22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Rosaria Amato

Gentiloni: “Accordo su pacchetto con fondo per rinascita”. Le Maire: “Un piano di rilancio di 500 miliardi”. Per le spese sanitarie il Mes fornirà ai Paesi che lo richiedono assistenza finanziaria senza condizioni. Spiraglio per gli eurobond, che non appaiono però nel documento finale

Accordo all’Eurogruppo sugli strumenti da mettere in campo per fronteggiare le conseguenze economiche del coronavirus. I ministri delle Finanze hanno trovato un’intesa sul documento conclusivo che sarà discusso al tavolo dei leader. “L’Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà”, ha twittato il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. “Sarà messo in campo un piano di rilancio da
Anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri affida a un tweet tutta la soddisfazione per la decisione raggiunta: “Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del #Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla”.
Ancora con un tweet arriva il commento ministro olandese delle finanze, Wopke Hoekstra, che al tavolo si era mostrato inizialmente ostile alle proposte italiane: “Dopo lunghe e intense conversazioni negli ultimi due giorni, L’Eurogruppo è giunto a una buona conclusione. Il Mes può fornire assistenza finanziaria ai Paesi senza condizioni per le spese mediche” e “sarà anche disponibile per il sostegno economico, ma a condizioni. È giusto e ragionevole”, ha aggiunto. Precisando però che l’Olanda è e rimane contraria agli Eurobond: “Pensiamo che questo concetto non aiuterà l’Europa o l’
Per le spese sanitarie, infatti, conferma il documento dell’Eurogruppo, la possibilità di utilizzo della linea di credito del Mes è davvero ampia e incondizionata: ampia possibilità di utilizzo, non è prevista alcuna condizione: “Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19”, si legge nelle conclusioni dell’Eurogruppo. “La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità”.Nell’accordo gli eurobond, cioè le obbligazioni garantite da tutti i Paesi dell’Eurozona, non ci sono. Nel documento finale si precisa però che “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare ad un Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato. Soggetti alla guida dei leader, le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione”.
L’ipotesi degli Eurobond, o Coronabond, come anche sono stati chiamati in questi giorni, non è tuttavia totalmente esclusa per finanziare il Piano per la Ripresa, spiega nella conferenza stampa finale il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ma questi strumenti non sono esplicitamente previsti dal testo di conclusioni dell’Eurogruppo. Le Maire ha spiegato che le conclusioni prevedono “strumenti di finanziamento innovativi” che permettano di “spalmare i costi nel tempo”. Alla domanda se siano eurobond o coronabond, Le Maire ha risposto “no”. Tuttavia “strumenti di finanziamento di debito comune saranno menzionati nella lettera del presidente Centeno”, ha detto Le Maire. “Ieri abbiamo mostrato per una nottata di negoziati le divisioni europee”, ha spiegato il ministro delle Finanze francese. “Questa sera abbiamo dimostrato la nostra unita’ e la nostra capacità di decidere rapidamente. E’ un giorno importante per l’Europa”.
Gualtieri sottolinea che, grazie all’iniziativa italiana, l’agenda europea è cambiata e si è passati da un’unica proposta, il Mes con condizionalità leggere, “a un pacchetto di quattro proposte”: 200 miliardi dalla Bei, 100 miliardi del nuovo programma Sure e proposta italo-francese di un Fondo per la Ripresa finanziato da debito comune europeo.

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