Fonte: La Repubblica
Tra i firmatari Emmanuel Macron e Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e il direttore dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. In America Trump attacca l’epidemiologo Fauci. In Argentina: 14.014 nuovi casi Covid, numero più alto da ottobre
I leader di una ventina di paesi, fra i quali Emmanuel Macron e Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e il direttore dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, hanno firmato un appello in favore di un “trattato internazionale sulle pandemie”, in una tribuna diffusa stasera sul sito di Le Monde e che sarà pubblicata da diversi quotidiani. I firmatari sono leader di paesi di tutto il mondo, oltre a Macron e Merkel hanno sottoscritto l’appello il premier britannico Boris Johnson, il presidente sudcoreano Moon Jae-in, quello sudafricano Cyril Ramaphosa, l’indonesiano Joko Widodo e il cileno Sebastian Pinera. Mentre il Covid-19 “approfitta delle nostre debolezze e divisioni” – si legge nel testo – “questo impegno collettivo rappresenta una tappa importante per consolidare la preparazione alle pandemie al massimo livello politico”. “Ci saranno altre pandemie – scrivono i leader – e altre situazioni d’emergenza sanitaria di grande ampiezza. Nessun governo, né alcun organismo multilaterale può, da solo, far fronte a questa minaccia”. Michel e Adhanom Ghebreyesus presenteranno nella giornata di oggi, davanti alla stampa, il progetto di trattato, che dovrebbe fondarsi sul “Regolamento sanitario internazionale”, uno strumento giuridico varato nel 2005. Rafforzare “la resilienza” di fronte alle pandemie – si legge ancora nel testo – presuppone di “consolidare in modo forte la cooperazione internazionale per migliorare, ad esempio, i sistemi di allerta, la condivisione delle informazioni, la ricerca, ma anche la produzione e la distribuzione” dei vaccini, dei farmaci, dei prodotti di diagnostica e quelli di protezione”. “Noi – continua – ci impegniamo a garantire un accesso universale ed equo ai vaccini, ai farmaci e ai prodotti diagnostici sicuri, efficaci e abbordabili per questa pandemia e quelle che seguiranno. La vaccinazione è un bene pubblico mondiale”, affermano i leader firmatari e un trattato “dovrebbe condurre ad una maggiore responsabilizzazione reciproca e a una condivisione delle responsabilità”, “favorendo la trasparenza e la cooperazione in seno ad un sistema internazionale”.
Usa, Trump: “Fauci reinventa fatti per coprire i suoi errori”
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato il principale epidemiologo del governo del suo paese, Anthony Fauci, di “reinventare la storia” per coprire le sue “raccomandazioni errate” e le sue “cattive decisioni”. Decisioni e raccomandazioni che, “fortunatamente”, Trump e’ riuscito a “fermare quasi sempre” quando ha governato gli Stati Uniti, ha affermato in una dichiarazione. Secondo Trump, sia Fauci che l’ex coordinatore della task force della Casa Bianca contro il Covid-29 Deborah Birx hanno concepito “decisioni politiche sbagliate”. Trump ha definito Birx come “una bugiardo comprovata con pochissima credibilita’ rimasta”. L’ex presidente Usa ha affermato che Fauci non ha detto la verita’ cercando di prendersi il merito del vaccino in una “falsa intervista” ieri sera alla Cnn, quando in realta’ “non e’ stato in grado di fare pressione sulla Food and Drug Administration (Fda) per “muoversi il piu’ rapidamente possibile”. “Sono stato io a farlo, e anche i falsi media lo sanno e lo riportano”, ha detto Trump aggiungendo che lo sviluppo del vaccino nel paese sotto la sua presidenza e’ stato realizzato in tempo record, in nove mesi, e “sta salvando il mondo intero”. Fauci, 80 anni, e’ ora il principale consigliere della Casa Bianca per la pandemia sotto il presidente Joe Biden.
Peru’: governo transizione promette vaccino a 9 mln entro luglio
Il governo di transizione del Perù ha riaffermato il suo impegno a immunizzare piu’ di 9 milioni di persone contro il coronavirus prima della fine del suo mandato il 28 luglio, quando prevede anche di lasciare piu’ di 90 milioni di dosi di vaccini a disposizione del nuovo governo. “Speriamo di finire l’amministrazione con 9 milioni di vaccinati e lasciare al prossimo governo 90 milioni di dosi acquisite”, ha detto il ministro della Cultura Alejandro Neyra in una conferenza stampa. Il giorno prima, il capo del Ministero della Salute, Oscar Ugarte, ha detto a Canal N che l’amministrazione del presidente Francisco Sagasti immunizzera’ quasi il 30% della popolazione del paese prima che il nuovo governo si insedi. Da parte sua, Neyra ha riferito che piu’ di 545.000 persone sono gia’ state vaccinate in Peru’, tra cui personale sanitario, professionisti delle forze armate e della polizia nazionale, e anziani.
Brasile: vicepresidente Mourao vaccinato contro Covid-19 a Brasilia
Il vicepresidente del Brasile, Hamilton Mourao, ha ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid a Brasilia. Il vicepresidente, 67 anni, ha pubblicato una foto che lo immortala mentre riceve l’iniezione, commentandola con un breve messaggio. “Ho fatto la mia parte di cittadino cosciente e ho ricevuto la prima dose di vaccino contro il >Covid-19 (CoronaVac). Spero che presto il maggior numero di vaccini possibile raggiunga la popolazione”, ha scritto su Twitter. Mourao e’ stato vaccinato in un drive-thru a Brasilia. Prima di lui altri membri del governo sono stati immunizzati. Lo scorso sabato e’ stata la volta del ministro dell’Economia Paulo Guedes, mentre il 18 marzo era stato vaccinato il ministro della Sicurezza istituzionale della Presidenza della Repubblica (Gsi), Augusto Heleno.
Argentina: 14.014 nuovi casi Covid, numero più alto da ottobre
L’Argentina riporta il più alto numero di infezioni da Covid-19 dall’ottobre dello scorso anno, con 14.014 nuovi contagi. Secondo il rapporto quotidiano del Ministero della Salute argentino, il numero totale di casi positivi e’ salito a 2.322.611, mentre il numero di morti e’ salito a 55.611, dopo che sono stati confermati altri 163 decessi. Per trovare un numero piu’ alto di positivi confermati di questo lunedi’, bisogna tornare al 23 ottobre, quando ci furono 15.718 casi nella prima ondata del virus.