20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Negli States superati i 30mila morti ma il presidente è ottimista: “La nostra strategia aggressiva sta funzionando”. Migliaia di veicoli si sono radunati a Lansing, capitale del Michigan, per protestare contro le misure restrittive

Ci sono 2.064.115 casi di coronavirus confermati in tutto il mondo, secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University. Il numero di persone che sono morte finora è di 137.020. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito in termini di infezioni e numero di decessi, con 639.055 casi – quasi un terzo del totale mondiale – e 30.925 vittime.
“Gli Stati Uniti hanno probabilmente superato il picco dei contagi di coronavirus”. Ha detto il presidente Donald Trump durante la conferenza stampa alla Casa Bianca sul Covid-19. “Chiaramente la nostra aggressiva strategia sta funzionando”, ha dichiarato citando in particolare il calo dei contagi a New York e Detroit. Ha quindi anticipato che alcune riaperture supereranno le aspettative. “Questi incoraggianti sviluppi ci hanno messi in una posizione molto forte che ci ha consentito di finalizzare le linee guida per gli Stati sulla riapertura del Paese. È molto entusiasmante. Il Paese deve ripartire – ha aggiunto – e vogliamo farlo ripartire presto. Riapriremo alcuni Stati prima di altri e penso che alcuni Stati possano davvero riaprire prima del primo maggio”, riferendosi alla scadenza delle linee guida per il distanziamento sociale.

Gli 007 Usa: “Forse il virus nato in laboratorio”
Dirigenti dell’intelligence Usa e della sicurezza nazionale americana stanno esaminando tra le possibilità quella che il nuovo coronavirus sia nato, più che in un mercato, in un laboratorio di Wuhan e che si sia diffuso a causa di un incidente. Lo riferisce la Cnn citando varie fonti a conoscenza del dossier, che ritengono però prematuro trarre qualsiasi conclusione. Ieri il Washington Post aveva riportato la notizia di due diplomatici Usa a Pechino che nel 2018 ammonivano sulle carenze del laboratorio di virologia di Wuhan.

Il Michigan contro il lockdown
Migliaia di veicoli si sono radunati a Lansing, capitale del Michigan, per protestare contro le misure decise dalla governatrice Gretchen Whitmer per i cittadini dello Stato nell’ambito della lotta al coronavirus. Le nuove linee guida sono state definite “tiranniche”, e a suon di clacson gli abitanti si sono diretti con auto e furgoncini nelle strade davanti e intorno alla sede del governo statale, issando cartelli con scritto “la libertà persa una volta è persa per sempre”, e ancora “la sicurezza senza libertà si chiama prigione”. “Sappiamo che questa manifestazione avrà un costo per la salute delle persone – ha commentato Whitmer – È così che si diffonde il Covid 19”. La protesta – chiamata ‘Operazione Gridlock’ – è solo una delle numerose manifestazioni di disobbedienza civile nel Paese, dalla North Carolina al Wyoming, dove i cittadini sono preoccupati per l’impatto economico delle misure.

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