Fonte: La Repubblica
La Commissione pensa ad una sorta di cassa integrazione, come quella italiana o tedesca, che garantirebbe entro i trattati esistenti, un sostegno ai lavoratori disoccupati per la crisi. Avrebbe il favore dei due partiti di maggioranza della Germania. Nessun ricorso, in questo modo, al Mes o ai Coronabond
La Commissione europea starebbe lavorando a un piano da 80-100 miliardi di euro per aiutare gli Stati membri a preservare i posti di lavoro nella crisi del coronavirus attraverso un regime europeo di “riassicurazione” contro la disoccupazione. Lo si apprende da diverse fonti Ue.
L’obiettivo sarebbe creare a livello europeo un sistema che permetta di finanziare strumenti come il Kurzarbeit tedesco o alla Cassa integrazione italiana, attraverso un sostegno pubblico ai lavoratori in modo da evitare il più possibile licenziamenti da parte delle imprese. La Commissione potrebbe quindi chiedere di attivare l’articolo 122 comma 2 del Trattato, in base al quale uno Stato membro può ricevere un’assistenza finanziaria dall’Ue se “si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo”.
L’articolo 122 comma 2 del Trattato consentirebbe di usare le risorse del bilancio Ue – compresa la possibilità per la Commissione di emettere dei titoli – senza ricorrere a altre istituzioni o strumenti finanziari come il Mes o i Coronabond. L’Ue fornirebbe prestiti ai singoli Paesi per aiutarli a finanziare nel breve periodo strumenti come il Kurzarbeit in Germania o la Cassa integrazione in Italia. Nei paesi in cui questi strumenti non sono presenti nella legislazione, le risorse potrebbero andare a finanziare i sussidi per la disoccupazione.
La proposta della Commissione dovrebbe essere presentata prima dell’Eurogruppo del 7 aprile, durante il quale i ministri delle Finanze della zona euro sono chiamati a discutere delle diverse opzioni sul tavolo per rispondere all’impatto economico della crisi del Coronavirus. L’idea di un regime europeo di “riassicurazione” contro la disoccupazione – secondo quanto si apprende – avrebbe ricevuto il consenso dei due partiti della grande coalizione in Germania.