altri 340 milioni per l’aumento dei posti letto in terapia intensiva. Ci sono 50 milioni per finanziamenti agevolati o contributi alle imprese che producono mascherine e affini (gestiti da Invitalia) e – tra le altre cose – la possibilità di requisire beni mobili o alberghi per fronteggiare l’emergenza con una dotazione di 150 milioni.

Lavoro, cassa in deroga anche per le aziende con un dipendente
Il secondo capitolo, “che vale più di 10 miliardi”, riguarda il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito “affiché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus”. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha dettagliato che sono previste risorse per 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende “con un solo dipendente”. Il governo ha poi precisato che la cig dura al massimo 9 settimane.
Gualtieri ha confermato la copertura “di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro peril mese di marzo”. Si tratta di un indennizzo “per una platea di quasi 5 milioni di persone”, ha dettagliato la nota di Palazzo Chigi. Per gli autonomi e i liberi professionisti, ha aggiunto Catalfo, “questo primo decreto stanzia circa 3 miliardi a tutela del periodo di inattività”. In aggiunta è confermato il Fondo per il reddito di ultima istanza che copre tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, “compresi i professionisti iscritti agli ordini”: 300 milioni di dotazione.
E’ anche prevista la sospensione dei contributi previdenziali, per queste categorie. nuovo Gualtieri ha indicato un ulteriore “taglio al cuneo fiscale” per i lavoratori dipendenti: si parla di un premio da 100 euro per coloro che sono sul posto di lavoro a marzo, fino a 40 mila euro di reddito.
Sempre nel capitolo del lavoro è prevista l’estensione del congedo parentale a 15 giorni (con retribuzione al 50%) e un voucher baby-sitter da 600 euro (1,6 miliardi stanziati con un bonus ulteriore “speciale” per il personale sanitario e le Forze dell’ordine: in questo caso vale mille euro) per chi ha bisogno di curare i figli fino a 12 anni. Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi di 12 giorni (500 milioni stanziati). Confermato rispetto alle attese l’ulteriore intervento sui licenziamenti, che verranno congelati: misura che riguarda le procedure dal 23 febbraio in avanti, da quando cioè è scoppiata l’emergenza sanitaria. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

Liquidità a imprese e famiglie. Mutui, scattano le garanzie pubbliche
Il terzo capitolo citato da Gualtieri riguarda il sistema del credito e l’agevolazione dell’erogazione di liquidità: arriva l’attesa sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche (capitolo da 5 miliardi, secondo le anticipazioni). Il titolare delle Finanze ha indicato l’intervento statale “sia con il potenziamento del Fondo di garanzia, sia con il meccanismo del Fondo Gasparrini per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi, o di chi ha perso il lavoro, sia con una garanzia pubblica che può consentire al sistema bancario di sospendere le rate dei prestiti o di estendere i finanziamenti”.
Viene potenziato il Fondo centrale di garanzia per le Pmi, attivando la gratuità della garanzia prestata dal fondo e altre agevolazioni.

Fisco: slittano obblighi e versamenti
In campo fiscale, si conferma il rinvio degli obblighi fiscali e la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: il ministro dell’Economia ha parlato di un differimento al 31 maggio “per le imprese che fatturano fino a 2 milioni” e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi). Anche il versamento Iva di marzo è differito. Nelle presentazioni del testo circolate in giornata si parlava della possibilità di versare poi tutto in unica soluzione o mediante cinque rate mensili.
Tra le more, un bonus da 100 euro esentasse per i lavoratori dipendenti – a valere sul mese di marzo – con reddito annuo inferiore a 40 mila euro, che svolgano la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working). Arriva poi un credito d’imposta al 60% dell’affitto di marzo per botteghe e negozi e la deducibilità estesa per le donazioni effettuate dalle imprese per l’emergenza, mentre quelle delle persone fisiche godono di detraibilità fino a 30 mila euro.
Infine, nel quinto capitolo Gualtieri anticipa misure per le categorie colpite direttamente dalla crisi: tra i settori economici citati, il trasporto merci. Sempre a livello di documenti anticipatori il Cdm, è circolato un provvedimento che prevede un credito d’imposta pari al 60% dell’affitto del mese di marzo per botteghe e negozi. Tra le altre misure, 85 milioni alle scuole per le dotazioni tecnologiche a supporto delle lezioni a distanza.

Anche Alitalia nel testo. In arrivo un secondo decreto ad aprile “con fondi Ue”
Dalle agevolazioni sui mutui alla cassa integrazione in deroga, erano molti gli interventi che erano già stati anticipati nei giorni di attesa del Consiglio dei Ministri. Non sono mancate, nelle ultime ore, tensioni sul provvedimento con le diverse anime della maggioranza che hanno cercato di alimentare le risorse a favore di autonomi o partite Iva. Anche il nuovo salvataggio di Alitalia (valore: 600 milioni), incluso nel testo come confermato da Catalfo in conferenza stampa, sarebbe stato oggetto – secondo le ricostruzioni filtrate alle agenzie – di forte scontro. Provvedimento che per altro genera la critica dell’Associazione del trasporto pubblico locale che, per voce del presidente Andrea Gibelli, chiede misure ad hoc altrettanto efficaci.
Il decreto dà concretezza allo stanziamento di 25 miliardi che il governo aveva deciso nei giorni scorsi, ottenendo dal Parlamento il via libera ad ampliare il deficit previsto per il 2020. Inizialmente si ipotizzava di utilizzare in due riprese quelle risorse, poi – come ha spiegato Gualtieri – il governo ha optato per mettere sul piatto tutto e subito, con l’estendersi della crisi e dei suoi contraccolpi economici, dei quali è ancora impossibile avere un quadro completo. Dal resoconto dopo il Cdm, è emersa altresì la volontà di scrivere un secondo provvedimento, ad aprile, con nuove misure: “Contiamo con il lavoro europeo e con la riprogrammazione di fondi Ue di sostenere il decret- aprile cui stiamo già lavorando – l’annuncio di Gualtieri – Siamo fiduciosi di poter rafforzare ulteriormente gli interventi di sostegno all’economia e al lavoro straordinario che tutti gli italiani stanno svolgendo in questo momento”.

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